In data 27 Marzo si terrà a Carrara l'inaugurazione della mostra "quando Carrara salvò Abu Simbel" in programma fino al 25 aprile presso il Museo San Francesco (centro internazionale di Arti Plastiche).
Nel mese di marzo cade il 50°mo anniversario dell'appello lanciato dall'Unesco per il salvataggio del sito archeologico di Abu Simbel. Carrara vuole così ricordare gli scultori, i tecnici e i cavatori che presero parte alla storica impresa. Infatti, dal 1963 al 1968 le maestranze carrarine furono impegnate in terra di Nubia in un'operazione unica nella storia, resa possibile grazie alle tecniche di estrazione del marmo.
La mostra si articola in un percorso fotografico che evidenzia le fasi salienti del salvataggio. Avremo l'opportunità di esporre alcune immagini scattate da un fotografo di fama internazionale, il professor Georg Gerster, che documentò l'impresa per il National Geographic. Le altre immagini che completano il percorso sono state messe a disposizione dagli archivi Unesco, dall'Impregilo e dalle famiglie dei partecipanti.
L'evento vuole essere anche un omaggio a due scultori, due amici che presero parte al salvataggio, Nardo Dunchi e Carlo Andrei.
Dunchi, eroe della resistenza e scultore urbanista. Fu allievo di Arturo Martini e vicino alle avanguardie artistiche francesi degli anni '50. Le sue opere, presenti in molte città europee, rappresentano una ricerca sulla luce e le forme. Si tratta di un artista poliedrico che si è cimentato anche nella realizzazione di arredi urbani e gioielli.
Andrei, fu primo sindaco del dopoguerra e direttore di laboratori di scultura. Numerosi i carteggi con i famosi artisti che sono transitati da Carrara, come Martini e Viani. Per il suo modo di concepire l'arte e la vita politica egli rappresenta uno spaccato della storia cittadina che non vogliamo dimenticare.