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Andrea Ravazzini – Naufragi di paesaggi interni
In motra, versi “frammenti” che paiono gocce piovute dal cielo, lampi di luce, parole di vita, come poesia di un tempo che scorre all’infinito, trascinando l’esistenza del poeta stesso in un vortice di “incubo” e “oblio”.
Comunicato stampa
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“Scenari” si campiona ad essere, in una città come Firenze, lo specchio di un’arte di frontiera, assolutamente in movimento, ipermoderna, ipertesa, ipercolta, mente e cuore, ma anche progetto e destino della comunicazione estetica. E’ con questo progetto, ideato e diretto dall’illustre Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea Prof. Carlo Franza, figura di piano internazionale, che si vuole indicare e sorreggere l’arte nuova e, dunque, protagonisti e bandiere, bandendo ogni culto del transitorio per porgere a tutti il culto dell'eterno. Il terzo millennio che fa vivere i processi creativi in un clima di saccheggiamento della realtà, perchè il futuro è ora, fra rappresentazioni e interpretazioni, ci porta a cogliere il nuovo destino della bellezza. Con l'arte vogliamo aprire finestre sul mondo, con l'arte vogliamo aprire stagioni eroiche, con l'arte vogliamo inaugurare una nuova civiltà. Finestre sul mondo è un punto di partenza. Con “Scenari” si troveranno ad essere coinvolti, ogni volta, sei artisti con sei mostre personali. I sei di questo capitolo sono Anna Addamiano, Oana Bursucanu, Andy Ceausu, Loi di Campi, Maximilian Hink, Andrea Ravazzini.
Scrive Carlo Franza nel testo: “Scrivo di Ravazzini citando tre aforismi significativi sulla poesia; “Ogni poesia è misteriosa. Nessuno sa interamente ciò che gli è stato concesso di scrivere” (Jorge Louis Borges); “Chi desidera capire la poesia deve recarsi nella terra della poesia, chi desidera capire il poeta deve andare nella terra del poeta” (Goethe); “Universo che mi spazia e m’isola, poesia”
(Alfonso Gatto). Tre nomi, Borges, Goethe e Alfonso Gatto, riconosciuti a livello internazionale. Tra i giovani poeti italiani, avere tra le mani i testi di Ravazzini, mi hanno subito sorpreso per la freschezza di questi versi, per l’energia che li contiene, per il dolore, l’esistenza e il coraggio che li muove nel racconto giornaliero, in un’esistenza che si trascina, “il viaggiar compito/ su vele disperse/e grumi di semi/ d’infinite messi (Rivoltati dalla vita)”. Ravazzini mi ha lasciato sorpreso per essere andato al nocciolo della vita con un suo stile tutto ungarettiano, per via dei versi “frammenti” che paiono gocce piovute dal cielo, lampi di luce, parole di vita, come poesia di un tempo che scorre all’infinito, trascinando l’esistenza del poeta stesso in un vortice di “incubo” e “oblio” (“Ardo d’essere ovunque nei tempi memori e silenti”). La sua è una voce subito riconoscibile, chiara, piana, ove il verso talvolta solo affidato a un lemma, si contorce di dolore, come circolare è la vita dell’uomo sospesa a una memoria che tortura ogni giorno. Il suo è un diario di “naufragi”, di una vita tra giorno e notte sospesa tra dialoghi e monologhi. Poesia senza musica, frammentata, registra vita e morte, cuore e attese, capace di smuovere il mondo e offrire le occasioni, gli attimi, ebbrezze e fantasmi. Ravazzini sa bene che la poesia è per lui e per l’uomo in genere una salvezza, un’ancora forte; in fondo questo libro è una autobiografia in versi, dove la vita si porge come un soffio, un lamento, un’estasi, un respiro, un fremito, un’ansia, e il frammento si è ormai fatto storia umana”.
Biografia dell’artista
Andrea Ravazzini vive a Modena. Nell’anno 2023 ha pubblicato “Naufragi di paesaggi interni. Frammenti” (Edizioni Gruppo SIGEM, Collana Il Fiorino, 2023), libro vincitore del “Premio delle Arti, Premio della cultura”, Milano, 2023 - sezione “Premio per la poesia”. Nel corso dello stesso anno ha pubblicato altre sillogi poetiche: “Fiamma lucente e residui di marea. Frammenti” (Transeuropa Edizioni, 2023), “Quest’ora di notte più buia discende a volte una tiepida luce. Frammenti” (RP libri, 2023), “Fragile l'attimo dal mio sguardo appena sfiorato. Frammenti” (Robin, 2023), “Questa notte si aggrappa agli scorci di una fragile luce” (Nulla Die, 2024).
Ha pubblicato poesie in diverse riviste online e antologie. Ha ricevuto il Premio Speciale della Giuria nel corso del 30° Premio Nazionale di Poesia inedita “Ossi di seppia”. Altre sue sillogi sono in corso di pubblicazione presso diverse realtà editoriali presenti sul territorio italiano. Nel 2023 vince il Premio delle Arti Premio della Cultura per la Poesia. Nel 2024 è l’illustre Storico dell’Arte Contemporanea Prof. Carlo Franza ad invitarlo nel Progetto “Scenari” con una mostra personale dal titolo “Naufragi di paesaggi interni” al Plus Florence di Firenze. Di lui ha scritto il Prof. Carlo Franza critico e opinionista de “Il Giornale”.
Biografia del curatore
Carlo Franza è uno Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea, italiano. E’ vissuto dal 1959 al 1980 a Roma dove ha studiato e conseguito tre lauree all’Università Statale La Sapienza (Lettere, Sociologia e Filosofia); dal 1980 è a Milano dove tuttora risiede. Allievo e Assistente Ordinario di Giulio Carlo Argan all’Università La Sapienza di Roma. Professore Straordinario di Storia dell’Arte Moderna e Contemporanea, Ordinario di Lingua e Letteratura Italiana. Visiting Professor nell’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano, nell’Università della Slesia e in altre numerose Università Estere (Università della Slesia, Università di New York). Docente nell’ Executive Master “Diplomatic, Economic and Strategic Perspectives in Global Scenarios” alla School of Management dell’Università LUM nella Villa Clerici sede del Campus di Milano, Docente nel Master di Fotografia (ARD&NT Institute di Milano - Accademia di Belle Arti di Brera e Politecnico di Milano) dell’Accademia di Brera e Politecnico di Milano e nel Master Universitario in Management dei Beni Culturali allo Ied di Milano. E' Consulente Tecnico del Tribunale di Milano per l'Arte Moderna e Contemporanea. E’ stato indicato dal “Times” fra i dieci critici d’arte più importanti d’Europa. Giornalista, Critico d’Arte dal 1974 a “Il Giornale” di Indro Montanelli, poi a “Libero” fondato da Vittorio Feltri. Nel 2012 riprende sul quotidiano “Il Giornale” la collaborazione giornalistica come opinionista, unitamente alla sua Rubrica “Scenari dell'arte”, divenendone una delle Firme più lette. Ha al suo attivo decine di libri fondamentali e migliaia di pubblicazioni e cataloghi con presentazioni di mostre. Si è interessato dei più importanti artisti del mondo dei quali ne ha curato prestigiosissime mostre. Dal 2001 al 2007 è stato Consulente del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. E’ fondatore e direttore del Mimac della Fondazione Don Tonino Bello. Fa parte del Comitato Scientifico di importanti Archivi per l’Arte (Archivio Arturo Vermi- Milano, ecc.). Dal 2022 è nel Comitato di indirizzo della Scuola di Giornalismo Walter Tobagi presso l’Università di Milano. Ha vinto per il Giornalismo e la Critica d’Arte il Premio Cortina nel 1994, il Premio Saint Vincent nel 1995, il Premio Bormio nel 1996, il Premio Milano nel 1998, il Premio delle Arti Premio della Cultura nel 2000 (del quale è oggi Presidente di Giuria) e il Premio Città di Tricase nel 2008. Nel 2013 ha vinto il Premio “Berlino” per il Giornalismo e la Critica d'Arte. Nel 2016 ha vinto a Roma-Sala Vanvitelliana il Premio ARTECOM-onlus per il Giornalismo, la Docenza Universitaria e la Critica d’Arte. Nell’ottobre 2020 gli viene assegnato a Roma nella Biblioteca Vallicelliana il Premio Artecom-onlus come Protagonista della Cultura 2020.
Scrive Carlo Franza nel testo: “Scrivo di Ravazzini citando tre aforismi significativi sulla poesia; “Ogni poesia è misteriosa. Nessuno sa interamente ciò che gli è stato concesso di scrivere” (Jorge Louis Borges); “Chi desidera capire la poesia deve recarsi nella terra della poesia, chi desidera capire il poeta deve andare nella terra del poeta” (Goethe); “Universo che mi spazia e m’isola, poesia”
(Alfonso Gatto). Tre nomi, Borges, Goethe e Alfonso Gatto, riconosciuti a livello internazionale. Tra i giovani poeti italiani, avere tra le mani i testi di Ravazzini, mi hanno subito sorpreso per la freschezza di questi versi, per l’energia che li contiene, per il dolore, l’esistenza e il coraggio che li muove nel racconto giornaliero, in un’esistenza che si trascina, “il viaggiar compito/ su vele disperse/e grumi di semi/ d’infinite messi (Rivoltati dalla vita)”. Ravazzini mi ha lasciato sorpreso per essere andato al nocciolo della vita con un suo stile tutto ungarettiano, per via dei versi “frammenti” che paiono gocce piovute dal cielo, lampi di luce, parole di vita, come poesia di un tempo che scorre all’infinito, trascinando l’esistenza del poeta stesso in un vortice di “incubo” e “oblio” (“Ardo d’essere ovunque nei tempi memori e silenti”). La sua è una voce subito riconoscibile, chiara, piana, ove il verso talvolta solo affidato a un lemma, si contorce di dolore, come circolare è la vita dell’uomo sospesa a una memoria che tortura ogni giorno. Il suo è un diario di “naufragi”, di una vita tra giorno e notte sospesa tra dialoghi e monologhi. Poesia senza musica, frammentata, registra vita e morte, cuore e attese, capace di smuovere il mondo e offrire le occasioni, gli attimi, ebbrezze e fantasmi. Ravazzini sa bene che la poesia è per lui e per l’uomo in genere una salvezza, un’ancora forte; in fondo questo libro è una autobiografia in versi, dove la vita si porge come un soffio, un lamento, un’estasi, un respiro, un fremito, un’ansia, e il frammento si è ormai fatto storia umana”.
Biografia dell’artista
Andrea Ravazzini vive a Modena. Nell’anno 2023 ha pubblicato “Naufragi di paesaggi interni. Frammenti” (Edizioni Gruppo SIGEM, Collana Il Fiorino, 2023), libro vincitore del “Premio delle Arti, Premio della cultura”, Milano, 2023 - sezione “Premio per la poesia”. Nel corso dello stesso anno ha pubblicato altre sillogi poetiche: “Fiamma lucente e residui di marea. Frammenti” (Transeuropa Edizioni, 2023), “Quest’ora di notte più buia discende a volte una tiepida luce. Frammenti” (RP libri, 2023), “Fragile l'attimo dal mio sguardo appena sfiorato. Frammenti” (Robin, 2023), “Questa notte si aggrappa agli scorci di una fragile luce” (Nulla Die, 2024).
Ha pubblicato poesie in diverse riviste online e antologie. Ha ricevuto il Premio Speciale della Giuria nel corso del 30° Premio Nazionale di Poesia inedita “Ossi di seppia”. Altre sue sillogi sono in corso di pubblicazione presso diverse realtà editoriali presenti sul territorio italiano. Nel 2023 vince il Premio delle Arti Premio della Cultura per la Poesia. Nel 2024 è l’illustre Storico dell’Arte Contemporanea Prof. Carlo Franza ad invitarlo nel Progetto “Scenari” con una mostra personale dal titolo “Naufragi di paesaggi interni” al Plus Florence di Firenze. Di lui ha scritto il Prof. Carlo Franza critico e opinionista de “Il Giornale”.
Biografia del curatore
Carlo Franza è uno Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea, italiano. E’ vissuto dal 1959 al 1980 a Roma dove ha studiato e conseguito tre lauree all’Università Statale La Sapienza (Lettere, Sociologia e Filosofia); dal 1980 è a Milano dove tuttora risiede. Allievo e Assistente Ordinario di Giulio Carlo Argan all’Università La Sapienza di Roma. Professore Straordinario di Storia dell’Arte Moderna e Contemporanea, Ordinario di Lingua e Letteratura Italiana. Visiting Professor nell’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano, nell’Università della Slesia e in altre numerose Università Estere (Università della Slesia, Università di New York). Docente nell’ Executive Master “Diplomatic, Economic and Strategic Perspectives in Global Scenarios” alla School of Management dell’Università LUM nella Villa Clerici sede del Campus di Milano, Docente nel Master di Fotografia (ARD&NT Institute di Milano - Accademia di Belle Arti di Brera e Politecnico di Milano) dell’Accademia di Brera e Politecnico di Milano e nel Master Universitario in Management dei Beni Culturali allo Ied di Milano. E' Consulente Tecnico del Tribunale di Milano per l'Arte Moderna e Contemporanea. E’ stato indicato dal “Times” fra i dieci critici d’arte più importanti d’Europa. Giornalista, Critico d’Arte dal 1974 a “Il Giornale” di Indro Montanelli, poi a “Libero” fondato da Vittorio Feltri. Nel 2012 riprende sul quotidiano “Il Giornale” la collaborazione giornalistica come opinionista, unitamente alla sua Rubrica “Scenari dell'arte”, divenendone una delle Firme più lette. Ha al suo attivo decine di libri fondamentali e migliaia di pubblicazioni e cataloghi con presentazioni di mostre. Si è interessato dei più importanti artisti del mondo dei quali ne ha curato prestigiosissime mostre. Dal 2001 al 2007 è stato Consulente del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. E’ fondatore e direttore del Mimac della Fondazione Don Tonino Bello. Fa parte del Comitato Scientifico di importanti Archivi per l’Arte (Archivio Arturo Vermi- Milano, ecc.). Dal 2022 è nel Comitato di indirizzo della Scuola di Giornalismo Walter Tobagi presso l’Università di Milano. Ha vinto per il Giornalismo e la Critica d’Arte il Premio Cortina nel 1994, il Premio Saint Vincent nel 1995, il Premio Bormio nel 1996, il Premio Milano nel 1998, il Premio delle Arti Premio della Cultura nel 2000 (del quale è oggi Presidente di Giuria) e il Premio Città di Tricase nel 2008. Nel 2013 ha vinto il Premio “Berlino” per il Giornalismo e la Critica d'Arte. Nel 2016 ha vinto a Roma-Sala Vanvitelliana il Premio ARTECOM-onlus per il Giornalismo, la Docenza Universitaria e la Critica d’Arte. Nell’ottobre 2020 gli viene assegnato a Roma nella Biblioteca Vallicelliana il Premio Artecom-onlus come Protagonista della Cultura 2020.
27
aprile 2024
Andrea Ravazzini – Naufragi di paesaggi interni
Dal 27 aprile al 21 novembre 2024
arte contemporanea
Location
PLUS FLORENCE
Firenze, Via Santa Caterina D'alessandria, 15, (Firenze)
Firenze, Via Santa Caterina D'alessandria, 15, (Firenze)
Orario di apertura
Da lunedì a domenica su appuntamento.
Vernissage
27 Aprile 2024, Ore 18.00
Autore
Curatore
Autore testo critico
Progetto grafico
Patrocini