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Andrea Rauch – Dr. Jekyll & Mr. Hyde
(a. r.) Nell’anima di ogni designer c’è un po’ del Dottor Jekyll e un po’ di Mister Hyde. Più difficile stabilire come questi due possano convivere e in quale misura. E poi, chi è dunque Jekyll? Il progettista razionale, attento ai referenti, capace di tradurre in segno lo stimolo che viene dall’esterno? Chi Hyde? L’artista, autoreferenziale, attento solo alle sue suggestioni interne e/o intime?
Comunicato stampa
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(a. r.) Nell’anima di ogni designer c’è un po’ del Dottor Jekyll e un po’ di Mister Hyde. Più difficile stabilire come questi due possano convivere e in quale misura. E poi, chi è dunque Jekyll? Il progettista razionale, attento ai referenti, capace di tradurre in segno lo stimolo che viene dall’esterno? Chi Hyde? L’artista, autoreferenziale, attento solo alle sue suggestioni interne e/o intime?
Per anni Jekyll, l’anima razionale del designer, attenta agli equilibri della pagina, rispettosa dei criteri di leggibilità, di congruità di rapporti tra illustrazione e messaggio, ha prevalso, comprimendo il povero Hyde, l’anima emotiva, in un cantuccio, negandone l’esistenza, rifiutandola, spregiandola, disprezzandola quasi. Poi, piano piano, impercettibilmente, senza in nulla rinunciare alla ‘cultura del progetto’ (al dottor Jekyll?) quel lestofante di Hyde ha cominciato a impadronirsi di un foglietto di carta avanzato su un tavolo. L’abbiamo addirittura sorpreso a imbrattare di colore la tela, a articolare timidi balbettii plastici. Le due anime, razionale e emotiva, si andavano quindi separando definitivamente oppure, al contrario, andavano a cercare una nuova sintesi in un equilibrio dove la gioia della fantasia e della creatività non fossero eccessivamente costipate dalla pedanteria del razionale?
Belle domande, vero?, e risposte impossibili, perché la pozione che aveva permesso la prima trasformazione di Jekyll in Hyde, la separazione ideale e ideologica del cervello e della pancia, ormai non funzionava più. Il processo era diventato irreversibile e le anime avevano preso a scorrere l’una dentro l’altra senza più né soluzione di continuità né logica. Di più, certi scarabocchi, o certe macchie di colore tracciate sovrappensiero da Hyde, reclamavano a voce alta un posto nell’universo ordinato e inteccherito di Jekyll, chiedevano di entrare a far parte del ‘progetto’, pretendevano una giustificazione comunicativa ‘a posteriori’. Un mondo scisso e schizofrenico cercava la propria ricomposizione. Creando, naturalmente, nuova angoscia, nuove confusioni, nuovi conflitti tra il dottor Jekyll, molto perbene, e quella carogna di Mister Hyde.
Andrea Rauch
Visual designer, attento alle tematiche sociali, Andrea Rauch ha disegnato e progettato immagini, tra gli altri, per movimenti politici e d’opinione quali Greenpeace, Unicef, Amnesty International. Alcuni dei suoi manifesti fanno parte delle collezioni del Museum of Modern Art di New York e del Musée de la Publicité del Louvre di Parigi. Nel 1993 la rivista giapponese ‘Idea’ lo ha inserito tra i ‘100 World Top Graphic Designers’. Fino al 2002 ha tenuto la cattedra di Grafica presso il Corso di Laurea in Scienze della Comunicazione dell’Università di Siena.
Nel 1998 e 2003 le Edizioni Nuages hanno pubblicato “Design & Identity” e “Dis-continuo”, due vaste ricognizioni del suo lavoro di grafico. Nel 2006 ha pubblicato presso Mondadori “Graphic Design, la storia, i protagonisti, i temi, dall’Ottocento ai giorni nostri”. Tra I più recenti libri illustrati si possono ricordare “Il giornalino di Gian Burrasca” e “le avventure di Pinocchio” (Nuages 2005 e 2006). Insieme a Gianni Sinni conduce il blog quotidiano di grafica “Socialdesignzine”.
Per anni Jekyll, l’anima razionale del designer, attenta agli equilibri della pagina, rispettosa dei criteri di leggibilità, di congruità di rapporti tra illustrazione e messaggio, ha prevalso, comprimendo il povero Hyde, l’anima emotiva, in un cantuccio, negandone l’esistenza, rifiutandola, spregiandola, disprezzandola quasi. Poi, piano piano, impercettibilmente, senza in nulla rinunciare alla ‘cultura del progetto’ (al dottor Jekyll?) quel lestofante di Hyde ha cominciato a impadronirsi di un foglietto di carta avanzato su un tavolo. L’abbiamo addirittura sorpreso a imbrattare di colore la tela, a articolare timidi balbettii plastici. Le due anime, razionale e emotiva, si andavano quindi separando definitivamente oppure, al contrario, andavano a cercare una nuova sintesi in un equilibrio dove la gioia della fantasia e della creatività non fossero eccessivamente costipate dalla pedanteria del razionale?
Belle domande, vero?, e risposte impossibili, perché la pozione che aveva permesso la prima trasformazione di Jekyll in Hyde, la separazione ideale e ideologica del cervello e della pancia, ormai non funzionava più. Il processo era diventato irreversibile e le anime avevano preso a scorrere l’una dentro l’altra senza più né soluzione di continuità né logica. Di più, certi scarabocchi, o certe macchie di colore tracciate sovrappensiero da Hyde, reclamavano a voce alta un posto nell’universo ordinato e inteccherito di Jekyll, chiedevano di entrare a far parte del ‘progetto’, pretendevano una giustificazione comunicativa ‘a posteriori’. Un mondo scisso e schizofrenico cercava la propria ricomposizione. Creando, naturalmente, nuova angoscia, nuove confusioni, nuovi conflitti tra il dottor Jekyll, molto perbene, e quella carogna di Mister Hyde.
Andrea Rauch
Visual designer, attento alle tematiche sociali, Andrea Rauch ha disegnato e progettato immagini, tra gli altri, per movimenti politici e d’opinione quali Greenpeace, Unicef, Amnesty International. Alcuni dei suoi manifesti fanno parte delle collezioni del Museum of Modern Art di New York e del Musée de la Publicité del Louvre di Parigi. Nel 1993 la rivista giapponese ‘Idea’ lo ha inserito tra i ‘100 World Top Graphic Designers’. Fino al 2002 ha tenuto la cattedra di Grafica presso il Corso di Laurea in Scienze della Comunicazione dell’Università di Siena.
Nel 1998 e 2003 le Edizioni Nuages hanno pubblicato “Design & Identity” e “Dis-continuo”, due vaste ricognizioni del suo lavoro di grafico. Nel 2006 ha pubblicato presso Mondadori “Graphic Design, la storia, i protagonisti, i temi, dall’Ottocento ai giorni nostri”. Tra I più recenti libri illustrati si possono ricordare “Il giornalino di Gian Burrasca” e “le avventure di Pinocchio” (Nuages 2005 e 2006). Insieme a Gianni Sinni conduce il blog quotidiano di grafica “Socialdesignzine”.
06
marzo 2009
Andrea Rauch – Dr. Jekyll & Mr. Hyde
Dal 06 marzo al 03 aprile 2009
arte contemporanea
disegno e grafica
disegno e grafica
Location
HDE
Napoli, Piazzetta Nilo, 7, (Napoli)
Napoli, Piazzetta Nilo, 7, (Napoli)
Orario di apertura
mar-ven 11-14/16-19
Vernissage
6 Marzo 2009, ore 18.30
Autore