Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Andrea Viviani – Playground
Un inno alla vita e alle sue molteplici forme anima la mostra di Andrea Viviani: una ventina di lavori portano infatti lo spettatore a confrontarsi con diversi materiali e varie soluzioni estetico/formali
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Un inno alla vita e alle sue molteplici forme anima la mostra di Andrea Viviani, allestita nella
suggestiva sala “Temporary Academy 13” dell’Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci” in via
dei Priori, 13 nel centro storico di Perugia. Una ventina di lavori portano infatti lo spettatore a
confrontarsi con diversi materiali e varie soluzioni estetico/formali.
Da alcune sculture e installazioni ambientali in ceramica, presenti lo scorso autunno ai Musei di
Villa Torlonia a Roma in una personale curata da Gianluca Ranzi, fino alle nuove sperimentazioni
con la plastica e la lana che, dopo l’anteprima milanese a Villa Ghirlanda Silvia, vengono riproposte
in questa personale, curata da Emidio De Albentiis, arricchita da lavori quali “Città con radici in
volo”, un’installazione sospesa realizzata in lana su ferro in onore della città ospitante.
Alla scultura in ceramica a tuttotondo si affiancano quindi le evoluzioni segnico-cromatiche, ricche
di passaggi tra mondo reale e immaginazione visionaria di opere in plastica policroma traslucida ed
eterea come Sweet fish, Carrocavallo e Playground, legate al gioco inevitabilmente sospeso tra una
dimensione ludico-emotiva e quella – strettamente connessa – di pensosità esistenziale.
Con questa mostra, Viviani esplicita il lato più ludico del suo lavoro convinto com’è che l’arte
debba essere in primis una manifestazione di questo lato fondamentale del nostro esistere: il gioco,
come espressione creativa che non solo rende conto del perché l’Uomo riconosca così tanto valore
all’arte in quanto tale entro una sorta di mundus dionisiaco governato da regole, ma anche del fatto
che è proprio su questo fondamento che si regge l’intera struttura dell’ordine sociale.
La materia e la lavorazione della stessa rimangono comunque i soggetti principali nei lavori di
Viviani che, “giocando” con gli elementi e le materie crea opere in sintonia empatica con la natura
che lo circonda. Un gioco, si badi, che non è affatto espressione superficiale di un mondo di essere
privo di profondità, ma che, al contrario, recupera gli stimoli preziosi e vitali di un’indagine sul
mondo poetica e profonda, che sa comprendere le leggi del caos e dell’irregolarità per aprire la
scultura alle leggi del divenire. Proprio questo è il grande segreto della magia artistica di Andrea:
sarebbe palesemente sviante cercare di individuare una direttrice formale unica della sua ricerca, il
verticalismo o la plasticità, l’estensione laterale o le forme nervose e sintetiche, la sia pur più rara
monocromia o l’accostamento senza posa di colori che sembrano cantare tra loro.
Andrea Viviani è nato a Tione di Trento nel 1970. Frequenta l'Università di Venezia e Trento dove
si laurea in Economia Politica. Nel 2000/2001 approfondisce la tecnica ceramica presso l'atelier di
Roger Capron a Vallourisse in Francia. Alcune opere di Viviani sono presenti nel Keramic Museum
Westerwaldmuseum of Hohr-Grenzhausen e presso il Museo delle ceramiche Cielle di
Castellamonte (TO). Nel 2002 apre il suo studio a Madonna di Campiglio dove attualmente vive e
Lavora.
suggestiva sala “Temporary Academy 13” dell’Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci” in via
dei Priori, 13 nel centro storico di Perugia. Una ventina di lavori portano infatti lo spettatore a
confrontarsi con diversi materiali e varie soluzioni estetico/formali.
Da alcune sculture e installazioni ambientali in ceramica, presenti lo scorso autunno ai Musei di
Villa Torlonia a Roma in una personale curata da Gianluca Ranzi, fino alle nuove sperimentazioni
con la plastica e la lana che, dopo l’anteprima milanese a Villa Ghirlanda Silvia, vengono riproposte
in questa personale, curata da Emidio De Albentiis, arricchita da lavori quali “Città con radici in
volo”, un’installazione sospesa realizzata in lana su ferro in onore della città ospitante.
Alla scultura in ceramica a tuttotondo si affiancano quindi le evoluzioni segnico-cromatiche, ricche
di passaggi tra mondo reale e immaginazione visionaria di opere in plastica policroma traslucida ed
eterea come Sweet fish, Carrocavallo e Playground, legate al gioco inevitabilmente sospeso tra una
dimensione ludico-emotiva e quella – strettamente connessa – di pensosità esistenziale.
Con questa mostra, Viviani esplicita il lato più ludico del suo lavoro convinto com’è che l’arte
debba essere in primis una manifestazione di questo lato fondamentale del nostro esistere: il gioco,
come espressione creativa che non solo rende conto del perché l’Uomo riconosca così tanto valore
all’arte in quanto tale entro una sorta di mundus dionisiaco governato da regole, ma anche del fatto
che è proprio su questo fondamento che si regge l’intera struttura dell’ordine sociale.
La materia e la lavorazione della stessa rimangono comunque i soggetti principali nei lavori di
Viviani che, “giocando” con gli elementi e le materie crea opere in sintonia empatica con la natura
che lo circonda. Un gioco, si badi, che non è affatto espressione superficiale di un mondo di essere
privo di profondità, ma che, al contrario, recupera gli stimoli preziosi e vitali di un’indagine sul
mondo poetica e profonda, che sa comprendere le leggi del caos e dell’irregolarità per aprire la
scultura alle leggi del divenire. Proprio questo è il grande segreto della magia artistica di Andrea:
sarebbe palesemente sviante cercare di individuare una direttrice formale unica della sua ricerca, il
verticalismo o la plasticità, l’estensione laterale o le forme nervose e sintetiche, la sia pur più rara
monocromia o l’accostamento senza posa di colori che sembrano cantare tra loro.
Andrea Viviani è nato a Tione di Trento nel 1970. Frequenta l'Università di Venezia e Trento dove
si laurea in Economia Politica. Nel 2000/2001 approfondisce la tecnica ceramica presso l'atelier di
Roger Capron a Vallourisse in Francia. Alcune opere di Viviani sono presenti nel Keramic Museum
Westerwaldmuseum of Hohr-Grenzhausen e presso il Museo delle ceramiche Cielle di
Castellamonte (TO). Nel 2002 apre il suo studio a Madonna di Campiglio dove attualmente vive e
Lavora.
05
luglio 2017
Andrea Viviani – Playground
Dal 05 al 18 luglio 2017
arte contemporanea
Location
TEMPORARY ACADEMY 13
Perugia, Via Dei Priori, 13, (Perugia)
Perugia, Via Dei Priori, 13, (Perugia)
Orario di apertura
dal 6 al 14 luglio dalle 17.00 alle 20.00. Dal 15 al 18 luglio dalle 10.00 alle
13.00 e dalle 17.00 alle 20.00. Lunedì 10 luglio la mostra sarà chiusa al pubblico
Vernissage
5 Luglio 2017, Ore 18
Autore
Curatore