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Andrea Oscar Braendli – Un osservatore del mondo
La Fondazione Mudima è lieta di ospitare la prima mostra personale di Andrea Oscar Braendli, nato a Milano nel 1950, ma originario di Männedorf . In mostra saranno esposti una selezione di circa 150 opere su carta di piccole e minuscole dimensioni
Comunicato stampa
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La storia dell'Arte in ogni epoca è stata attraversata da artisti che nonostante fugaci apparizioni hanno lasciato una traccia profonda e importante. Citando alcuni tra i più noti, viene in mente Masaccio, morto a 27 anni nel 1428. Un genio assoluto. Umberto Boccioni morto a 32 anni ma capace di realizzare all’età di 29 anni una delle opere più importanti del '900. Rimanendo in ambito italiano Piero Manzoni e negli Stati Uniti Jean -Michel Basquiat hanno sicuramente segnato un'epoca. Le ragioni sono molteplici, spesso personali, alcune volte drammatiche. Questi artisti sono accumunati dalla necessità di usare l'arte come mezzo privilegiato e unico di comunicazione con l'esterno e con i propri simili.
In questo contesto si pone assolutamente la figura singolare di Andrea Oscar Braendli. Un artista che scelse di rintanarsi nella sua casa studio, a tu per tu con se stesso e con le sue frustrazioni e le sue paure. Durante la sua vita pressoché solitaria ha scavato dentro se stesso, tirando fuori la sua essenza, trasferendola in ogni disegno, in ogni minuscolo dipinto e nei numerosi diari. Intimi luoghi della sua memoria. Il suo lavoro, le sue piccole carte diventano uno spazio senza limite dove con poche sapienti pennellate riesce a concentrare il suo mondo, a noi ignoto, i suoi pensieri.
Dopo aver abbandonato gli studi di germanistica a Zurigo, Braendli si dedicò allo studio della biologia. L’interesse per la letteratura e il mondo animale e vegetale resteranno per tutta la vita interesse e fonte di gioia principale unitamente alla pittura. Infatti ne ritroveremo numerose tracce nei suoi disegni. Artista estremamente colto, intelligente, di fine ironia e umorismo, raffinato, elegante e introverso. Come tutte le persone dotate di un’ampia apertura mentale sulla frontiera dei mondi, sempre in perpetua tensione emozionale ed intellettuale. Un paradosso vivente che contiene in sé il coraggio più feroce e la debolezza più profonda.
L'affermazione di un artista cammina in bilico su un sentiero molto stretto. Braendli lo ha percorso a modo suo, probabilmente, anzi sicuramente non alla ricerca di fortuna, ma di pace e tranquillità interiore, senza scappare dalle sue tensioni ma affrontandole. Arte non come valvola di sfogo ma come mezzo di comunicazione.
La Fondazione Mudima è lieta di ospitare la prima mostra personale di Andrea Oscar Braendli, nato a Milano nel 1950, ma originario di Männedorf . In mostra saranno esposti una selezione di circa 150 opere su carta di piccole e minuscole dimensioni: da 2,5 x 2,5 cm, 4 x 4 cm fino a 12 x 12 cm. Intense e coloratissime opere su carta che trovano nella piccola dimensione il formato più consono a comprimere e delimitare i numerosi e turbolenti pensieri che lo tormentavano.
Il libro dedicato all’artista, per le edizioni Mudima con i testi di Sergio Dangelo, Gianluca Ranzi e Davide Di Maggio sarà presentato durante l’inaugurazione.
Andrea Oscar Braendli, detto Oscarino, originario di Männedorf , nasce a Milano il 15 gennaio 1950 in una famiglia svizzera colta, amante delle arti figurative e non (il nonno O. E. Braendli fondo nel 1908 la Braendli & C., ditta che produce rivestimenti murali). Studia germanistica a Zurigo che abbandona dopo due semestri. Si dedica alla biologia. Ma ben presto lascia anche questa facoltà. A Zurigo, lontano da casa, precipita nelle prime crisi di alcolismo e depressione, crisi che lo accompagneranno per tutta la vita, alternate a momenti di grandissima attività pittorica. Muore a Bombinasco , TI il 9 agosto 2009. Non ha mai esposto in spazi pubblici, sono conservate circa 2.500 opere di piccole e piccolissime dimensioni.
In questo contesto si pone assolutamente la figura singolare di Andrea Oscar Braendli. Un artista che scelse di rintanarsi nella sua casa studio, a tu per tu con se stesso e con le sue frustrazioni e le sue paure. Durante la sua vita pressoché solitaria ha scavato dentro se stesso, tirando fuori la sua essenza, trasferendola in ogni disegno, in ogni minuscolo dipinto e nei numerosi diari. Intimi luoghi della sua memoria. Il suo lavoro, le sue piccole carte diventano uno spazio senza limite dove con poche sapienti pennellate riesce a concentrare il suo mondo, a noi ignoto, i suoi pensieri.
Dopo aver abbandonato gli studi di germanistica a Zurigo, Braendli si dedicò allo studio della biologia. L’interesse per la letteratura e il mondo animale e vegetale resteranno per tutta la vita interesse e fonte di gioia principale unitamente alla pittura. Infatti ne ritroveremo numerose tracce nei suoi disegni. Artista estremamente colto, intelligente, di fine ironia e umorismo, raffinato, elegante e introverso. Come tutte le persone dotate di un’ampia apertura mentale sulla frontiera dei mondi, sempre in perpetua tensione emozionale ed intellettuale. Un paradosso vivente che contiene in sé il coraggio più feroce e la debolezza più profonda.
L'affermazione di un artista cammina in bilico su un sentiero molto stretto. Braendli lo ha percorso a modo suo, probabilmente, anzi sicuramente non alla ricerca di fortuna, ma di pace e tranquillità interiore, senza scappare dalle sue tensioni ma affrontandole. Arte non come valvola di sfogo ma come mezzo di comunicazione.
La Fondazione Mudima è lieta di ospitare la prima mostra personale di Andrea Oscar Braendli, nato a Milano nel 1950, ma originario di Männedorf . In mostra saranno esposti una selezione di circa 150 opere su carta di piccole e minuscole dimensioni: da 2,5 x 2,5 cm, 4 x 4 cm fino a 12 x 12 cm. Intense e coloratissime opere su carta che trovano nella piccola dimensione il formato più consono a comprimere e delimitare i numerosi e turbolenti pensieri che lo tormentavano.
Il libro dedicato all’artista, per le edizioni Mudima con i testi di Sergio Dangelo, Gianluca Ranzi e Davide Di Maggio sarà presentato durante l’inaugurazione.
Andrea Oscar Braendli, detto Oscarino, originario di Männedorf , nasce a Milano il 15 gennaio 1950 in una famiglia svizzera colta, amante delle arti figurative e non (il nonno O. E. Braendli fondo nel 1908 la Braendli & C., ditta che produce rivestimenti murali). Studia germanistica a Zurigo che abbandona dopo due semestri. Si dedica alla biologia. Ma ben presto lascia anche questa facoltà. A Zurigo, lontano da casa, precipita nelle prime crisi di alcolismo e depressione, crisi che lo accompagneranno per tutta la vita, alternate a momenti di grandissima attività pittorica. Muore a Bombinasco , TI il 9 agosto 2009. Non ha mai esposto in spazi pubblici, sono conservate circa 2.500 opere di piccole e piccolissime dimensioni.
09
gennaio 2014
Andrea Oscar Braendli – Un osservatore del mondo
Dal 09 gennaio al 06 febbraio 2014
arte contemporanea
Location
FONDAZIONE MUDIMA
Milano, Via Alessandro Tadino, 26, (Milano)
Milano, Via Alessandro Tadino, 26, (Milano)
Orario di apertura
da lunedì a venerdì ore 11-13 e 15-19.30
Vernissage
9 Gennaio 2014, ore 18.30
Autore