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Angelo Brescianini – Al posto dei pennelli, le pistole
Innesco della pallottola, angolo, distanza di tiro: è questo il rituale accuratamente organizzato che Angelo Brescianini reitera per realizzare le sue opere. Al posto dei pennelli, le pistole: con 44 magnum, fucili e colt, l’artista dosa cariche e distanze, quasi come un alchimista, fino a plasmare le sue iridescenti lastre di acciaio, senza mai lederne la superficie
Comunicato stampa
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Si inaugura venerdì 15 aprile alle ore 18.30 la mostra Al posto dei pennelli, le pistole di Angelo Brescianini presso AICA Andrea Ingenito Contemporary art. La mostra si potrà visitare fino al 14 maggio 2016.
Innesco della pallottola, angolo, distanza di tiro: è questo il rituale accuratamente organizzato che Angelo Brescianini reitera per realizzare le sue opere. Al posto dei pennelli, le pistole: con 44 magnum, fucili e colt, l’artista dosa cariche e distanze, quasi come un alchimista, fino a plasmare le sue iridescenti lastre di acciaio, senza mai lederne la superficie. In mostra si possono ammirare una ventina di sculture in acciaio, alluminio e rame “scolpite” in quel modo unico che contraddistingue il lavoro dell’artista bresciano: con proiettili di armi da fuoco. Le sue realizzazioni di elementi tridimensionali di valenza plastico-pittorica, sono veri e propri quadri-oggetto nei quali la tela viene movimentata e sagomata acquisendo così evidenza plastica e significato scultoreo, spesso in monocromo. Una modalità espressiva che va alla ricerca dei complessi rapporti tra spazio-luce e forma. Brescianini non può però essere considerato un “estroflessore” di superfici come tanti: è l’artista che riesce a fermare il tempo conducendolo in labirinti scanditi dal caso ma non dalla casualità. Egli vuole e ottiene la trasformazione del supporto e abbandona tela e telaio per lastre metalliche. L’artista realizza opere di getto: l’obiettivo è di creare lavori che nascano con una rapidità pari a quella con cui l’idea giunge alla sua mente creativa. “Il concepimento dell’opera d’arte creata dall’istantaneità del gesto, è la sola espressione vera di ciò che vogliamo esprimere in natura”: con queste parole lui stesso spiega il suo lavoro.
angelo brescianini.jpg 1
Frutto di lunghi anni di prove, errori e sperimentazioni, le sue opere dialogano a distanza con le lacerazioni inferte da Lucio Fontana alle sue tele e rappresenta un’evoluzione delle esperienze balistiche di Niki de Saint Phalle che cercava l’istantaneità del gesto, esplodendo i suoi tiri aleatori su sacchetti di colori e supporti preparati in precedenza. Nessuno dei colleghi illustri di Brescianini è stato però capace di racchiudere e far contemporaneamente veicolare la luce in un attimo, con la velocità di una pallottola, e a dare la vera immediatezza di uno stato d’animo catturato da una “bugnatura” sulla superficie metallica che raccoglie la luce creando percorsi inaspettati e sinuosi. Nella fredda lastra l’artista veicola la luce che, intrappolata su una superficie più lucida e levigata, impreziosisce meglio l’effetto finale nella sua essenzialità. Questa nuova tecnica, che fa delle armi – mezzi nati per l’offesa e la difesa – strumenti che danno vita a oggetti d’arte, è considerata ormai da molti critici una vera rivoluzione nel panorama artistico del ventunesimo secolo rendendo Brescianini innovatore del suo tempo e il suo stile unico al mondo.
info mostra
Al posto dei pennelli, le pistole
Angelo Brescianini
Inaugurazione: Venerdì 15 aprile alle ore 18.30
dal 16 aprile al 14 maggio 2016
Orario: dal martedì al sabato, dalle ore 11.00 alle ore 19.00 Chiuso domenica e lunedì.
AICA – Andrea Ingenito Contemporary Art
Info e Contatti: Tel : 081.0490829 | www.ai-ca.com
Innesco della pallottola, angolo, distanza di tiro: è questo il rituale accuratamente organizzato che Angelo Brescianini reitera per realizzare le sue opere. Al posto dei pennelli, le pistole: con 44 magnum, fucili e colt, l’artista dosa cariche e distanze, quasi come un alchimista, fino a plasmare le sue iridescenti lastre di acciaio, senza mai lederne la superficie. In mostra si possono ammirare una ventina di sculture in acciaio, alluminio e rame “scolpite” in quel modo unico che contraddistingue il lavoro dell’artista bresciano: con proiettili di armi da fuoco. Le sue realizzazioni di elementi tridimensionali di valenza plastico-pittorica, sono veri e propri quadri-oggetto nei quali la tela viene movimentata e sagomata acquisendo così evidenza plastica e significato scultoreo, spesso in monocromo. Una modalità espressiva che va alla ricerca dei complessi rapporti tra spazio-luce e forma. Brescianini non può però essere considerato un “estroflessore” di superfici come tanti: è l’artista che riesce a fermare il tempo conducendolo in labirinti scanditi dal caso ma non dalla casualità. Egli vuole e ottiene la trasformazione del supporto e abbandona tela e telaio per lastre metalliche. L’artista realizza opere di getto: l’obiettivo è di creare lavori che nascano con una rapidità pari a quella con cui l’idea giunge alla sua mente creativa. “Il concepimento dell’opera d’arte creata dall’istantaneità del gesto, è la sola espressione vera di ciò che vogliamo esprimere in natura”: con queste parole lui stesso spiega il suo lavoro.
angelo brescianini.jpg 1
Frutto di lunghi anni di prove, errori e sperimentazioni, le sue opere dialogano a distanza con le lacerazioni inferte da Lucio Fontana alle sue tele e rappresenta un’evoluzione delle esperienze balistiche di Niki de Saint Phalle che cercava l’istantaneità del gesto, esplodendo i suoi tiri aleatori su sacchetti di colori e supporti preparati in precedenza. Nessuno dei colleghi illustri di Brescianini è stato però capace di racchiudere e far contemporaneamente veicolare la luce in un attimo, con la velocità di una pallottola, e a dare la vera immediatezza di uno stato d’animo catturato da una “bugnatura” sulla superficie metallica che raccoglie la luce creando percorsi inaspettati e sinuosi. Nella fredda lastra l’artista veicola la luce che, intrappolata su una superficie più lucida e levigata, impreziosisce meglio l’effetto finale nella sua essenzialità. Questa nuova tecnica, che fa delle armi – mezzi nati per l’offesa e la difesa – strumenti che danno vita a oggetti d’arte, è considerata ormai da molti critici una vera rivoluzione nel panorama artistico del ventunesimo secolo rendendo Brescianini innovatore del suo tempo e il suo stile unico al mondo.
info mostra
Al posto dei pennelli, le pistole
Angelo Brescianini
Inaugurazione: Venerdì 15 aprile alle ore 18.30
dal 16 aprile al 14 maggio 2016
Orario: dal martedì al sabato, dalle ore 11.00 alle ore 19.00 Chiuso domenica e lunedì.
AICA – Andrea Ingenito Contemporary Art
Info e Contatti: Tel : 081.0490829 | www.ai-ca.com
15
aprile 2016
Angelo Brescianini – Al posto dei pennelli, le pistole
Dal 15 aprile al 14 maggio 2016
arte contemporanea
Location
AICA – ANDREA INGENITO CONTEMPORARY ART
Napoli, via Cappella Vecchia, 8/a, (Napoli)
Napoli, via Cappella Vecchia, 8/a, (Napoli)
Orario di apertura
dal martedì al sabato, dalle ore 11.00 alle ore 19.00 Chiuso domenica e lunedì
Vernissage
15 Aprile 2016, ore 18.30
Autore