Anelito andino, cada mana la esperanza se levanta antes que el sol

Dopo anni di azione sul territorio per sensibilizzare sulle tematiche legate al Perù e più in generale legate ai paesi in via di sviluppo, l’associazione Amici del Perù si cimenta in un nuova esperienza: il reportage di un paese che ha scandagliato i cuori dei propri membri e ne ha coinvolte e ‘sconvolte’ le vite.

La mostra raccoglie fotografie e ‘ parole’, attraverso questo catalogo, di viaggi in quel paese fatti per osservare e visitare la missione di Maurizio Caneva e dallo scorso anno anche degli altri due missionari Francesco Caneva e Claudia Sodini.

Uno sguardo che non si ferma all’apparenza degli scenari che si presentano, ma che va oltre e interagisce e si arricchisce coi protagonisti di quegli stessi scenari: uomini e donne che hanno una cultura millenaria con usi costumi e tradizioni antichissime, con una storia che è documentata dai numerosi monumenti, dalle bellezze naturali, dalle sapienze olistiche.

L’associazione con il gruppo Agape, analoga istituzione peruviana, opera dal 1992 nelle zone rurali della cordigliera andina confrontandosi con un territorio affascinante quanto impervio per ragioni geografiche, povero dal punto di vista economico quanto ricco perché in possesso delle più grandi energie del pianeta. Una prima azione si è espressa nella direzione di risolvere, almeno in parte, problemi di malnutrizione nella regione di Cuzco con la creazione dei ‘comedores-mense’ accogliendo i bambini più bisognosi con un pasto caldo tutti i giorni; in seguito l’azione si è spostata nella direzione di offrire un’opportunità di riscatto alle comunità autoctone con la creazione di un progetto di sviluppo agricolo e di allevamento nella regione di Puno. Dallo scorso anno, grazie alle professionalità di Francesco e Claudia e del personale locale, l’intervento a favore delle comunità si è specializzato nel campo della salute, nella provincia di Livitaca, a sud della regione di Cusco, con la creazione del Centro di Salute Santa Gemma Galgani che offre assistenza sanitaria competente e gratuita.

L’esposizione è però un momento di incontro, non solo con una terra di missione, ma con un luogo dai volti umani, dagli sguardi profondi attenti incuriositi, dai suoni e dai colori che in ogni uomo e donna dell’associazione ha lasciato un ‘anelito andino’, un soffio magico che ne intride il cuore, i pensieri e le azioni.