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Andreas Fogarasi – 1978
Lunedì 8 maggio 2023 Quartz Studio è lieto di presentare la prima personale a Torino dell’artista austriaco Andreas Fogarasi (Vienna, Austria, 1977). Il lavoro di Andreas Fogarasi si concentra sui punti di contatto fra cultura visuale – belle arti, design, architettura – e realtà sociale.
Comunicato stampa
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Quartz Studio è lieto di presentare la prima personale a Torino dell’artista austriaco Andreas Fogarasi (Vienna, Austria, 1977). Il lavoro di Andreas Fogarasi si concentra sui punti di contatto fra cultura visuale – belle arti, design, architettura – e realtà sociale. Che “aspetto” hanno la società, la politica e la storia? Dove e in quale modo i parametri su cui poggiano le nostre comunità si manifestano negli ambienti scrupolosamente progettati della quotidianità? La città con le sue molteplici superfici è il principale oggetto dell’osservazione dell’artista. Esaminandone il tessuto in costante cambiamento, Fogarasi analizza la nascita e l’espressione visibile delle strutture politiche, economiche, culturali e sociologiche.
I processi di trasformazione urbana, e la loro manifestazione sulle superfici, sono il fulcro della serie “Nine Buildings, Stripped” (in corso dal 2019): questi “pacchi di materiali” a parete, composti da frammenti di edifici che non esistono più (elementi di facciata, piastrelle, finestre, mattoni e così via), ritraggono in maniera del tutto astratta precisi luoghi urbani ridotti a materialità, colori e aspetti tattili. In bilico fra immagine e scultura, superficie e profondità, documento e costrutto, incarnano esempi della nostra tendenza a costruire e ricostruire senza sosta: fotogrammi materiali che catturano la complessità della genesi urbana in vividi tableau.
Per la sua personale da Quartz Studio, intitolata 1978, Fogarasi ha creato cinque nuove opere con materiali da costruzione trovati a Torino: una porta, una finestra industriale di vetro retinato delle Officine Grandi Motori, mattonelle, carta da parati e una grata in ferro, creano composizioni geometriche astratte eppure site-specific. Legati da fasce di ferro e appesi al muro, questi elementi sono ritratti in cemento della città.
Un’opera è espressamente dedicata alla Cavallerizza Reale, un edificio vicino a Quartz progettato intorno al 1740 dall’architetto Benedetto Alfieri per i cavalli della corte. Oggi è uno spazio urbano in trasformazione che, dopo anni di abbandono, nel 2014 è stato occupato e aperto alla vita culturale della città. Con una trave di legno bruciata al centro, l’opera di Fogarasi è una sorta di simbolo dell’attuale stato precario del complesso.
Un altro edificio iconico che ha suscitato l’interesse dell’artista durante le sue ricerche preliminari sull’architettura torinese a rischio è il Centro Congressi Regione Piemonte in Corso Stati Uniti, in origine Istituto Federale di Credito Agrario per il Piemonte e la Liguria, progettato dall’architetto Amedeo Albertini e ultimato nel 1973. Nel novembre 2022, quando Fogarasi ha visitato il sito, era in corso la demolizione per far posto a un palazzo residenziale di lusso. Non potendo procurarsi nessun pezzo né frammento, si è limitato a immortalarne la straordinaria struttura modernista.
La mostra comprende anche una fotografia (stampata nelle dimensioni del display dello smartphone con cui l’artista l’ha scattata) che sarà disponibile, come edizione, a supporto di Quartz.
Andreas Fogarasi (Vienna, Austria, 1977) vive e lavora a Vienna. Le sue opere sono state esposte in diverse istituzioni di tutto il mondo tra cui: Museo Tamayo, Città del Messico; MUMOK, Vienna; Times Museum, Guangzhou; Kunsthaus Graz; New Museum, New York; Kunstverein Düsseldorf; Museum of Contemporary Art, Zagabria; CAC, Vilnius; Ludwig Museum, Budapest; Fondazione Fotografia Modena; Palais de Tokyo, Parigi. Fra le personali ricordiamo: Kunsthalle Wien, Vienna (2020); Georg Kargl Fine Arts, Vienna (la più recente nel 2022, con Mariana Castillo Deball), Galeria Casado Santapau, Madrid (2019); Proyectos Monclova, Città del Messico (2016); MAK Center, Los Angeles (con Oscar Tuazon); Galeria Vermelho, San Paolo; GfZK – Museum of Contemporary Art, Lipsia; Museum Haus Konstruktiv, Zurigo (2014); Trafó Gallery, Budapest; Prefix Institute of Contemporary Art, Toronto (2012); Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofia, Madrid (2011); Ludwig Forum für internationale Kunst, Aquisgrana (2010); MAK, Vienna; Grazer Kunstverein, Graz (2008) e al Padiglione dell’Ungheria della 52 a Biennale di Venezia (2007), dove Fogarasi ha ottenuto il Leone d’oro per la migliore partecipazione nazionale.
Quartz Studio ringrazia il Forum Austriaco di Cultura Milano per il sostegno ed Irene Dorigotti, Mattia Macchieraldo, Beatrice Forchini, Flavio Palasciano, Antonio Rava e Georg Kargl Fine Arts, Vienna per la collaborazione. La mostra resterà aperta dall’8 maggio al 22 luglio 2023, su appuntamento.
I processi di trasformazione urbana, e la loro manifestazione sulle superfici, sono il fulcro della serie “Nine Buildings, Stripped” (in corso dal 2019): questi “pacchi di materiali” a parete, composti da frammenti di edifici che non esistono più (elementi di facciata, piastrelle, finestre, mattoni e così via), ritraggono in maniera del tutto astratta precisi luoghi urbani ridotti a materialità, colori e aspetti tattili. In bilico fra immagine e scultura, superficie e profondità, documento e costrutto, incarnano esempi della nostra tendenza a costruire e ricostruire senza sosta: fotogrammi materiali che catturano la complessità della genesi urbana in vividi tableau.
Per la sua personale da Quartz Studio, intitolata 1978, Fogarasi ha creato cinque nuove opere con materiali da costruzione trovati a Torino: una porta, una finestra industriale di vetro retinato delle Officine Grandi Motori, mattonelle, carta da parati e una grata in ferro, creano composizioni geometriche astratte eppure site-specific. Legati da fasce di ferro e appesi al muro, questi elementi sono ritratti in cemento della città.
Un’opera è espressamente dedicata alla Cavallerizza Reale, un edificio vicino a Quartz progettato intorno al 1740 dall’architetto Benedetto Alfieri per i cavalli della corte. Oggi è uno spazio urbano in trasformazione che, dopo anni di abbandono, nel 2014 è stato occupato e aperto alla vita culturale della città. Con una trave di legno bruciata al centro, l’opera di Fogarasi è una sorta di simbolo dell’attuale stato precario del complesso.
Un altro edificio iconico che ha suscitato l’interesse dell’artista durante le sue ricerche preliminari sull’architettura torinese a rischio è il Centro Congressi Regione Piemonte in Corso Stati Uniti, in origine Istituto Federale di Credito Agrario per il Piemonte e la Liguria, progettato dall’architetto Amedeo Albertini e ultimato nel 1973. Nel novembre 2022, quando Fogarasi ha visitato il sito, era in corso la demolizione per far posto a un palazzo residenziale di lusso. Non potendo procurarsi nessun pezzo né frammento, si è limitato a immortalarne la straordinaria struttura modernista.
La mostra comprende anche una fotografia (stampata nelle dimensioni del display dello smartphone con cui l’artista l’ha scattata) che sarà disponibile, come edizione, a supporto di Quartz.
Andreas Fogarasi (Vienna, Austria, 1977) vive e lavora a Vienna. Le sue opere sono state esposte in diverse istituzioni di tutto il mondo tra cui: Museo Tamayo, Città del Messico; MUMOK, Vienna; Times Museum, Guangzhou; Kunsthaus Graz; New Museum, New York; Kunstverein Düsseldorf; Museum of Contemporary Art, Zagabria; CAC, Vilnius; Ludwig Museum, Budapest; Fondazione Fotografia Modena; Palais de Tokyo, Parigi. Fra le personali ricordiamo: Kunsthalle Wien, Vienna (2020); Georg Kargl Fine Arts, Vienna (la più recente nel 2022, con Mariana Castillo Deball), Galeria Casado Santapau, Madrid (2019); Proyectos Monclova, Città del Messico (2016); MAK Center, Los Angeles (con Oscar Tuazon); Galeria Vermelho, San Paolo; GfZK – Museum of Contemporary Art, Lipsia; Museum Haus Konstruktiv, Zurigo (2014); Trafó Gallery, Budapest; Prefix Institute of Contemporary Art, Toronto (2012); Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofia, Madrid (2011); Ludwig Forum für internationale Kunst, Aquisgrana (2010); MAK, Vienna; Grazer Kunstverein, Graz (2008) e al Padiglione dell’Ungheria della 52 a Biennale di Venezia (2007), dove Fogarasi ha ottenuto il Leone d’oro per la migliore partecipazione nazionale.
Quartz Studio ringrazia il Forum Austriaco di Cultura Milano per il sostegno ed Irene Dorigotti, Mattia Macchieraldo, Beatrice Forchini, Flavio Palasciano, Antonio Rava e Georg Kargl Fine Arts, Vienna per la collaborazione. La mostra resterà aperta dall’8 maggio al 22 luglio 2023, su appuntamento.
08
maggio 2023
Andreas Fogarasi – 1978
Dall'otto maggio al 22 luglio 2023
arte contemporanea
Location
QUARTZ STUDIO
Torino, Via Giulia Di Barolo, 18d, (Torino)
Torino, Via Giulia Di Barolo, 18d, (Torino)
Orario di apertura
su appuntamento
Vernissage
8 Maggio 2023, h 18:00
Sito web
Autore
Curatore