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Andrea Stella – L’altrove irraggiungibile
Andrea Stella riparte da loro, depositari di un sapere musicale e spirituale necessario alla vita, nel nuovo ciclo di opere pittoriche che presenta per la prima volta al pubblico a Milano, frutto di un lavoro di sperimentazione sui materiali e i colori durato dieci anni
Comunicato stampa
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Il mondo, in declino, ripartirà da loro: i gregoriani, esseri eterei, androgini, che vagheranno fra le rovine della civiltà digitale cercando di dare un senso a frammenti di cd e a resti architettonici di epoche precedenti.
Andrea Stella riparte da loro, depositari di un sapere musicale e spirituale necessario alla vita, nel nuovo ciclo di opere pittoriche che presenta per la prima volta al pubblico a Milano, frutto di un lavoro di sperimentazione sui materiali e i colori durato dieci anni.
“Ho scelto di dialogare con la cultura del Duecento e del Trecento”, afferma Andrea Stella, “perché credo ci sia ancora molto da scoprire. Ho ripreso, ad esempio, i fondi d’oro usati da Giotto e Cimabue, che ho modernizzato con tecniche nuove e ho ridato vita a figure a me care, i gregoriani, perché la musica per loro era vitale. Per me è questa la rinascita dell’arte. Propongo infatti un Nuovo Rinascimento che recuperi e valorizzi, attualizzandola, la produzione artistica di alcuni momenti cruciali della storia dell’arte.”
Sono opere “musicabili” le sue, attraversate da quadrigrammi, note gregoriane, inserzioni musicali e numeriche, stesi su fondi metallici (laminati d’oro, di ferro, rame e zinco) che hanno subito lunghi interventi di ossidazione. Questa tecnica accelera l’azione del tempo e ne derivano opere materiche dove non intervengono colori industriali, ma solo metalli e lacche spente, con pigmenti sfavillanti, tessere cromatiche e incastri planari che creano giochi di luce evocanti un senso mistico, un altrove irraggiungibile. Un mondo abitato da sagome stilizzate, ieratiche, “paleolitici” li chiama Stella, figure antiche, arcaiche, ma che verranno, o torneranno, dopo di noi. Oggi i gregoriani, domani chissà.
“Un remoto senso della figurazione si esplicita nelle silenziose sagome rastremate che abitano le tele.”, scrive Giovanni Faccenda nell’introduzione al catalogo, “Presenze monumentali dall’aspetto misterioso; idoli ultraterreni appartenenti a un culto arcaico. La ieraticità del loro aspetto si esplicita nella linea essenziale, nell’opulenza di gusto levantino ma anche nei rapporti di prossimità fra le figure. Le cadenze pacate stabiliscono un ritmo interno alla composizione; nitide teorie di profili, incontri enigmatici, personaggi intenti in attività fantastiche: temi densi di seduzioni visionarie nei quali si rileva sempre una norma equilibrata che dona alla narrazione pittorica l’armonia propria di un componimento musicale.”
Breve nota biografica
Andrea Stella nasce a Firenze nel 1950 da genitori di origine greca. Adolescente si trasferisce ad Atene e inizia a dedicarsi alla musica folcloristica internazionale e all’arte, frequentando le botteghe artigiane. A metà degli anni Settanta torna a Firenze, dove lavora nelle antiche botteghe, privilegiando la scultura lignea e l’intarsio artistico. Lavora per prestigiosi committenti come Palazzo Pitti e il Vaticano. Inizia un lungo percorso di sperimentazione materica (reazioni ossidative e trasformazioni alchemiche di laminati d’oro, rame, ferro e zinco), influenzato dalla cultura classica e dalla tradizione decorativa.
Pittore e compositore, ha realizzato diversi cicli pittorici: “Paleotichi”, “Contaminazioni”, “Guardiani del tempo”, “Armonie numerali” per approdare al linguaggio gregoriano (i più recenti “Gregoriani”), con cui si dà vita al movimento del Nuovo Rinascimento.
Andrea Stella ha partecipato a numerose mostre personali e collettive in Italia (fra cui nel 1999, a Venezia, all’Internazionale d’Arte Contemporanea d’Avanguardia) e all’estero, in particolare negli Stati Uniti: New York (1996, Columbus Citizen Foundation; 1999, 2000 Artexpo), New Orleans (2003, 2004, 2005 Cardinal Gallery Bourbon) Sarasota, Florida (2004,2005 Cardinal Gallery).
La mostra è realizzata in collaborazione con la Galleria Spagnoli di Firenze.
Andrea Stella riparte da loro, depositari di un sapere musicale e spirituale necessario alla vita, nel nuovo ciclo di opere pittoriche che presenta per la prima volta al pubblico a Milano, frutto di un lavoro di sperimentazione sui materiali e i colori durato dieci anni.
“Ho scelto di dialogare con la cultura del Duecento e del Trecento”, afferma Andrea Stella, “perché credo ci sia ancora molto da scoprire. Ho ripreso, ad esempio, i fondi d’oro usati da Giotto e Cimabue, che ho modernizzato con tecniche nuove e ho ridato vita a figure a me care, i gregoriani, perché la musica per loro era vitale. Per me è questa la rinascita dell’arte. Propongo infatti un Nuovo Rinascimento che recuperi e valorizzi, attualizzandola, la produzione artistica di alcuni momenti cruciali della storia dell’arte.”
Sono opere “musicabili” le sue, attraversate da quadrigrammi, note gregoriane, inserzioni musicali e numeriche, stesi su fondi metallici (laminati d’oro, di ferro, rame e zinco) che hanno subito lunghi interventi di ossidazione. Questa tecnica accelera l’azione del tempo e ne derivano opere materiche dove non intervengono colori industriali, ma solo metalli e lacche spente, con pigmenti sfavillanti, tessere cromatiche e incastri planari che creano giochi di luce evocanti un senso mistico, un altrove irraggiungibile. Un mondo abitato da sagome stilizzate, ieratiche, “paleolitici” li chiama Stella, figure antiche, arcaiche, ma che verranno, o torneranno, dopo di noi. Oggi i gregoriani, domani chissà.
“Un remoto senso della figurazione si esplicita nelle silenziose sagome rastremate che abitano le tele.”, scrive Giovanni Faccenda nell’introduzione al catalogo, “Presenze monumentali dall’aspetto misterioso; idoli ultraterreni appartenenti a un culto arcaico. La ieraticità del loro aspetto si esplicita nella linea essenziale, nell’opulenza di gusto levantino ma anche nei rapporti di prossimità fra le figure. Le cadenze pacate stabiliscono un ritmo interno alla composizione; nitide teorie di profili, incontri enigmatici, personaggi intenti in attività fantastiche: temi densi di seduzioni visionarie nei quali si rileva sempre una norma equilibrata che dona alla narrazione pittorica l’armonia propria di un componimento musicale.”
Breve nota biografica
Andrea Stella nasce a Firenze nel 1950 da genitori di origine greca. Adolescente si trasferisce ad Atene e inizia a dedicarsi alla musica folcloristica internazionale e all’arte, frequentando le botteghe artigiane. A metà degli anni Settanta torna a Firenze, dove lavora nelle antiche botteghe, privilegiando la scultura lignea e l’intarsio artistico. Lavora per prestigiosi committenti come Palazzo Pitti e il Vaticano. Inizia un lungo percorso di sperimentazione materica (reazioni ossidative e trasformazioni alchemiche di laminati d’oro, rame, ferro e zinco), influenzato dalla cultura classica e dalla tradizione decorativa.
Pittore e compositore, ha realizzato diversi cicli pittorici: “Paleotichi”, “Contaminazioni”, “Guardiani del tempo”, “Armonie numerali” per approdare al linguaggio gregoriano (i più recenti “Gregoriani”), con cui si dà vita al movimento del Nuovo Rinascimento.
Andrea Stella ha partecipato a numerose mostre personali e collettive in Italia (fra cui nel 1999, a Venezia, all’Internazionale d’Arte Contemporanea d’Avanguardia) e all’estero, in particolare negli Stati Uniti: New York (1996, Columbus Citizen Foundation; 1999, 2000 Artexpo), New Orleans (2003, 2004, 2005 Cardinal Gallery Bourbon) Sarasota, Florida (2004,2005 Cardinal Gallery).
La mostra è realizzata in collaborazione con la Galleria Spagnoli di Firenze.
20
ottobre 2005
Andrea Stella – L’altrove irraggiungibile
Dal 20 ottobre al 19 novembre 2005
arte contemporanea
Location
GALLERIA ARTESANTERASMO
Milano, Via Sansovino, 5, (Milano)
Milano, Via Sansovino, 5, (Milano)
Orario di apertura
dal lunedì pomeriggio al sabato 10-13 e 15.30-19
Vernissage
20 Ottobre 2005, ore 18
Autore