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Andrea Panarelli – Naos
Rinchiuso in completo isolamento dentro Palazzo Lucarini per circa un mese, A. Panarelli ha scelto la deprivazione sociale quale materia inorganica di partenza per la produzione artistica. Il 13 febbraio l’artista sfonderà la porta occlusa per immetterci nella nuova veste del museo.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Sabato 13 febbraio, alle ore 18:30 prende il via la programmazione 2016 del Centro per l’Arte Contemporanea Palazzo Lucarini Contemporary con l’inaugurazione della mostra Naos di Andrea Panarelli. Innovativa nel procedimento e certo sorprendente nei risultati, la mostra nasce come esempio radicale di “residenza artistica”. Panarelli, infatti, ha messo in atto una sorta di quarantena creativa che, dai primi giorni del 2016, lo vede lavorare in reclusione nelle sale di Palazzo Lucarini. Ispirandosi al termine Naos (cella, parte centrale del tempio greco), Panarelli si è fatto rinchiudere e ha scelto la deprivazione sociale quale materia inorganica di partenza per la produzione artistica. Troncando tutti i contatti sociali e familiari. Scomparendo dai vari social network. Accettando il corpo a corpo esclusivo con Palazzo Lucarini. Affrontando in totale solitudine la sua spazialità, la sua storia, e i conseguenti condizionamenti fisici ed emotivi.
Naos è una sfida all’egocentrismo dell’artista. E al contempo, la sua esaltazione mediante la (momentanea) scomparsa. Naos è anche la messa in discussione della figura del curatore, relegato ai margini dell’evento espositivo e ininfluente sul processo allestitivo. Perché Naos rappresenta la crisi dei procedimenti di controllo ideologico tradizionalmente adottati dall’istituzione artistica, di fatto estromessa dalla gestione delle attività e senza il privilegio della visione anticipata. Le opere, infatti, saranno scoperte solo il giorno dell’inaugurazione.
Naos, in conclusione, è un progetto artistico estremamente critico, che riporta l’arte a contatto con le tensioni e le contraddizioni che hanno segnato le avanguardie, e oggi un po’ appannati. Richiamo quanto mai opportuno, nell’anno del centenario dadaista, da parte di un’artista che, proprio a Zurigo, ha vissuto la sua formazione.
Naos è una sfida all’egocentrismo dell’artista. E al contempo, la sua esaltazione mediante la (momentanea) scomparsa. Naos è anche la messa in discussione della figura del curatore, relegato ai margini dell’evento espositivo e ininfluente sul processo allestitivo. Perché Naos rappresenta la crisi dei procedimenti di controllo ideologico tradizionalmente adottati dall’istituzione artistica, di fatto estromessa dalla gestione delle attività e senza il privilegio della visione anticipata. Le opere, infatti, saranno scoperte solo il giorno dell’inaugurazione.
Naos, in conclusione, è un progetto artistico estremamente critico, che riporta l’arte a contatto con le tensioni e le contraddizioni che hanno segnato le avanguardie, e oggi un po’ appannati. Richiamo quanto mai opportuno, nell’anno del centenario dadaista, da parte di un’artista che, proprio a Zurigo, ha vissuto la sua formazione.
13
febbraio 2016
Andrea Panarelli – Naos
Dal 13 febbraio al 13 marzo 2016
arte contemporanea
Location
PALAZZO LUCARINI CONTEMPORARY – CENTRO PER L’ARTE CONTEMPORANEA
Trevi, Via Beato Placido Riccardi, 11, (Perugia)
Trevi, Via Beato Placido Riccardi, 11, (Perugia)
Orario di apertura
dal giovedì alla domenica ore 15.30 - 18-30
Vernissage
13 Febbraio 2016, ore 18.30
Autore
Curatore