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Andrea Vallerani – Somalia, oltre la guerra
Attraverso le foto di Vallerani, rivivono le storie quotidiane di donne, bambini e uomini alla ricerca di una vita finalmente normale.
Comunicato stampa
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Somalia, Oltre la Guerra - foto di Andrea Vallerani
"Mi trovo in un mondo per certi aspetti irreale, per noi abituati a ritmi dettati dall'organizzazione della società in cui viviamo, di cui facciamo parte..."
01/02/2002
Somalia, Oltre la Guerra - Catalogo fotografico (foto di Andrea Vallerani)
"Mi trovo in un mondo per certi aspetti irreale, per noi abituati a ritmi dettati dall'organizzazione della società in cui viviamo, di cui facciamo parte. Qui no, tutto è diverso; non c'è un governo da cinque anni e questo significa che non ci sono banche, non c'è chi amministra la giustizia, non c'è servizio postale, non ci sono scuole pubbliche, non ospedali pubblici. Questo ospedale è completamente a carico di MSF, che paga tutto, dai medicinali al vitto, al personale medico e non, quasi tutti somali, circa 150 persone…
… La notte a Chisimaio è buia, solo noi e quelli giù al porto abbiamo un generatore di energia elettrica. Viviamo nell'ospedale; di fronte, saranno 150 metri, c'è l'Oceano Indiano: ci ho fatto il bagno ieri, per la prima volta e, camminando sul molo del porto, ho visto a pochi metri i delfini".
(Oscar Avogadri – medico – volontario di Medici Senza Frontiere, lettera del gennaio 1996)
Medici Senza Frontiere - MSF lavora in Somalia dal 1986. La presenza di MSF è costante dal 1991, accanto alla popolazione resa terribilmente vulnerabile dalla guerra civile.
Durante questo periodo, precisamente il 20 giugno 1997, l'organizzazione subisce una gravissima perdita. Il Dottor Ricardo Marques, medico di MSF, viene assassinato all'ospedale di Baidoa mentre svolgeva il suo lavoro. MSF si ritira dalla città dove non rientrerà più in segno di protesta contro il brutale assassinio. Nel marzo 2001, la base di MSF a Mogadiscio viene violentemente attaccata e saccheggiata durante una riunione con un' équipe delle Nazioni Unite e MSF è costretta a sospendere le sue attività di lotta contro il colera nella città.
Nonostante le immense difficoltà, MSF rimane fermamente convinta della necessità di portare assistenza alla popolazione civile somala all'interno del paese e nei campi che ospitano i rifugiati.
Per questo Medici Senza Frontiere propone le immagini raccolte dal fotografo padovano Andrea Vallerani nell'aprile del 2001 in Somalia (nelle regioni di Bae e Bakool) e nel campo profughi di Dadaab (Kenya).
Attraverso le foto di Vallerani, rivivono le storie quotidiane di donne, bambini e uomini alla ricerca di una vita finalmente normale.
"Mi trovo in un mondo per certi aspetti irreale, per noi abituati a ritmi dettati dall'organizzazione della società in cui viviamo, di cui facciamo parte..."
01/02/2002
Somalia, Oltre la Guerra - Catalogo fotografico (foto di Andrea Vallerani)
"Mi trovo in un mondo per certi aspetti irreale, per noi abituati a ritmi dettati dall'organizzazione della società in cui viviamo, di cui facciamo parte. Qui no, tutto è diverso; non c'è un governo da cinque anni e questo significa che non ci sono banche, non c'è chi amministra la giustizia, non c'è servizio postale, non ci sono scuole pubbliche, non ospedali pubblici. Questo ospedale è completamente a carico di MSF, che paga tutto, dai medicinali al vitto, al personale medico e non, quasi tutti somali, circa 150 persone…
… La notte a Chisimaio è buia, solo noi e quelli giù al porto abbiamo un generatore di energia elettrica. Viviamo nell'ospedale; di fronte, saranno 150 metri, c'è l'Oceano Indiano: ci ho fatto il bagno ieri, per la prima volta e, camminando sul molo del porto, ho visto a pochi metri i delfini".
(Oscar Avogadri – medico – volontario di Medici Senza Frontiere, lettera del gennaio 1996)
Medici Senza Frontiere - MSF lavora in Somalia dal 1986. La presenza di MSF è costante dal 1991, accanto alla popolazione resa terribilmente vulnerabile dalla guerra civile.
Durante questo periodo, precisamente il 20 giugno 1997, l'organizzazione subisce una gravissima perdita. Il Dottor Ricardo Marques, medico di MSF, viene assassinato all'ospedale di Baidoa mentre svolgeva il suo lavoro. MSF si ritira dalla città dove non rientrerà più in segno di protesta contro il brutale assassinio. Nel marzo 2001, la base di MSF a Mogadiscio viene violentemente attaccata e saccheggiata durante una riunione con un' équipe delle Nazioni Unite e MSF è costretta a sospendere le sue attività di lotta contro il colera nella città.
Nonostante le immense difficoltà, MSF rimane fermamente convinta della necessità di portare assistenza alla popolazione civile somala all'interno del paese e nei campi che ospitano i rifugiati.
Per questo Medici Senza Frontiere propone le immagini raccolte dal fotografo padovano Andrea Vallerani nell'aprile del 2001 in Somalia (nelle regioni di Bae e Bakool) e nel campo profughi di Dadaab (Kenya).
Attraverso le foto di Vallerani, rivivono le storie quotidiane di donne, bambini e uomini alla ricerca di una vita finalmente normale.
23
novembre 2008
Andrea Vallerani – Somalia, oltre la guerra
Dal 23 novembre al 07 dicembre 2008
fotografia
Location
VILLA MARAZZI CENTRO CULTURALE
Cesano Boscone, Via Dante Alighieri, 47, (Milano)
Cesano Boscone, Via Dante Alighieri, 47, (Milano)
Orario di apertura
giovedì e venerdì: 17.00 - 19.00
sabato e domenica: 10.30 - 12.30, 17.00 - 19.00
Vernissage
23 Novembre 2008, ore 11.15
Sito web
www.cizanum.too.it
Autore