Era di terra? Era di carne incorrotta? Non sapevo di che sostanza
fosse (Gabriele D’Annunzio)



Il gruppo scultoreo del Compianto , composto da sette figure a grandezza naturale, è considerato una delle più importanti opere in terracotta del Rinascimento italiano. Il Compianto bolognese ha affascinato, dal 1463 ad oggi, milioni di pellegrini e molti autori: Gabriele D'Annunzio, Giulio Carlo Argan, Josè Saramago, Francesco
Guccini, Loriano Macchiavelli, Andrea Emiliani, il Malvasia, Eugenio Riccomini, Vittorio Sgarbi e tanti altri.
Andrea Samaritani ha realizzato un rilievo fotografico completo dell'opera, proponendo un approccio "teatrale", per esaltare la forte espressività delle figure. Il risultato è una lettura moderna ed inedita del gruppo scultoreo , come mai era stata realizzata.

La mostra fotografica viene ospitata presso il Museo di Arte Sacra – Oratorio barocco di San Giuseppe Nuovo di Longiano nello spazio occupato dal Compianto di Cristo morto dello scultore
Ilario Fioravanti , che nell’occasione sarà spostato a Bologna, presso il Museo della Sanità e dell’Assistenza, per essere presentato in mostra con inaugurazione martedì 6 aprile 2004, alle ore 18.00.
Il progetto dello “scambio” nasce dal desiderio di mettere in dialogo il lavoro di Niccolò dell’Arca con quello di Ilario Fioravanti; nasce dalla visione di un rapporto fra antico e moderno in un confronto di due diverse concezioni e interpretazioni, nell’arte, del dramma e del dolore.

“La terracotta delle figure del Compianto, negli anni ha perso i suoi colori originali.
Sono rimaste le forme, le espressioni, i volumi, gli spazi. I particolari degli occhi, dei denti, le increspature della pelle e delle vesti, il nudo sotto i panni di Maria di Cleofa e Maria Maddalena, la contenuta tristezza di Giovanni, le tenaglie in mano a Nicodemo, i buchi dei chiodi e della lancia nel costato del Cristo, ma il colore non c’è più. Per mia fortuna.
Da anni desideravo riprendere a fotografare in bianco e nero. Queste sculture, fatte di sola forma ed espressività, sintesi estetica, senza fronzoli, sono la palestra ideale per chi vuole provare l’emozione rarefatta del bianco e nero, del chiaro-scuro, delle ombre e della luce.
Espressioni che escono dal buio, dal nero della storia, in cerca di luce”

Andrea Samaritani


Andrea Samaritani , nato a Cento di Ferrara nel 1962, è fotografo professionista dal 1985.
Il suo lavoro fotografico si articola principalmente tra i rilievi architettonici di palazzi storici, musei, chiese e gallerie d’arte, la produzione di servizi relativi a itinerari turistici, geografici ed eno - gastronomici, la documentazione del lavoro e dell’economia, la realizzazione di ritratti di personaggi. Collabora in maniera
continuativa , tra gli altri, con i periodici:
Bell’ Italia, Donna Moderna, Dove,
Focus , Gambero Rosso, Gente Viaggi, Lo Specchio, I Viaggi di Repubblica, Il Venerdi , L’Espresso, Qui Touring , Slow Food, Tu, Vera, Vie del Gusto, Ville & Casali, Vini. Ha condotto diverse campagne fotografiche nel Nord Italia, per conto del Poligrafico dello Stato e del Touring Club Italiano . Sue fotografie sono state pubblicate in più di cento libri d’arte e di turismo. E' autore dei volumi Percorsi di Pace , ed. InterBooks , Padova 1985;
Adrien allo specchio , ed. Il Nove, Bologna 1987; Una manciata di coriandoli , ed.
InterBooks , Padova 1990; La regata delle Donne , ed. La luna nel Pozzo editore, Bologna 1996; Interni d’autore , ed. Corbo editore, Ferrara 1997; Il Compianto , ed. Compositori, Bologna 2000; T. Rame d’Arte , ed. Minerva, Bologna 2002; Le Terre del Balsamico , ed. Giorgio Mondadori , Milano 2002 Nel 1990 ha fondato a Bologna, insieme a Paolo Righi , l'agenzia fotogiornalistica Meridiana Immagini , all’interno della cooperativa Voli , di Bologna. L’archivio di Meridiana Immagini, contiene oltre 50.000 fotografie sui temi: Turismo, Personaggi, Gente e Economia, Eno - Gastronomia.