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Andy Warhol un artista religioso?
Conferenza di Alain Cueff, storico dell’arte, autore di Warhol à son image [Flammarion, 2009].
Comunicato stampa
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Roma - Centro culturale San Luigi di Francia giovedì 3 febbraio 2011 ore 18.30 - Conferenza di Alain Cueff, storico dell'arte, curatore della mostra "Le Grand monde d'Andy Warhol" al Grand Palais di Parigi nel 2009, autore di Warhol à son image [Flammarion, 2009]. Dall’immagine di un artista superficiale ed ironista che Warhol ha coltivato tutta la sua vita alla lettura di un’opera impregnata di un cattolicesimo tormentato: Alain Cueff si adopera per mostrare l’influenza della "cultura bizantino-cattolica" di Warhol, l’impatto fondamentale della religione sulla sua opera, che finora era stato tenuto sotto silenzio.
L'elogio di Andy Warhol (1928-1987) pronunciato dal suo amico John Richardson chiarisce un dato fondamentale e troppo spesso tenuto sotto silenzio : "La conoscenza della sua pietà segreta cambia inevitabilmente la nostra percezione di un artista che ha ingannato il mondo facendo credere che le sue uniche ossessioni erano i soldi, la celebrità, il glamour, e che era così flemmatico da sembrare insensibile. Non prendete mai Andy alla lettera. L’osservatore insensibile era in realtà un angelo della memoria." Angelo della memoria e pittore della vita moderna, la cui arte intratteneva rapporti più stetti con la tradizione bizantina che con l’espressionismo astratto, più stimolanti con Baudelaire che con Truman Capote.
Famoso, assurto rapidamente allo status di star, provocatore, Andy Warhol non ha mai smesso di proporre ad una società che glielo chiedeva, un’immagine falsata, costruita su malintesi, bugie ed un’ironia permanente. Per quanto erroneo sia, questo ritratto, che poco importava all’artista, deve essere preso in considerazione, analizzato e superato in modo che l’opera di Warhol si riveli in tutta la sua autenticità. Notato negli anni ‘60, lo stretto rapporto intrattenuto da Warhol con la religione aveva suscitato sorpresa ed incomprensione. Era il personaggio di Warhol più che l’opera che sembrava svelarsi sotto una nuova luce; ma, secondo Alain Cueff, la religione ha avuto anche “un’incidenza sulla sua strategia e la sua opera” e sarebbe riduttivo non tenerne conto. L’autore di “Warhol à son image” non pretende rivoluzionare l’analisi dell’opera warholiana con questa idea ma piuttosto reinterpretare quest’opera alla luce del sacro, superando l’immagine fittizia che l’artista aveva accuratamente costruita.
[basato su un articolo di Cécile Larrigaldie]
Ciclo di incontri "L’ARTE CONTEMPORANEA ED IL SACRO"
Nel corso dell’anno 2011, il Centro San Luigi si preoccupa di definire il posto del sacro e della spiritualità nella creazione contemporanea. Incontri, mostre e concerti esploreranno l’incontro tra la ricerca spirituale e i diversi tipi di espressione artistica.
L'elogio di Andy Warhol (1928-1987) pronunciato dal suo amico John Richardson chiarisce un dato fondamentale e troppo spesso tenuto sotto silenzio : "La conoscenza della sua pietà segreta cambia inevitabilmente la nostra percezione di un artista che ha ingannato il mondo facendo credere che le sue uniche ossessioni erano i soldi, la celebrità, il glamour, e che era così flemmatico da sembrare insensibile. Non prendete mai Andy alla lettera. L’osservatore insensibile era in realtà un angelo della memoria." Angelo della memoria e pittore della vita moderna, la cui arte intratteneva rapporti più stetti con la tradizione bizantina che con l’espressionismo astratto, più stimolanti con Baudelaire che con Truman Capote.
Famoso, assurto rapidamente allo status di star, provocatore, Andy Warhol non ha mai smesso di proporre ad una società che glielo chiedeva, un’immagine falsata, costruita su malintesi, bugie ed un’ironia permanente. Per quanto erroneo sia, questo ritratto, che poco importava all’artista, deve essere preso in considerazione, analizzato e superato in modo che l’opera di Warhol si riveli in tutta la sua autenticità. Notato negli anni ‘60, lo stretto rapporto intrattenuto da Warhol con la religione aveva suscitato sorpresa ed incomprensione. Era il personaggio di Warhol più che l’opera che sembrava svelarsi sotto una nuova luce; ma, secondo Alain Cueff, la religione ha avuto anche “un’incidenza sulla sua strategia e la sua opera” e sarebbe riduttivo non tenerne conto. L’autore di “Warhol à son image” non pretende rivoluzionare l’analisi dell’opera warholiana con questa idea ma piuttosto reinterpretare quest’opera alla luce del sacro, superando l’immagine fittizia che l’artista aveva accuratamente costruita.
[basato su un articolo di Cécile Larrigaldie]
Ciclo di incontri "L’ARTE CONTEMPORANEA ED IL SACRO"
Nel corso dell’anno 2011, il Centro San Luigi si preoccupa di definire il posto del sacro e della spiritualità nella creazione contemporanea. Incontri, mostre e concerti esploreranno l’incontro tra la ricerca spirituale e i diversi tipi di espressione artistica.
03
febbraio 2011
Andy Warhol un artista religioso?
03 febbraio 2011
incontro - conferenza
Location
CENTRO CULTURALE SAINT-LOUIS DE FRANCE
Roma, Largo Giuseppe Toniolo, 22, (Roma)
Roma, Largo Giuseppe Toniolo, 22, (Roma)
Biglietti
Traduzione simultanea in lingua italiana
Vernissage
3 Febbraio 2011, ore 18.30
Autore