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Andrea Sottile 1997 – 2007
Tre cicli di opere realizzate tra il 1997 e il 2007
Comunicato stampa
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La galleria AB – ARTE BASTIA presenta la mostra personale dell’artista Andrea Sottile (nato a Milano nel 1964) con tre cicli di opere realizzate tra il 1997 e il 2007.
Andrea Sottile ha elaborato nel corso degli anni una personale tecnica artistica: utilizzando semplici accendini “disegna” con il fuoco piccole tavolette di legno di pioppo (7 x 10 x 0,4 cm) annerite e smussate in precedenza con la fiamma di una candela. Questo procedimento permette all’artista di non avere un contatto materiale con le sue creazioni.
Nell’opera et consumimur igni (1997 – 2006) con la sua speciale tecnica pirografica, ha realizzato più di 6300 tavolette disegnando una infinita varietà di soggetti (simboli, lettere, paesaggi, segni…) assemblando il tutto in un grande cubo. In questa composizione emergono i valori concettuali alla base della poetica di Sottile: l’idea di stratificazione e sedimentazione, il lento trascorrere del tempo e il tentativo di ordinare e archiviare il proprio universo figurativo e concettuale. Con pochi e poveri materiali (che costituiscono il microcosmo del suo laboratorio), l’artista riesce a “ri-creare” la varietà quasi infinita di “visioni e immagini” (il macrocosmo del mondo esterno). Il fuoco, da elemento distruttore, diviene strumento creativo e simbolico.
Con il trascorrere degli anni e il perfezionarsi della tecnica, Andrea Sottile ha realizzato il ciclo Trecentoventi (2005 - 2007), costituito da trecentoventi ritratti di persone anonime; basandosi su modelli fotografici l’artista ha disegnato volti di esseri umani accomunati da un destino tragico o da una morte violenta. L’umiltà dei soggetti e della tecnica è data anche dalla disposizione delle opere, semplicemente appoggiate sul pavimento. Anche in questo caso la “filosofia” dell’artista anela alla forma utopica dell’archivio.
Nella serie Coppie (2007), realizza coppie di ritratti ma in questo caso in un formato diverso; l’artista usa tavole di pioppo di dimensioni maggiori (11 x 15 x 2 cm) che, posti verticalmente, possiedono una forza quasi scultorea e lapidea.
In un lungo decennio, Andrea Sottile, lavorando esclusivamente di notte, ha realizzato tre cicli di lavori meditando sul tempo (fisico e simbolico), sulla memoria e sul destino dell’essere umano.
Andrea Sottile ha elaborato nel corso degli anni una personale tecnica artistica: utilizzando semplici accendini “disegna” con il fuoco piccole tavolette di legno di pioppo (7 x 10 x 0,4 cm) annerite e smussate in precedenza con la fiamma di una candela. Questo procedimento permette all’artista di non avere un contatto materiale con le sue creazioni.
Nell’opera et consumimur igni (1997 – 2006) con la sua speciale tecnica pirografica, ha realizzato più di 6300 tavolette disegnando una infinita varietà di soggetti (simboli, lettere, paesaggi, segni…) assemblando il tutto in un grande cubo. In questa composizione emergono i valori concettuali alla base della poetica di Sottile: l’idea di stratificazione e sedimentazione, il lento trascorrere del tempo e il tentativo di ordinare e archiviare il proprio universo figurativo e concettuale. Con pochi e poveri materiali (che costituiscono il microcosmo del suo laboratorio), l’artista riesce a “ri-creare” la varietà quasi infinita di “visioni e immagini” (il macrocosmo del mondo esterno). Il fuoco, da elemento distruttore, diviene strumento creativo e simbolico.
Con il trascorrere degli anni e il perfezionarsi della tecnica, Andrea Sottile ha realizzato il ciclo Trecentoventi (2005 - 2007), costituito da trecentoventi ritratti di persone anonime; basandosi su modelli fotografici l’artista ha disegnato volti di esseri umani accomunati da un destino tragico o da una morte violenta. L’umiltà dei soggetti e della tecnica è data anche dalla disposizione delle opere, semplicemente appoggiate sul pavimento. Anche in questo caso la “filosofia” dell’artista anela alla forma utopica dell’archivio.
Nella serie Coppie (2007), realizza coppie di ritratti ma in questo caso in un formato diverso; l’artista usa tavole di pioppo di dimensioni maggiori (11 x 15 x 2 cm) che, posti verticalmente, possiedono una forza quasi scultorea e lapidea.
In un lungo decennio, Andrea Sottile, lavorando esclusivamente di notte, ha realizzato tre cicli di lavori meditando sul tempo (fisico e simbolico), sulla memoria e sul destino dell’essere umano.
09
aprile 2008
Andrea Sottile 1997 – 2007
Dal 09 aprile al 17 maggio 2008
arte contemporanea
Location
AB – ARTE BASTIA
Milano, Via Rosolino Pilo, 14, (Milano)
Milano, Via Rosolino Pilo, 14, (Milano)
Orario di apertura
lunedì – sabato ore 16.00 – 20.00
Vernissage
9 Aprile 2008, ore 18
Autore
Curatore