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Angeli e Demoni
La mostra è imperniata su due contrapposizioni nette di vedere l’arte; da un lato l’artista che vive con la voglia di creare il bello, proiettando sullo spettatore con il suo lavoro un senso di beatitudine interiore; dall’altro chi cerca, con le sue creazioni, di turbare l’anima di chi guarda.
Comunicato stampa
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La mostra è imperniata su due contrapposizioni nette di vedere l’arte; da un lato l’artista che vive con la voglia di creare il bello, proiettando sullo spettatore con il suo lavoro un senso di beatitudine interiore; dall’altro chi cerca, con le sue creazioni, di turbare l’anima di chi guarda fornendo uno strumento di “dannazione” al fruitore dell’opera che, relazionandosi al quadro, deve necessariamente mettere in discussione la sua pace interiore.
E’ questa una antichissima diatriba intellettuale del mondo dell’arte, che trova i suoi esempi persino nell’antichità greca.
In questa mostra l’arte “angelica” è rappresentata dai lavori di Leda Pingas e Miki Therese Pedro.
Miki Therese Pedro ha esplorato per molto tempo un suo particolarissimo discorso sul tema dell’angelo, inteso come un particolare ricorrente di forma tendente all’astratto ed inserito in un contesto di opere diverse che a volte sono astratte, altre figurative, ma sempre ed in ogni caso tendenti a rassicurare lo spettatore con l’utilizzo di colori pastosi e densi abbinati tra loro con accostamenti anche arditi, ma mai contrastanti.
La Pingas elabora un raffinatissimo discorso di pittura impalpabile, creando atmosfere trasparenti che hanno il sapore della materia di cui sono fatti i sogni. Le immagini di questa straordinaria artista argentina ci trasportano in un mondo fantastico, in cui la realtà si trasforma in un luogo incantato, persino fiabesco.
Contrariamente alla Pingas, Natascia Pannone usa i pennelli per creare urla di dolore. La sua realtà, che in questa mostra rappresenta l’arte “demoniaca”, è dura, senza spiragli di luce, con al centro le immagini di uomini sofferenti e martoriati. I colori sono spesso accesissimi, con forti contrasti creati per scuotere lo spettatore ed impedirgli di evadere in un mondo soft, lontano dai suoi drammi esistenziali.
Troviamo infine i volti realizzati a china da Marisa Muzi. Il lavoro di quest’artista, che nel tempo ha sperimentato le tecniche più disparate, si concentra in questa mostra sulla china per ottenere nei volti che espone degli effetti di smaterializzazione della figura a favore di un’intensa espressività drammatica.
Auspiciado por la Direccion General de Asuntos Culturales de la Cancilleria Argentina.
E’ questa una antichissima diatriba intellettuale del mondo dell’arte, che trova i suoi esempi persino nell’antichità greca.
In questa mostra l’arte “angelica” è rappresentata dai lavori di Leda Pingas e Miki Therese Pedro.
Miki Therese Pedro ha esplorato per molto tempo un suo particolarissimo discorso sul tema dell’angelo, inteso come un particolare ricorrente di forma tendente all’astratto ed inserito in un contesto di opere diverse che a volte sono astratte, altre figurative, ma sempre ed in ogni caso tendenti a rassicurare lo spettatore con l’utilizzo di colori pastosi e densi abbinati tra loro con accostamenti anche arditi, ma mai contrastanti.
La Pingas elabora un raffinatissimo discorso di pittura impalpabile, creando atmosfere trasparenti che hanno il sapore della materia di cui sono fatti i sogni. Le immagini di questa straordinaria artista argentina ci trasportano in un mondo fantastico, in cui la realtà si trasforma in un luogo incantato, persino fiabesco.
Contrariamente alla Pingas, Natascia Pannone usa i pennelli per creare urla di dolore. La sua realtà, che in questa mostra rappresenta l’arte “demoniaca”, è dura, senza spiragli di luce, con al centro le immagini di uomini sofferenti e martoriati. I colori sono spesso accesissimi, con forti contrasti creati per scuotere lo spettatore ed impedirgli di evadere in un mondo soft, lontano dai suoi drammi esistenziali.
Troviamo infine i volti realizzati a china da Marisa Muzi. Il lavoro di quest’artista, che nel tempo ha sperimentato le tecniche più disparate, si concentra in questa mostra sulla china per ottenere nei volti che espone degli effetti di smaterializzazione della figura a favore di un’intensa espressività drammatica.
Auspiciado por la Direccion General de Asuntos Culturales de la Cancilleria Argentina.
21
febbraio 2004
Angeli e Demoni
Dal 21 febbraio al 06 marzo 2004
arte contemporanea
Location
GALLERIA GARD
Roma, Via Dei Conciatori, 3/I, (Roma)
Roma, Via Dei Conciatori, 3/I, (Roma)
Orario di apertura
h.16.00/20.00, CHIUSO DOM. E LUN
Vernissage
21 Febbraio 2004, h.18.30