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Andrea Pescio – Under the sign of China
Il mito del Sol Levante tratteggiato con la penna Bic
Comunicato stampa
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Andrea Pescio è l'artista che con rara pazienza e padronanza tecnica tesse minuziosamente su tela trame sottili con la penna Bic e intreccia avventure dal sapore orientale.
Segno e pensiero, in "Under the sign of Cina", non sono mai disgiunti. L’immagine del doppio ricorre in tutte le opere esposte, come un filo che riporta sempre ad un nuovo inizio. Esiste però un filo sottilissimo, che esprime e collega la sensibilità espressiva dell'artista alla forma mentis cinese: il Qi e lo Yong, i due lati della stessa medaglia percepiti da sempre come contraddizioni incolmabili.
Qi è una parola letteralmente intraducibile nella nostra lingua, ma il termine che maggiormente esprime e identifica l’aspetto interiore del moto della creazione, è sicuramente soffio vitale. È nell’atto della pittura, nella consapevolezza del gesto, che rinveniamo quell’energia generatrice che trova la sua massima espressione nella traccia calligrafica imposta in modo nitido e preciso. Esiste un rituale dietro ogni movimento, una sorta di disciplina quotidiana che, segno dopo segno, organizza lo spazio e anima le figure. Il procedimento tecnico è di una tale maestria che pare quasi impossibile credere all’intervento diretto sulla tela, senza un disegno soggiacente che organizzi la superficie e ne guidi la mano. Il lavoro progettuale, la sperimentazione e l’esercizio costante sono ben espressi negli studi preliminari, che rappresentano l’essenza stessa dell’armonia compositiva.
Nella filosofia cinese il concetto che meglio identifica l’iter mentale del lavoro ligio e assiduo dell’artista è lo Yong. Yong è un insieme complesso dai plurimi significati come quotidiano, invariabile e costante, che rappresentano l’operato e la condizione ideale per raggiungere l’equilibrio interiore. È per definizione la ricerca del giusto mezzo che, nella mutevolezza dei tempi e delle situazioni, deve rimanere sempre costante.
Le grandi tele di Andrea Pescio, esposte da Spacenomore fino al 26 giugno, restituiscono tutta la matericità del supporto e la raffinata grafia del mezzo, la penna Bic, che si muove costante e senza ripensamenti. La fluidità del tratto è un elemento che caratterizza il suo stile, determinato da una linearità, una continuità che hanno pochi eguali.
L'arte di Andrea Pescio non è frutto dell'improvvisazione, ma dedizione e lavoro che meritano il giusto rispetto. E così la ricerca iconografica, supportata da letture e approfondimenti storici, fa cogliere aspetti e sfumature di inaspettata complessità.
Segno e pensiero, in "Under the sign of Cina", non sono mai disgiunti. L’immagine del doppio ricorre in tutte le opere esposte, come un filo che riporta sempre ad un nuovo inizio. Esiste però un filo sottilissimo, che esprime e collega la sensibilità espressiva dell'artista alla forma mentis cinese: il Qi e lo Yong, i due lati della stessa medaglia percepiti da sempre come contraddizioni incolmabili.
Qi è una parola letteralmente intraducibile nella nostra lingua, ma il termine che maggiormente esprime e identifica l’aspetto interiore del moto della creazione, è sicuramente soffio vitale. È nell’atto della pittura, nella consapevolezza del gesto, che rinveniamo quell’energia generatrice che trova la sua massima espressione nella traccia calligrafica imposta in modo nitido e preciso. Esiste un rituale dietro ogni movimento, una sorta di disciplina quotidiana che, segno dopo segno, organizza lo spazio e anima le figure. Il procedimento tecnico è di una tale maestria che pare quasi impossibile credere all’intervento diretto sulla tela, senza un disegno soggiacente che organizzi la superficie e ne guidi la mano. Il lavoro progettuale, la sperimentazione e l’esercizio costante sono ben espressi negli studi preliminari, che rappresentano l’essenza stessa dell’armonia compositiva.
Nella filosofia cinese il concetto che meglio identifica l’iter mentale del lavoro ligio e assiduo dell’artista è lo Yong. Yong è un insieme complesso dai plurimi significati come quotidiano, invariabile e costante, che rappresentano l’operato e la condizione ideale per raggiungere l’equilibrio interiore. È per definizione la ricerca del giusto mezzo che, nella mutevolezza dei tempi e delle situazioni, deve rimanere sempre costante.
Le grandi tele di Andrea Pescio, esposte da Spacenomore fino al 26 giugno, restituiscono tutta la matericità del supporto e la raffinata grafia del mezzo, la penna Bic, che si muove costante e senza ripensamenti. La fluidità del tratto è un elemento che caratterizza il suo stile, determinato da una linearità, una continuità che hanno pochi eguali.
L'arte di Andrea Pescio non è frutto dell'improvvisazione, ma dedizione e lavoro che meritano il giusto rispetto. E così la ricerca iconografica, supportata da letture e approfondimenti storici, fa cogliere aspetti e sfumature di inaspettata complessità.
09
giugno 2016
Andrea Pescio – Under the sign of China
Dal 09 al 26 giugno 2016
arte contemporanea
Location
SPACENOMORE – PALAZZO GRANERI DELLA ROCCIA
Torino, Via Conte Giambattista Bogino, 9, (Torino)
Torino, Via Conte Giambattista Bogino, 9, (Torino)
Orario di apertura
da lunedì a venerdì ore 11-18
Vernissage
9 Giugno 2016, ore 18
Autore
Curatore