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Andrzej Dragan – Allegories & Macabresques
I ritratti di Andrzej Dragan hanno la capacità di terrorizzare e allo stesso tempo ammaliare lo spettatore
Comunicato stampa
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Luigi Salvioli presenta dal 21 settembre al 21 dicembre presso lo Spazio Luigi Salvioli (Milano, Via Eustachi 2) la mostra Allegories & Macabresques di Andrzej Dragan, curata da Paola Bonini, promossa e prodotta dall’associazione oltre la moda.
La serata d’inaugurazione, giovedì 20 settembre, dalle 18.00 alle 24.00, sarà l’occasione per presentare anche il volume che accompagna l’esposizione, con cui l’associazione oltre la moda dà inizio ad un’attività editoriale che va a consolidare l’esperienza maturata in ambito culturale e nella fotografia.
Allegories & Macabresques raccoglie venti immagini che Andrzej Dragan, giovane fotografo polacco, nonché fisico quantistico, ha realizzato fra il 2004 e il 2007. Personaggi noti come David Lynch, Mads Mikkelsen o Jerzy Urban e sconosciuti incontrati per strada, nei manicomi o da amici e familiari, si alternano in una serie di ritratti, frutto di un lungo processo di elaborazione digitale che ne accentua i dettagli e ne enfatizza i colori.
Afferma lo stesso Dragan: “Qualcuno dice che un buon ritratto rivelerà sempre una verità sul modello. Sono costretto, purtroppo, a dirvi che chi la pensa in questo modo non troverà alcunché di interessante nella mia fotografia. La mia fotografia non ha affatto questo scopo.” L’elaborazione informatica consente infatti all’artista di reinventare il ritratto che non appare più come semplice riproduzione della realtà, ma diviene interpretazione credibile, spesso metaforica.
Ciò non significa stravolgimento. Dragan non aggiunge cose nuove, ma esaspera alcuni aspetti: il volto di uno stesso soggetto viene composto utilizzando i particolari di diversi scatti - gli occhi, la bocca, la fronte -, una cicatrice reale si moltiplica virtualmente su un corpo che si trasforma in quello martoriato di Cristo, le rugosità si accentuano per esaltare la profondità dello sguardo. Le immagini sono insieme intense e sconcertanti, evocative e raccapriccianti.
Come sottolinea Paola Bonini in catalogo: “Ciò che Andrzej Dragan fa, in fondo, è solo ammettere l’impossibilità di conoscere, e trovare lo spazio, in questa mancanza, per sfogare la sua pulsione a creare – creare un mondo affascinante e spaventoso allo stesso tempo, in cui ogni cosa, ogni persona, è verità a sé stessa”.
Il catalogo, oltre alla riproduzione delle opere in mostra, raccoglie altre 10 immagini, gli interventi di Paola Bonini, Elisabetta Longari, Roberto Battaglia e un’intervista all’artista.
La mostra è realizzata grazie al sostegno di Byblos e al contributo tecnologico di Epson
Andrzej Dragan
Note biografiche
Andrzej Dragan nasce nel 1978 in Polonia.
Studia fisica presso l’università di Varsavia (1997 – 2001), e, grazie a delle borse di studio si specializza presso l’università Vrije di Amsterdam (2000-2001), la Oxford University (2001-2002), l’Instituto Superior Tecnico di Lisbona (2002) e l’università di Monaco (2002). Nel 2005 ottiene il PhD cum laude in fisica quantistica. Nel 2001 la Società di Fisica Polacca gli conferisce il premio per la miglior tesi di dottorato in fisica; per il 2001 e il 2002 ottiene una borsa di studio della Fondazione Europea della Scienza. Tra il 2002 e il 2003 ha ricevuto premi e borse di studio tra cui quelle della Commissione Nazionale per la ricerca scientifica, della Società di Fisica Polacca, e ha partecipato a numerose conferenze e seminari ad Amsterdam, Cracovia, Glasgow, Monaco, Oxford, Varsavia, St Andrews e Tokio.
È stato segretario scientifico ed è ancora membro della Commissione per le Olimpiadi di Fisica; e attualmente è assistente alla cattedra di Fisica all’Università di Varsavia.
È autore di una ventina di pubblicazioni scientifiche (per Scientific Encyclopediae PWN, Scientific American e altre riviste) e di numerosi articoli rivolti al grande pubblico, oltre che di un manuale universitario sulla teoria della relatività speciale di Einstein. È tutor presso il Fondo per l’Infanzia Polacco.
In passato ha vinto numerosi premi nazionali e internazionali per composizioni musicali. Ha incominciato a interessarsi di fotografia nel 2003 e ha pubblicato i suoi lavori su riviste e libri di almeno 10 dieci paesi, tra cui Belgio, Repubblica Ceca, Olanda, Filippine, Polonia, Romania, Svizzera, Regno Unito, Venezuela. È stato incluso nella recente pubblicazione sui 200 migliori fotografi pubblicitari al mondo (Lürzer, Germania, 2006).
È stato premiato al festival della pubblicità KTR con le medaglie d’oro e d’argento nel 2006 e con due medaglie d’argento e una di bronzo nel 2007; è stato inoltre nominato al premio Cannes Lion al Festival di Cannes (2006).
Ha collaborato con alcune delle maggiori agenzie di pubblicità, tra cui Brain, JWT, McCann-Erikson e Sholz & Friends.
La serata d’inaugurazione, giovedì 20 settembre, dalle 18.00 alle 24.00, sarà l’occasione per presentare anche il volume che accompagna l’esposizione, con cui l’associazione oltre la moda dà inizio ad un’attività editoriale che va a consolidare l’esperienza maturata in ambito culturale e nella fotografia.
Allegories & Macabresques raccoglie venti immagini che Andrzej Dragan, giovane fotografo polacco, nonché fisico quantistico, ha realizzato fra il 2004 e il 2007. Personaggi noti come David Lynch, Mads Mikkelsen o Jerzy Urban e sconosciuti incontrati per strada, nei manicomi o da amici e familiari, si alternano in una serie di ritratti, frutto di un lungo processo di elaborazione digitale che ne accentua i dettagli e ne enfatizza i colori.
Afferma lo stesso Dragan: “Qualcuno dice che un buon ritratto rivelerà sempre una verità sul modello. Sono costretto, purtroppo, a dirvi che chi la pensa in questo modo non troverà alcunché di interessante nella mia fotografia. La mia fotografia non ha affatto questo scopo.” L’elaborazione informatica consente infatti all’artista di reinventare il ritratto che non appare più come semplice riproduzione della realtà, ma diviene interpretazione credibile, spesso metaforica.
Ciò non significa stravolgimento. Dragan non aggiunge cose nuove, ma esaspera alcuni aspetti: il volto di uno stesso soggetto viene composto utilizzando i particolari di diversi scatti - gli occhi, la bocca, la fronte -, una cicatrice reale si moltiplica virtualmente su un corpo che si trasforma in quello martoriato di Cristo, le rugosità si accentuano per esaltare la profondità dello sguardo. Le immagini sono insieme intense e sconcertanti, evocative e raccapriccianti.
Come sottolinea Paola Bonini in catalogo: “Ciò che Andrzej Dragan fa, in fondo, è solo ammettere l’impossibilità di conoscere, e trovare lo spazio, in questa mancanza, per sfogare la sua pulsione a creare – creare un mondo affascinante e spaventoso allo stesso tempo, in cui ogni cosa, ogni persona, è verità a sé stessa”.
Il catalogo, oltre alla riproduzione delle opere in mostra, raccoglie altre 10 immagini, gli interventi di Paola Bonini, Elisabetta Longari, Roberto Battaglia e un’intervista all’artista.
La mostra è realizzata grazie al sostegno di Byblos e al contributo tecnologico di Epson
Andrzej Dragan
Note biografiche
Andrzej Dragan nasce nel 1978 in Polonia.
Studia fisica presso l’università di Varsavia (1997 – 2001), e, grazie a delle borse di studio si specializza presso l’università Vrije di Amsterdam (2000-2001), la Oxford University (2001-2002), l’Instituto Superior Tecnico di Lisbona (2002) e l’università di Monaco (2002). Nel 2005 ottiene il PhD cum laude in fisica quantistica. Nel 2001 la Società di Fisica Polacca gli conferisce il premio per la miglior tesi di dottorato in fisica; per il 2001 e il 2002 ottiene una borsa di studio della Fondazione Europea della Scienza. Tra il 2002 e il 2003 ha ricevuto premi e borse di studio tra cui quelle della Commissione Nazionale per la ricerca scientifica, della Società di Fisica Polacca, e ha partecipato a numerose conferenze e seminari ad Amsterdam, Cracovia, Glasgow, Monaco, Oxford, Varsavia, St Andrews e Tokio.
È stato segretario scientifico ed è ancora membro della Commissione per le Olimpiadi di Fisica; e attualmente è assistente alla cattedra di Fisica all’Università di Varsavia.
È autore di una ventina di pubblicazioni scientifiche (per Scientific Encyclopediae PWN, Scientific American e altre riviste) e di numerosi articoli rivolti al grande pubblico, oltre che di un manuale universitario sulla teoria della relatività speciale di Einstein. È tutor presso il Fondo per l’Infanzia Polacco.
In passato ha vinto numerosi premi nazionali e internazionali per composizioni musicali. Ha incominciato a interessarsi di fotografia nel 2003 e ha pubblicato i suoi lavori su riviste e libri di almeno 10 dieci paesi, tra cui Belgio, Repubblica Ceca, Olanda, Filippine, Polonia, Romania, Svizzera, Regno Unito, Venezuela. È stato incluso nella recente pubblicazione sui 200 migliori fotografi pubblicitari al mondo (Lürzer, Germania, 2006).
È stato premiato al festival della pubblicità KTR con le medaglie d’oro e d’argento nel 2006 e con due medaglie d’argento e una di bronzo nel 2007; è stato inoltre nominato al premio Cannes Lion al Festival di Cannes (2006).
Ha collaborato con alcune delle maggiori agenzie di pubblicità, tra cui Brain, JWT, McCann-Erikson e Sholz & Friends.
20
settembre 2007
Andrzej Dragan – Allegories & Macabresques
Dal 20 settembre 2007 al 22 febbraio 2008
fotografia
Location
SPAZIO LUIGI SALVIOLI
Milano, Via Bartolomeo Eustachi, 2, (Milano)
Milano, Via Bartolomeo Eustachi, 2, (Milano)
Orario di apertura
da martedì a venerdì ore 15–19
Vernissage
20 Settembre 2007, dalle 18 alle 24
Autore
Curatore