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Andrea Samaritani – Foto dipinte
“Le foto dipinte di Andrea Samaritani” è un’esposizione di lavori che dimostra concretamente come la fotografia non conosca una sola esistenza ma si possa configurare, anzi, in quanto storia a bivi, capace di prendere la direzione che l’occhio e la mano dell’artista decidono dispoticamente per essa.
Comunicato stampa
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Le mie foto a colori hanno avuto una prima vita in diapositiva, una seconda in digitale e una terza su carta, dipinte con colori acrilici. Ho voluto e voglio fargli percorrere un’altra via. Selezionando le fotografie le invito ad una "festa" per la quale si devono travestire, mettere in costume di scena.” Andrea Samaritani
La fotografia è di per sé un percorso di decontestualizzazione dell’immagine: estrapola l’oggetto dall’ambiente originario e lo fissa sulla pellicola. Tuttavia non è corretto affermare che in questo cristallizzarsi delle cose l’immagine trovi la sua fine.
‘Le foto dipinte di Andrea Samaritani’ è un’esposizione di lavori che dimostra concretamente come la fotografia non conosca una sola esistenza ma si possa configurare, anzi, in quanto storia a bivi, capace di prendere la direzione che l’occhio e la mano dell’artista decidono dispoticamente per essa.
Gli scatti lavorati segnano lo scavalcamento della linea di confine tra artista e fotografo puro, offrendo un terreno di esibizione alla reinterpretazione dell’immagine.
Pescate da un archivio di 500.000 fotografie, appartenenti all’agenzia Meridiana Immagini, le fotografie a colori vengono stampate in bianco e nero su carta acquarello 24x33 e dipinte con colori acrilici. La nuova vita delle figure e dei soggetti passa attraverso un’apparente anarchia cromatica che stabilisce nuove definizioni tonali e sfumature che negano i canoni indicati dall’esperienza del reale.
Le foto dipinte raccontano la realtà attraverso alcune tematiche forti, come l’analisi del corpo, le sculture, gli itinerari culturali (sui luoghi di Fellini, Bassani, Svevo, Joyce, D’Annunzio e altri), il tempo libero, le generazioni umane (bambini, giovani, anziani) fino agli omaggi ad artisti frequentati dallo stesso autore (tra gli altri Nicola Zamboni e Sergio Zanni). In quest’ultima serie, un caso a parte è rappresentato dallo sguardo a Rothko, citato con una variante tecnica basata sull’inversione del processo di trattamento: la stesura del colore sulla carta precede la stampa delle silhouette.
In mostra al ristorante Ombre Rosse di Parma fino al 9 maggio, Andrea Samaritani espone diversi soggetti fotografati nella provincia di Parma: il Museo dei Lucchetti di Cedogno di Neviano degli Arduini, gli itinerari in spider sui colli di Parma, il sosia di Giuseppe Verdi fotografato a Zibello, una studentessa di Alma la scuola di Colorno, i ritratti degli stessi proprietari di Ombre Rosse in una serie di scatti realizzati per il mensile Gambero Rosso.
La fotografia è di per sé un percorso di decontestualizzazione dell’immagine: estrapola l’oggetto dall’ambiente originario e lo fissa sulla pellicola. Tuttavia non è corretto affermare che in questo cristallizzarsi delle cose l’immagine trovi la sua fine.
‘Le foto dipinte di Andrea Samaritani’ è un’esposizione di lavori che dimostra concretamente come la fotografia non conosca una sola esistenza ma si possa configurare, anzi, in quanto storia a bivi, capace di prendere la direzione che l’occhio e la mano dell’artista decidono dispoticamente per essa.
Gli scatti lavorati segnano lo scavalcamento della linea di confine tra artista e fotografo puro, offrendo un terreno di esibizione alla reinterpretazione dell’immagine.
Pescate da un archivio di 500.000 fotografie, appartenenti all’agenzia Meridiana Immagini, le fotografie a colori vengono stampate in bianco e nero su carta acquarello 24x33 e dipinte con colori acrilici. La nuova vita delle figure e dei soggetti passa attraverso un’apparente anarchia cromatica che stabilisce nuove definizioni tonali e sfumature che negano i canoni indicati dall’esperienza del reale.
Le foto dipinte raccontano la realtà attraverso alcune tematiche forti, come l’analisi del corpo, le sculture, gli itinerari culturali (sui luoghi di Fellini, Bassani, Svevo, Joyce, D’Annunzio e altri), il tempo libero, le generazioni umane (bambini, giovani, anziani) fino agli omaggi ad artisti frequentati dallo stesso autore (tra gli altri Nicola Zamboni e Sergio Zanni). In quest’ultima serie, un caso a parte è rappresentato dallo sguardo a Rothko, citato con una variante tecnica basata sull’inversione del processo di trattamento: la stesura del colore sulla carta precede la stampa delle silhouette.
In mostra al ristorante Ombre Rosse di Parma fino al 9 maggio, Andrea Samaritani espone diversi soggetti fotografati nella provincia di Parma: il Museo dei Lucchetti di Cedogno di Neviano degli Arduini, gli itinerari in spider sui colli di Parma, il sosia di Giuseppe Verdi fotografato a Zibello, una studentessa di Alma la scuola di Colorno, i ritratti degli stessi proprietari di Ombre Rosse in una serie di scatti realizzati per il mensile Gambero Rosso.
13
aprile 2008
Andrea Samaritani – Foto dipinte
Dal 13 aprile al 09 maggio 2008
fotografia
arte contemporanea
arte contemporanea
Location
RISTORANTE OMBRE ROSSE
Parma, Borgo Giacomo Tommasini, 18, (Parma)
Parma, Borgo Giacomo Tommasini, 18, (Parma)
Sito web
www.andreasamaritani.it
Ufficio stampa
ELLA STUDIO
Autore