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Andrea Renzini – Turbo Surplus
Il Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna ospita Turbo Surplus, installazione sonora site specific ideata da Andrea Renzini che, attraverso un registro leggero e ludico, intende porre in connessione la cultura e la storia della musica con le più recenti esperienze contemporanee.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Bologna, 30 settembre 2020 - Dal 2 ottobre al 7 novembre 2020 il Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna ospita Turbo Surplus, mostra personale e installazione sonora site
specific ideata da Andrea Renzini, a cura di Guido Molinari, che attraverso un registro leggero e ludico intende porre in connessione la cultura e la storia della musica con le più recenti esperienze contemporanee.
Per dialogare con gli strumenti d’epoca e le testimonianze visive di celebri compositori conservati nel museo, Andrea Renzini ha voluto proporre esiti legati alla ricerca musicale più all’avanguardia, scegliendo di utilizzare rumori di macchine come fonte sonora e compositiva.
L'artista interviene negli spazi espositivi della collezione permanente creando un’installazione
sonora composta da una serie di aspirapolveri usati e in funzione, la cui bocca di aspirazione è
connessa ad una armonica a bocca. Ogni macchina aspiratrice produce una nota armonica costante per un tempo sincronizzato di circa quindici minuti, generando un suono perpetuo e ondivago che accompagna il visitatore da un ambiente all'altro. L’oggetto tratto dal banale quotidiano diviene strumento musicale attraverso un suo uso imprevisto e improprio. Anche singole
parti di aspirapolvere sono esposte come componenti evocative di tutto il processo di generazione del suono, veri e propri simulacri/totem che, così isolati e decontestualizzati, rivelano
forme e strutture d’interesse dal punto di vista estetico.
L'incontro e la riattualizzazione dell'antico prosegue con un esplicito ricorso alla citazione attraverso l'utilizzo e la rilettura di alcuni lavori pittorici ispirati al celebre pittore, incisore e illustratore francese Gustave Dorè, trasformati in una sorta di emblema sigillo che si imprime
sulle superfici come un simbolo di appartenenza, in un gioco di contrasti alterati sovrapposti e
sovraccaricati su oggetti e reliquie, antichi indumenti teatrali e preziosi manoscritti mimetizzandosi all'interno della collezione permanente del museo.
1
Il progetto espositivo si completa con una serie di tre live performance nella Sala Eventi del museo - la prima delle quali in programma giovedì 1 ottobre alle h 20.00, in occasione
dell’inaugurazione - che ripercorrono le sperimentazioni sonore esplorate da Renzini in collaborazione con i musicisti Stefano Passini e Gian Luca Patini: dalla musica prodotta con il consumo
progressivo dei pennarelli Pantone alla manipolazione sonora di strumenti non convenzionali
come aspirapolveri e aerosol nei Volkwerk Folletto, ai rimbalzi dissonanti e ipnotici dei Ping
Pong.
Calendario live performance:
giovedì 1 ottobre 2020 h 20.00
Ping Pong: Andrea Renzini (aspirapolvere, chitarra), Stefano Passini (batteria, elettronica)
sabato 31 ottobre 2020 h 20.00
Volkwerk Folletto: Andrea Renzini (aspirapolvere), Gian Luca Patini (chitarra, elettronica)
sabato 7 novembre 2020 h 20.00
Sonic Set Pantone: Andrea Renzini (pennarelli), Stefano Passini (pennarelli, percussioni, elettronica).
Nel rispetto delle disposizioni relative all’emergenza Covid-19 i posti disponibili gratuiti sia per
l’inaugurazione che per i concerti sono stati ridotti e pertanto saranno accessibili solo con prenotazione obbligatoria.
Per l’inaugurazione di giovedì 1 ottobre, si richiede una prenotazione obbligatoria distinta per i
due momenti in cui si articola: visita alla mostra (dalle h 18.00 alle 20.00, con slot di ingresso
ogni 30 minuti) e performance dei Ping Pong (h 20.00).
Le prenotazioni si effettuano online su:
http://www.museibologna.it/musica/eventi/51899/date/2020-09-24/id/102495
Dal 2 ottobre l’ingresso alla mostra è incluso nel biglietto del museo da prenotare secondo le
consuete modalità sul sito www.midaticket.it/eventi/musei-civici-di-bologna.
Scrive il curatore Guido Molinari nel manifesto catalogo che accompagna la mostra: "Turbo Surplus imprime un'accelerazione, per non assecondare in modo didascalico l'antico ma provocare
un contrasto e rompere il guscio dell'aura. Una serie di aspirapolveri usati e accesi sono collocati a terra con la bocchetta del tubo d'aspirazione connessa ad un'armonica a bocca. Ogni singolo
vortice d'aspirazione produce una nota differente per un tempo di circa quindici minuti. La musica e il rumore cingono in un abbraccio intimo il passato. L'installazione di Andrea Renzini provoca uno shock estetico e risveglia energie latenti che vengono liberate. L'antico corre il rischio
di divenire un feticistico oggetto d'adorazione, l'irruzione di forze vive e pulsanti compie lo
stesso effetto di un defibrillatore: il vitalismo che possedeva l'opera storicizzata al suo nascere
riprende a fluire in un nuova mescolanza tra contemporaneo ed evocazione. Una riattivazione è
qualcosa di più di una semplice citazione. Turbo Surplus celebra questo senso di eccedenza e di
potenza che scaturisce dall'energia delle macchine aspiratrici".
2
Come evento collaterale alla mostra, dal 1 ottobre al 7 novembre 2020 nel negozio Fiorentini +
Baker, in Piazza Aldrovandi 5 a Bologna, Andrea Renzini espone alcune opere inedite e una serie
di interventi serigrafici su modelli del campionario storico del marchio Fiorentini + Baker, appositamente realizzati per questa occasione.
Si ringrazia per la collaborazione e il sostegno Fiorentini + Baker.
Biografia
Andrea Renzini è nato a Venezia nel 1963, vive e lavora a Bologna.
Si è affermato come uno degli artisti italiani della sua generazione che più ha saputo attraversare con spirito vitale ed eclettico diversi periodi storici ed artistici, mantenendo contemporaneamente un contatto e un “file rouge” empatico con i linguaggi delle generazioni artistiche
attuali.
Dagli esordi nella scena politica ed eversiva nei primi anni Ottanta, con la collaborazione della
rivista “Frigidaire” e della scuola bolognese del fumetto, a una pittura iconica ma anche a una
molteplicità di medium caleidoscopica, unendo la performance al suono all’installazione, alla
rilettura dell’uso fotografico dell’immagine, fino agli sconfinamenti nel mondo della moda.
Negli ultimi anni l’artista ha reso sistemica la tattica dell’appropriazione indebita e del furto di
oggetti, elementi e simbologie, soprattutto del mondo dei grandi marchi conosciuti da tutti.
Basti pensare ai lavori legati alla serie Pantone, o ai quadri rubati ad anonimi pittori marchiati
con il logo dei fazzoletti “Tempo”, o alla serie di opere, performance musicali e dischi, creata
attraverso l’utilizzo dei macchinari e dell’immaginario del Folletto Vorwerk, con il coinvolgimento di improbabili complici come il “cattivo maestro” il filosofo Toni Negri e il pioniere della
musica elettronica tedesca Hans Joachim Roedelius.
Tutti questi sconfinamenti interdisciplinari pongono Andrea Renzini in una condizione di nomadismo stilistico ed esistenziale che il critico Roberto Daolio così definì in uno dei suoi ultimi
scritti: «Andrea Renzini è uno dei più erranti ed eretici equilibristi e “mime parfait” della pit -
tura vagabonda degli ultimi lustri. Come d’altra parte può essere verificato dalla leggerezza,
elevata a sfida, di un eclettismo privo di ombre (e forse anche di dubbi) negli ambiti più esposti della musica,della pittura, della moda e delle imprese legittimate dalla categoria
dell’eccesso nell’eccezione surmoderna di Marc Augè. Un missaggio di trasferimento in un’unica
colonna spazio-temporale dove le bande, non più solo sonore e registrate in precedenza separatamente, si coniugano sotto le insegne iconiche dell’eccesso e della citazione impropria quanto
accattivante».
specific ideata da Andrea Renzini, a cura di Guido Molinari, che attraverso un registro leggero e ludico intende porre in connessione la cultura e la storia della musica con le più recenti esperienze contemporanee.
Per dialogare con gli strumenti d’epoca e le testimonianze visive di celebri compositori conservati nel museo, Andrea Renzini ha voluto proporre esiti legati alla ricerca musicale più all’avanguardia, scegliendo di utilizzare rumori di macchine come fonte sonora e compositiva.
L'artista interviene negli spazi espositivi della collezione permanente creando un’installazione
sonora composta da una serie di aspirapolveri usati e in funzione, la cui bocca di aspirazione è
connessa ad una armonica a bocca. Ogni macchina aspiratrice produce una nota armonica costante per un tempo sincronizzato di circa quindici minuti, generando un suono perpetuo e ondivago che accompagna il visitatore da un ambiente all'altro. L’oggetto tratto dal banale quotidiano diviene strumento musicale attraverso un suo uso imprevisto e improprio. Anche singole
parti di aspirapolvere sono esposte come componenti evocative di tutto il processo di generazione del suono, veri e propri simulacri/totem che, così isolati e decontestualizzati, rivelano
forme e strutture d’interesse dal punto di vista estetico.
L'incontro e la riattualizzazione dell'antico prosegue con un esplicito ricorso alla citazione attraverso l'utilizzo e la rilettura di alcuni lavori pittorici ispirati al celebre pittore, incisore e illustratore francese Gustave Dorè, trasformati in una sorta di emblema sigillo che si imprime
sulle superfici come un simbolo di appartenenza, in un gioco di contrasti alterati sovrapposti e
sovraccaricati su oggetti e reliquie, antichi indumenti teatrali e preziosi manoscritti mimetizzandosi all'interno della collezione permanente del museo.
1
Il progetto espositivo si completa con una serie di tre live performance nella Sala Eventi del museo - la prima delle quali in programma giovedì 1 ottobre alle h 20.00, in occasione
dell’inaugurazione - che ripercorrono le sperimentazioni sonore esplorate da Renzini in collaborazione con i musicisti Stefano Passini e Gian Luca Patini: dalla musica prodotta con il consumo
progressivo dei pennarelli Pantone alla manipolazione sonora di strumenti non convenzionali
come aspirapolveri e aerosol nei Volkwerk Folletto, ai rimbalzi dissonanti e ipnotici dei Ping
Pong.
Calendario live performance:
giovedì 1 ottobre 2020 h 20.00
Ping Pong: Andrea Renzini (aspirapolvere, chitarra), Stefano Passini (batteria, elettronica)
sabato 31 ottobre 2020 h 20.00
Volkwerk Folletto: Andrea Renzini (aspirapolvere), Gian Luca Patini (chitarra, elettronica)
sabato 7 novembre 2020 h 20.00
Sonic Set Pantone: Andrea Renzini (pennarelli), Stefano Passini (pennarelli, percussioni, elettronica).
Nel rispetto delle disposizioni relative all’emergenza Covid-19 i posti disponibili gratuiti sia per
l’inaugurazione che per i concerti sono stati ridotti e pertanto saranno accessibili solo con prenotazione obbligatoria.
Per l’inaugurazione di giovedì 1 ottobre, si richiede una prenotazione obbligatoria distinta per i
due momenti in cui si articola: visita alla mostra (dalle h 18.00 alle 20.00, con slot di ingresso
ogni 30 minuti) e performance dei Ping Pong (h 20.00).
Le prenotazioni si effettuano online su:
http://www.museibologna.it/musica/eventi/51899/date/2020-09-24/id/102495
Dal 2 ottobre l’ingresso alla mostra è incluso nel biglietto del museo da prenotare secondo le
consuete modalità sul sito www.midaticket.it/eventi/musei-civici-di-bologna.
Scrive il curatore Guido Molinari nel manifesto catalogo che accompagna la mostra: "Turbo Surplus imprime un'accelerazione, per non assecondare in modo didascalico l'antico ma provocare
un contrasto e rompere il guscio dell'aura. Una serie di aspirapolveri usati e accesi sono collocati a terra con la bocchetta del tubo d'aspirazione connessa ad un'armonica a bocca. Ogni singolo
vortice d'aspirazione produce una nota differente per un tempo di circa quindici minuti. La musica e il rumore cingono in un abbraccio intimo il passato. L'installazione di Andrea Renzini provoca uno shock estetico e risveglia energie latenti che vengono liberate. L'antico corre il rischio
di divenire un feticistico oggetto d'adorazione, l'irruzione di forze vive e pulsanti compie lo
stesso effetto di un defibrillatore: il vitalismo che possedeva l'opera storicizzata al suo nascere
riprende a fluire in un nuova mescolanza tra contemporaneo ed evocazione. Una riattivazione è
qualcosa di più di una semplice citazione. Turbo Surplus celebra questo senso di eccedenza e di
potenza che scaturisce dall'energia delle macchine aspiratrici".
2
Come evento collaterale alla mostra, dal 1 ottobre al 7 novembre 2020 nel negozio Fiorentini +
Baker, in Piazza Aldrovandi 5 a Bologna, Andrea Renzini espone alcune opere inedite e una serie
di interventi serigrafici su modelli del campionario storico del marchio Fiorentini + Baker, appositamente realizzati per questa occasione.
Si ringrazia per la collaborazione e il sostegno Fiorentini + Baker.
Biografia
Andrea Renzini è nato a Venezia nel 1963, vive e lavora a Bologna.
Si è affermato come uno degli artisti italiani della sua generazione che più ha saputo attraversare con spirito vitale ed eclettico diversi periodi storici ed artistici, mantenendo contemporaneamente un contatto e un “file rouge” empatico con i linguaggi delle generazioni artistiche
attuali.
Dagli esordi nella scena politica ed eversiva nei primi anni Ottanta, con la collaborazione della
rivista “Frigidaire” e della scuola bolognese del fumetto, a una pittura iconica ma anche a una
molteplicità di medium caleidoscopica, unendo la performance al suono all’installazione, alla
rilettura dell’uso fotografico dell’immagine, fino agli sconfinamenti nel mondo della moda.
Negli ultimi anni l’artista ha reso sistemica la tattica dell’appropriazione indebita e del furto di
oggetti, elementi e simbologie, soprattutto del mondo dei grandi marchi conosciuti da tutti.
Basti pensare ai lavori legati alla serie Pantone, o ai quadri rubati ad anonimi pittori marchiati
con il logo dei fazzoletti “Tempo”, o alla serie di opere, performance musicali e dischi, creata
attraverso l’utilizzo dei macchinari e dell’immaginario del Folletto Vorwerk, con il coinvolgimento di improbabili complici come il “cattivo maestro” il filosofo Toni Negri e il pioniere della
musica elettronica tedesca Hans Joachim Roedelius.
Tutti questi sconfinamenti interdisciplinari pongono Andrea Renzini in una condizione di nomadismo stilistico ed esistenziale che il critico Roberto Daolio così definì in uno dei suoi ultimi
scritti: «Andrea Renzini è uno dei più erranti ed eretici equilibristi e “mime parfait” della pit -
tura vagabonda degli ultimi lustri. Come d’altra parte può essere verificato dalla leggerezza,
elevata a sfida, di un eclettismo privo di ombre (e forse anche di dubbi) negli ambiti più esposti della musica,della pittura, della moda e delle imprese legittimate dalla categoria
dell’eccesso nell’eccezione surmoderna di Marc Augè. Un missaggio di trasferimento in un’unica
colonna spazio-temporale dove le bande, non più solo sonore e registrate in precedenza separatamente, si coniugano sotto le insegne iconiche dell’eccesso e della citazione impropria quanto
accattivante».
01
ottobre 2020
Andrea Renzini – Turbo Surplus
Dal primo ottobre al 07 novembre 2020
arte contemporanea
Location
MUSEO INTERNAZIONALE E BIBLIOTECA DELLA MUSICA
Bologna, Strada Maggiore, 34, (Bologna)
Bologna, Strada Maggiore, 34, (Bologna)
Biglietti
€ 5 intero | € 3 ridotto | € 2 ridotto giovani 18-25 anni | gratuito possessori Card Cultura
Orario di apertura
da martedì a venerdì h 10.00 – 13.00 / 15.30 – 18.30,
sabato, domenica e festivi h 10.00 - 18.30,
lunedì chiuso
Vernissage
1 Ottobre 2020, h 18. segue h 20.00 performance di Ping Pong (Andrea Renzini / Stefano Passini). Prenotazione obbligatoria distinta per i due momenti:
www.museibologna.it/musica/eventi/51899/date/2020-09-24/id/102495
Sito web
www.museibologna.it/musica/
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