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Andrea Santarlasci – Le Direzioni Inverse del Tempo
Andrea Santarlasci presenta un’installazione pensata appositamente per questa sede, che si trasforma quasi in una fortissima intensa gara con se stesso, con tutta la sua capacità di esprimere la forza della sua concettualità, del suo rapporto con la cultura, con la storia e con l’attualità della scienza.
Comunicato stampa
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Fin dagli esordi Andrea Santarlasci ha elaborato un sistema dove convivono molteplici tecniche (dal disegno alle altre opere tridimensionali di scultura e installative, fotografia, interventi con installazioni sonore e video) utilizzando anche una grande varietà di materiali (legno, gesso, marmo, elementi metallici, specchi, luci, vetro) dove si evidenziano i temi del doppio, dell’ombra, dell’illusione ottica, del vuoto e del tempo, elaborando con linearità una poetica che si incentra sulle relazioni tra naturale e artificiale, mondo quotidiano e ambiente esterno che inducono sempre ad una riflessione sullo stato di spaesamento dell’uomo contemporaneo.
Nel suo percorso, le immagini ricorrenti della casa e dei relativi elementi architettonici, dagli arredi domestici, scale, tavoli, mobili, tendaggi, vengono coniugati, con soluzioni impreviste, alla configurazione dell’orizzonte naturale. In varie occasioni ha proposto interventi dove le installazioni luminose e sonore, proiezioni di diapositive su supporti diversi, modelli architettonici, si relazionano con i luoghi e i contesti strutturali preesistenti – come nel caso del chiostro mediceo di Villa Vogel a Firenze, dove le colonne delimitanti l’apertura, si sovrapponevano all’installazione divenendo parte integrante dell’intervento – UN PO’ DI FINITO INFINITO – e dove i temi della natura, del quotidiano e del tempo, vengono costantemente declinati in un’articolata rete di rimandi e di aperture.
In occasione della mostra personale dal titolo LE DIREZIONI INVERSE DEL TEMPO, presso la Galleria Davide Di Maggio, a Milano, Andrea Santarlasci presenta un’installazione pensata appositamente per questa sede, che si trasforma quasi in una fortissima intensa gara con se stesso, con tutta la sua capacità di esprimere la forza della sua concettualità, del suo rapporto con la cultura, con la storia e con l’attualità della scienza. L’artista prosegue in un approfondimento di tutte le tematiche sviluppate all’interno del suo lavoro, incentrando, in modo particolare, una riflessione sul concetto di tempo, aperto ad una interpretazione che vada al di là del suo lineare svolgimento canonico. Le molteplici digressioni sono rivolte ad esplorare possibilità come il frammento, l’intreccio, l’inversione e i paralleli temporali, come corsi che si intrecciano solo casualmente, visti da innumerevoli prospettive, digressioni che evidenziano anche le possibilità della memoria e della sua percezione emotiva, fino a considerare le ipotesi di universi atemporali.
Nel suo percorso, le immagini ricorrenti della casa e dei relativi elementi architettonici, dagli arredi domestici, scale, tavoli, mobili, tendaggi, vengono coniugati, con soluzioni impreviste, alla configurazione dell’orizzonte naturale. In varie occasioni ha proposto interventi dove le installazioni luminose e sonore, proiezioni di diapositive su supporti diversi, modelli architettonici, si relazionano con i luoghi e i contesti strutturali preesistenti – come nel caso del chiostro mediceo di Villa Vogel a Firenze, dove le colonne delimitanti l’apertura, si sovrapponevano all’installazione divenendo parte integrante dell’intervento – UN PO’ DI FINITO INFINITO – e dove i temi della natura, del quotidiano e del tempo, vengono costantemente declinati in un’articolata rete di rimandi e di aperture.
In occasione della mostra personale dal titolo LE DIREZIONI INVERSE DEL TEMPO, presso la Galleria Davide Di Maggio, a Milano, Andrea Santarlasci presenta un’installazione pensata appositamente per questa sede, che si trasforma quasi in una fortissima intensa gara con se stesso, con tutta la sua capacità di esprimere la forza della sua concettualità, del suo rapporto con la cultura, con la storia e con l’attualità della scienza. L’artista prosegue in un approfondimento di tutte le tematiche sviluppate all’interno del suo lavoro, incentrando, in modo particolare, una riflessione sul concetto di tempo, aperto ad una interpretazione che vada al di là del suo lineare svolgimento canonico. Le molteplici digressioni sono rivolte ad esplorare possibilità come il frammento, l’intreccio, l’inversione e i paralleli temporali, come corsi che si intrecciano solo casualmente, visti da innumerevoli prospettive, digressioni che evidenziano anche le possibilità della memoria e della sua percezione emotiva, fino a considerare le ipotesi di universi atemporali.
08
aprile 2010
Andrea Santarlasci – Le Direzioni Inverse del Tempo
Dall'otto aprile al 20 maggio 2010
arte contemporanea
Location
GALLERIA DAVIDE DI MAGGIO – VIALE MONZA
Milano, Viale Monza, 10, (Milano)
Milano, Viale Monza, 10, (Milano)
Orario di apertura
dal lunedi´ al sabato dalle 11.00 alle 19.00
Vernissage
8 Aprile 2010, ore 18.30
Autore