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Angelo Aligia – Panem
Russo.La mostra propone l’articolata videoinstallazione sul tema del pane, tappa saliente della ricerca più recente di Aligia, artista che da sempre ha connotato il proprio lavoro di valori antropologici e identitari che rinviano alle culture rurali del Mezzogiorno, segnatamente quelle della propria terra d’origine, dagli esiti riconducibili nell’alveo di un
recupero del primario calato in una dimensione inedita, come sospesa, tra memoria e nostalgia.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
A partire da Venerdì 6 dicembre (fino al 12 gennaio 2020), gli straordinari ambienti del Castello Svevo di
Cosenza, faranno da cornice alla mostra di Angelo Aligia, Panem. L’evento espositivo, curato da Andrea
Romoli Barberini sarà presentato all’inaugurazione dal giornalista Alessandro Russo.La mostra propone
l’articolata videoinstallazione sul tema del pane, tappa saliente della ricerca più recente di Aligia, artista che
da sempre ha connotato il proprio lavoro di valori antropologici e identitari che rinviano alle culture rurali del
Mezzogiorno, segnatamente quelle della propria terra d’origine, dagli esiti riconducibili nell’alveo di un
recupero del primario calato in una dimensione inedita, come sospesa, tra memoria e nostalgia. La
videoinstallazione Panem celebra miti, riti, antiche divinità, simboli e valori di un tempo, senza rinunciare a
fugaci riferimenti alla realtà, ben più prosaica del presente, che presuppongono lo spreco alimentare e
rinviano alla sostenibilità.
[…] “Il percorso artistico di Angelo Aligia si basa su una riflessione antropologica che tende al recupero e alla
rielaborazione di materiali, utensili, costumi e tradizioni che hanno assunto nel tempo il connotato culturale e
identitario di particolari luoghi. Nato e residente in Calabria, Aligia ha dapprima adottato il legno di olivo,
realizzando una serie di sculture in cui la definizione formale scaturisce da interventi molto misurati che
tendono ad esaltare le seduzioni plastiche espresse dalla natura, rimanendo quindi distante da tentazioni di
rappresentazione mimetica e anzi, prediligendo esiti d’ambito organico. Nel solco del recupero del primario,
Aligia ha poi avviato una prolungata sperimentazione con la pietra calcarea calabrese e, attraverso la
rielaborazione dell’antica tecnica dei muri a secco, ha realizzato una serie di opere di impatto monumentale
e impianto minimalista. Sfere, cubi, tavoli e sedie gigantesche si impongono allo sguardo come enigmatiche
testimonianze di epoche passate di forte suggestione. Evocative di remote ritualità, palesano la centralità dei
concetti di tempo e luogo. Fedele ai contenuti della propria indagine artistica, Aligia ha affrontato anche la
bidimensionalità, utilizzando con valenza pittorica, materiali quali terre, canne e, rielaborati in bronzo e
applicati sui supporti, i frutti e gli alimenti del suo territorio quali cedri, fichi, pane. In queste opere trovano
sovente collocazione e nuova dignità, con monumentali sottolineature dimensionali, anche gli utensili di un
tempo, per il lavoro in casa e nei campi. In breve, l’opera di Angelo Aligia tende a evidenziare e
salvaguardare quei particolari elementi tratti dalla natura o dalla cultura rurale. L’opera, quindi, nella ricercata
semplicità delle forme che esprime, si fa testimonianza viva, unica e irripetibile, di quei valori ancestrali che
l’artista intende sottrarre all’oblio”.
Andrea Romoli Barberini (tratto dal testo in catalogo Angelo Aligia)
Cosenza, faranno da cornice alla mostra di Angelo Aligia, Panem. L’evento espositivo, curato da Andrea
Romoli Barberini sarà presentato all’inaugurazione dal giornalista Alessandro Russo.La mostra propone
l’articolata videoinstallazione sul tema del pane, tappa saliente della ricerca più recente di Aligia, artista che
da sempre ha connotato il proprio lavoro di valori antropologici e identitari che rinviano alle culture rurali del
Mezzogiorno, segnatamente quelle della propria terra d’origine, dagli esiti riconducibili nell’alveo di un
recupero del primario calato in una dimensione inedita, come sospesa, tra memoria e nostalgia. La
videoinstallazione Panem celebra miti, riti, antiche divinità, simboli e valori di un tempo, senza rinunciare a
fugaci riferimenti alla realtà, ben più prosaica del presente, che presuppongono lo spreco alimentare e
rinviano alla sostenibilità.
[…] “Il percorso artistico di Angelo Aligia si basa su una riflessione antropologica che tende al recupero e alla
rielaborazione di materiali, utensili, costumi e tradizioni che hanno assunto nel tempo il connotato culturale e
identitario di particolari luoghi. Nato e residente in Calabria, Aligia ha dapprima adottato il legno di olivo,
realizzando una serie di sculture in cui la definizione formale scaturisce da interventi molto misurati che
tendono ad esaltare le seduzioni plastiche espresse dalla natura, rimanendo quindi distante da tentazioni di
rappresentazione mimetica e anzi, prediligendo esiti d’ambito organico. Nel solco del recupero del primario,
Aligia ha poi avviato una prolungata sperimentazione con la pietra calcarea calabrese e, attraverso la
rielaborazione dell’antica tecnica dei muri a secco, ha realizzato una serie di opere di impatto monumentale
e impianto minimalista. Sfere, cubi, tavoli e sedie gigantesche si impongono allo sguardo come enigmatiche
testimonianze di epoche passate di forte suggestione. Evocative di remote ritualità, palesano la centralità dei
concetti di tempo e luogo. Fedele ai contenuti della propria indagine artistica, Aligia ha affrontato anche la
bidimensionalità, utilizzando con valenza pittorica, materiali quali terre, canne e, rielaborati in bronzo e
applicati sui supporti, i frutti e gli alimenti del suo territorio quali cedri, fichi, pane. In queste opere trovano
sovente collocazione e nuova dignità, con monumentali sottolineature dimensionali, anche gli utensili di un
tempo, per il lavoro in casa e nei campi. In breve, l’opera di Angelo Aligia tende a evidenziare e
salvaguardare quei particolari elementi tratti dalla natura o dalla cultura rurale. L’opera, quindi, nella ricercata
semplicità delle forme che esprime, si fa testimonianza viva, unica e irripetibile, di quei valori ancestrali che
l’artista intende sottrarre all’oblio”.
Andrea Romoli Barberini (tratto dal testo in catalogo Angelo Aligia)
06
dicembre 2019
Angelo Aligia – Panem
Dal 06 dicembre 2019 al 12 gennaio 2020
arte contemporanea
Location
CASTELLO SVEVO DI COSENZA
Cosenza
Cosenza
Orario di apertura
lunedi - sabato 9,30./18,00; domenica 10,00/18,00.
Vernissage
6 Dicembre 2019, h 18
Autore
Curatore