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Andrea Renzini – Kit
Andrea Renzini è uno dei pochi artisti che pratica e non solo enuncia, la più assoluta libertà di transito nei territori dell’arte e dei suoi linguaggi
Comunicato stampa
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Andrea Renzini è uno dei pochi artisti che pratica e non solo enuncia, la più assoluta libertà di transito nei territori dell'arte e dei suoi linguaggi. Anzi, non è difficile accorgersi di come prediliga, già nel transitorio, il fugace, l'effimero, il frammento di un'immagine o di un ricordo. La memoria, assolutamente personale, in qualche caso anche familiare, è in effetti una delle tracce che è possibile individuare come collegamento tra un ciclo e l'altro di lavori. La memoria, con le sue figure e i suoi umori, gira attorno a un perno fisso che è Renzini stesso. Come ha scritto l'artista, una moltitudine di se stessi, che riflette le proiezioni del suo nomadismo intellettuale.
C'è un quadro del 2001, Identikit, emblematico per la storia di questo artista. Su uno sfondo modulare, elaborazione di una precedente opera, si delinea l'inquietante presenza di un volto. Sequenze di punti intermittenti, qua e là collegati, come si trattasse di attuare una mappa delle stelle, fanno emergere un'apparenza più che un'essenza. Figura indeterminata eppure, già nel titolo, orientata verso la ricerca di una riconoscibilità, riprende l'idea di un'identità mimetica, plurale, che si dissolve e si ricompone incessantemente.
La casualità è all'origine anche di questo Kit, un'edizione che può essere conservata come libro d'artista o divenire la base per libere composizioni variabili a piacimento. Un piccolo corredo cromatico per esercitare la creatività, ma anche per riflettere sui rapporti tra artistico ed estetico. Il materiale, esposizioni luminose su carta sensibile, nasce da un'esperienza dell'autore compiuta in un laboratorio fotografico. Notando l'infinita varietà delle colorazioni riscontrabili al momento dello sviluppo, nella parte terminale della pellicola, quella che non si conserva, ha pensato di utilizzare un potenziale estetico destinato all'eliminazione.
L'operazione di Renzini attinge a più fonti, da quella storica, Dadaismo - New Dada - Nouveau Réalisme, sul recupero di materiale di scarto che viene riqualificato nel lavoro artistico, a quella personale, ancora una volta mescolanza di casualità, transitorietà, leggerezza. Ogni fotografia è casuale e casualmente può essere accostata a un'altra, il più studiato e meditato assetto non condurrà a risultati sostanzialmente diversi. Ciascuna immagine è frutto di un'esposizione temporanea e incontrollata alla luce e del tutto provvisoria è la disposizione che se ne può ricavare. Leggeri sono gli elementi che concorrono alla formazione delle singole tessere cromatiche: luce, colore, carta. Ma, sopra tutto, è lieve l'idea che sovrintende il lavoro nel suo complesso. Tanto agile e variabile che per il Kit è stato ideato un solido contenitore di alluminio, per dare corpo e peso a un'idea che qui sosta, ma resta tale e dunque prosegue, dando vita ad altri lavori, quadri, installazioni, ecc., nello spirito di quella mutevole coerenza che distingue l'artista.
Stampe sospese tra elaborazione naturale e processo tecnico, scatti fotografici senza autore e senza nome, questi colori trovati e componibili si muovono in realtà fra le categorie da sempre contrapposte di forma e evento, tra ciò che consiste come opera e ciò che accade come esperienza. Lo spazio prediletto da Renzini che sembra asserire, ad ogni suo lavoro, come le immagini siano cose e il pensiero movimento.
C'è un quadro del 2001, Identikit, emblematico per la storia di questo artista. Su uno sfondo modulare, elaborazione di una precedente opera, si delinea l'inquietante presenza di un volto. Sequenze di punti intermittenti, qua e là collegati, come si trattasse di attuare una mappa delle stelle, fanno emergere un'apparenza più che un'essenza. Figura indeterminata eppure, già nel titolo, orientata verso la ricerca di una riconoscibilità, riprende l'idea di un'identità mimetica, plurale, che si dissolve e si ricompone incessantemente.
La casualità è all'origine anche di questo Kit, un'edizione che può essere conservata come libro d'artista o divenire la base per libere composizioni variabili a piacimento. Un piccolo corredo cromatico per esercitare la creatività, ma anche per riflettere sui rapporti tra artistico ed estetico. Il materiale, esposizioni luminose su carta sensibile, nasce da un'esperienza dell'autore compiuta in un laboratorio fotografico. Notando l'infinita varietà delle colorazioni riscontrabili al momento dello sviluppo, nella parte terminale della pellicola, quella che non si conserva, ha pensato di utilizzare un potenziale estetico destinato all'eliminazione.
L'operazione di Renzini attinge a più fonti, da quella storica, Dadaismo - New Dada - Nouveau Réalisme, sul recupero di materiale di scarto che viene riqualificato nel lavoro artistico, a quella personale, ancora una volta mescolanza di casualità, transitorietà, leggerezza. Ogni fotografia è casuale e casualmente può essere accostata a un'altra, il più studiato e meditato assetto non condurrà a risultati sostanzialmente diversi. Ciascuna immagine è frutto di un'esposizione temporanea e incontrollata alla luce e del tutto provvisoria è la disposizione che se ne può ricavare. Leggeri sono gli elementi che concorrono alla formazione delle singole tessere cromatiche: luce, colore, carta. Ma, sopra tutto, è lieve l'idea che sovrintende il lavoro nel suo complesso. Tanto agile e variabile che per il Kit è stato ideato un solido contenitore di alluminio, per dare corpo e peso a un'idea che qui sosta, ma resta tale e dunque prosegue, dando vita ad altri lavori, quadri, installazioni, ecc., nello spirito di quella mutevole coerenza che distingue l'artista.
Stampe sospese tra elaborazione naturale e processo tecnico, scatti fotografici senza autore e senza nome, questi colori trovati e componibili si muovono in realtà fra le categorie da sempre contrapposte di forma e evento, tra ciò che consiste come opera e ciò che accade come esperienza. Lo spazio prediletto da Renzini che sembra asserire, ad ogni suo lavoro, come le immagini siano cose e il pensiero movimento.
07
giugno 2005
Andrea Renzini – Kit
Dal 07 al 29 giugno 2005
arte contemporanea
Location
NT ART GALLERY
Bologna, Via Michelino, 33, (Bologna)
Bologna, Via Michelino, 33, (Bologna)
Orario di apertura
10,00 – 13,00 / 16,00 – 19,30 lunedi e domenica su appuntamento
Vernissage
7 Giugno 2005, ore 18.30
Ufficio stampa
STUDIO PESCI
Autore
Curatore