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Angelo Bucarelli – Pieve a colori
Insistendo nelle sue tematiche sull’identità, la comunicazione, lo scritto contrapposto al visuale, il cognito e l’incognito, Bucarelli continua a sperimentare in questi nuovi lavori un mix di fotografia e tridimensionalità
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Museo Civico Diocesano di S. Maria dè Servi - Città della Pieve -
dal 23 Ottobre 2011 al 15 Gennaio 2012
inaugurazione domenica 23 ottobre ore 12 in occasione
delle giornate dello Zafferano
alla presenza del Sindaco Riccardo Manganello
“PIEVE A COLORI”
una mostra di
ANGELO BUCARELLI
Angelo Bucarelli accoglie con l’entusiasmo che gli è solito l’invito di Città della Pieve di
allestire nel difficile e suggestivo spazio di Santa Maria de Servi, impianto romanico con
rifacimenti barocchi molto singolari, una sua personale, omaggio alla Pieve e ai suoi colori, con
nuovi lavori fatti espressamente per il luogo e altri scelti da sue precedenti mostre o istallazioni in
cui trova temi in sintonia.
Con assonanze del tutto personali come sempre indaga in un suo vocabolario immaginifico
che stimola la riflessione. Le sue parole, come boe galleggianti, emergono raccontando umori e
suggestioni ben al di la dei loro significati apparenti e invitano a un lungo viaggio nella memoria
attivando un dialogo intimo con noi stessi. I colori o gli umori della Città trasfigurati attraverso
l’esperienza anche distante di altri territori sono protagonisti e si ritrovano quasi prigionieri in uno
spazio che sembra voler dire molto più dei singoli vocaboli di Bucarelli.
Insistendo nelle sue tematiche sull'identità, la comunicazione, lo scritto contrapposto al
visuale, il cognito e l’incognito, Bucarelli continua a sperimentare in questi nuovi lavori un mix di
fotografia e tridimensionalità. L'effetto è sorprendente e spettacolare, senza mai perdere il gusto
dell’ironico messo al servizio di un contrappunto intellettuale che porta l'osservatore dentro ad un
meccanismo più complesso di quello che aveva creduto accostandovisi. Così le parole si animano
tra giochi barocchi e minimalisti nelle solide cornici di ferro e nei colori delle terre, degli optical
acrilici e delle immagini fotografiche dialogando con l’inquietudine di chi vi si avvicina.
Dalle botole dell’antico pavimento tre prigioni contemporanei cercano con mani argentee
di andare oltre. Sono i "sé", i nuovi lavori, con cui Bucarelli gioca con la spazialità fisica e
intellettuale, un sé da cui si cerca di uscire, ma anche un sé.... capace di destabilizzare il tempo.
Accanto a loro torna "Confine" che con il piombo dei carpentieri Pievesi segna anch' esso un "sé.."
fragile e mobile nel verde brillante della campagna circostante e con il rosso dei mattoni. E' ancora
uno spazio da attraversare il mare spumeggiante blu come un cielo notturno dell’Umbria di Shaa'r,
la Porta della speranza verso un nuovo Io. I bianchi fiori di mandorlo di Mula, gioco tra lingua
e dialetto (in provenienza da Trieste) riflette sulla complessità dell’identità umana e il bisticcio
tra percezione e realtà (ma quale? Se...). In una cornice piovono gocce d’argento e scandiscono il
sottile e inquietante confine tra il tempo e il temporale, tra la meteorologia e il suo scatenarsi; la
luce si scompone in orizzonti sintetici dove solo il contrasto, come in un processo alla Mondrian,
resta a testimoniare l’essere nell’astrarsi dal tempo in cui è.
dal 23 Ottobre 2011 al 15 Gennaio 2012
Museo Civico Diocesano di S. Maria dè Servi - Città della Pieve
Venerdì/sabato/domenica dalle 10 alle 12,30 e dalle 15,30 alle 18
Informazioni: tel. 0578.299375 065815223
Organizzazione: Maddalena Santeroni
Angelo Bucarelli
Eclettico e versatile, Angelo Bucarelli è entrato nel mondo artistico romano degli inizi degli
anni Settanta, dividendosi tra pittura, scultura, fotografia e cinema, lavorando, fra l’altro, anche
come assistente di Claude Lelouche e di Federico Fellini. Nel 1978 ha avuto la sua prima personale
a Roma alla Galleria Pan di Carola Barbato. In seguito, ha sperimentato altre forme di espressione
artistica, come la grafica, realizzando numerose pubblicazioni, fra cataloghi d’arte e libri illustrati.
Celebre fu il libro gonfiabile di plastica ideato con Roberto D’Agostino. Nel 1983 si è trasferito a
New York, dove è entrato in contatto con l’ambiente culturale newyorkese e ha lavorato affianco a
importanti artisti come Richard Poussete Dart, Arman, Arnaldo Pomodoro, Beverly Peppers o Larry
Rivers. Inoltre, nella città americana ha svolto la sua attività sia come art director di Artforum
International, la prestigiosa rivista newyorkese, sia come curatore di diversi progetti, mostre ed
allestimenti. Nel 1989 è ritornato a Roma dove, da allora, vive nella sua casa-studio-laboratorio a
Trastevere, dividendo la sua passione per la scultura con le attività di stimato e apprezzato curatore
di mostre, eventi e progetti culturali internazionali. Negli ultimi anni ha intensificato il lavoro di
scultura concettuale, lavorando materiali come il ferro, il bronzo, il rame e l’alluminio, realizzando
sculture che giocano sull’identità e la forza evocatrice della parola. Dope le mostre del 1978 un
lungo periodo come curatore, organizzatore e designer, ritrova nel 2006 la scultura. Nel 2007 é al
Mart di Rovereto, a Milano alla My Own Gallery, a Capri alla Conchiglia. Nel 2009, è
in “Unconditional Love” alla 53a Biennale di Venezia, ed è stato invitato alla 4° Biennale di Arte di
Baku in Azerbaijan. Nel 2010 con Corrado Anticoli: Nomi e Cognomi al Museo di Arte Moderna di
Anticoli Corrado. Maggio 2011 a Trieste con la Mostra : Trieste Scontrosa Grazia – esposizione
insignita della Medaglia del Presidente della Repubblica. Settembre 2011, a Roma al Museo
Centrale Montemartini, Cities of New York.
Santa Maria dei Servi,
Insieme a Santa Lucia, San Francesco, Sant’Agostino, è il più importante degli insediamenti
monastici che si attestano nell’allora Castel della Pieve intorno alla metà del sec. XIII o poco dopo.
I Servi di Maria trovano collocazione fuori Porta Romana tra gli anni 1260 – 1270. L’importante
storia dell’Ordine servita a Città della Pieve è attestata anche dalla straordinaria vicenda artistica
che si incentra soprattutto tra il sec. XVI e il sec. XVIII, tra Rinascimento e Barocco. Il percorso
museale ruota intorno all’opera più significativa e sorprendente della vecchiaia di Pietro Perugino,
la “Deposizione dalla Croce”. L’interno della Chiesa è stato completamente modificato nel primo
ventennio del ‘700 e costituisce il più bell’esempio barocco di Città della Pieve. Significativi sono i
resti dell’edificio trecentesco, come le splendide crociere gotiche del coro, della sagrestia e del coro
inferiore. Un intervento di restauro ha recuperato l’aula liturgica, gli stucchi, gli intonaci, riportando
le colorazioni originarie, e le opere pittoriche degli altari.
Dalla chiesa attraverso un percorso si arriva ai restaurati vani sottostanti dove sono esposte le tele di
proprietà ecclesiastica. Le opere documentano la pittura a Città della Pieve tra la seconda metà del
sec. XVI e i primi del sec. XVII. Periodo questo particolarmente importante in quanto la città
diventava un vero e proprio centro artistico nel lasso di tempo che va dall’insediamento della
famiglia dei della Corgna (1550) all’elevazione a Città e a sede di Diocesi (1600).
Straordinarie sono le testimonianze artistiche di questa nuova esposizione. Nel 1564 arrivava in
Città, trovandovi stabile dimora, il pittore toscano Nicolò Circignani detto “Il Pomarancio”, dal
quale nasceva intorno al 1568 il non meno famoso Antonio, che lascerà numerose opere nella suo
luogo natale. Inoltre, andrà citata la presenza di un altro importante pittore toscano, Salvio Savini.
Da Orvieto approdava a Città della Pieve nel 1578 il pittore Cesare Nebbia. Nel 1581,
dall’orvietano Ferdinando Sermei nasceva Cesare, pittore noto soprattutto ad Assisi. Si segnala
infine la presenza del pittore perugino Alessandro Brunelli, notevole artista riscoperto
recentemente. I dipinti sono disposti secondo una sequenza tematica incentrata sulla Vita di Cristo,
in particolare sull’episodio della Crocifissione e sui dogmi di Maria.
Ufficio stampa :
Maddalena Santeroni, Chiara Bauco tel. 06 5815223 392 6323491
maddalenasanteroni@hotmail.com info@angelobucarelli.com
www.angelobucarelli.com
dal 23 Ottobre 2011 al 15 Gennaio 2012
inaugurazione domenica 23 ottobre ore 12 in occasione
delle giornate dello Zafferano
alla presenza del Sindaco Riccardo Manganello
“PIEVE A COLORI”
una mostra di
ANGELO BUCARELLI
Angelo Bucarelli accoglie con l’entusiasmo che gli è solito l’invito di Città della Pieve di
allestire nel difficile e suggestivo spazio di Santa Maria de Servi, impianto romanico con
rifacimenti barocchi molto singolari, una sua personale, omaggio alla Pieve e ai suoi colori, con
nuovi lavori fatti espressamente per il luogo e altri scelti da sue precedenti mostre o istallazioni in
cui trova temi in sintonia.
Con assonanze del tutto personali come sempre indaga in un suo vocabolario immaginifico
che stimola la riflessione. Le sue parole, come boe galleggianti, emergono raccontando umori e
suggestioni ben al di la dei loro significati apparenti e invitano a un lungo viaggio nella memoria
attivando un dialogo intimo con noi stessi. I colori o gli umori della Città trasfigurati attraverso
l’esperienza anche distante di altri territori sono protagonisti e si ritrovano quasi prigionieri in uno
spazio che sembra voler dire molto più dei singoli vocaboli di Bucarelli.
Insistendo nelle sue tematiche sull'identità, la comunicazione, lo scritto contrapposto al
visuale, il cognito e l’incognito, Bucarelli continua a sperimentare in questi nuovi lavori un mix di
fotografia e tridimensionalità. L'effetto è sorprendente e spettacolare, senza mai perdere il gusto
dell’ironico messo al servizio di un contrappunto intellettuale che porta l'osservatore dentro ad un
meccanismo più complesso di quello che aveva creduto accostandovisi. Così le parole si animano
tra giochi barocchi e minimalisti nelle solide cornici di ferro e nei colori delle terre, degli optical
acrilici e delle immagini fotografiche dialogando con l’inquietudine di chi vi si avvicina.
Dalle botole dell’antico pavimento tre prigioni contemporanei cercano con mani argentee
di andare oltre. Sono i "sé", i nuovi lavori, con cui Bucarelli gioca con la spazialità fisica e
intellettuale, un sé da cui si cerca di uscire, ma anche un sé.... capace di destabilizzare il tempo.
Accanto a loro torna "Confine" che con il piombo dei carpentieri Pievesi segna anch' esso un "sé.."
fragile e mobile nel verde brillante della campagna circostante e con il rosso dei mattoni. E' ancora
uno spazio da attraversare il mare spumeggiante blu come un cielo notturno dell’Umbria di Shaa'r,
la Porta della speranza verso un nuovo Io. I bianchi fiori di mandorlo di Mula, gioco tra lingua
e dialetto (in provenienza da Trieste) riflette sulla complessità dell’identità umana e il bisticcio
tra percezione e realtà (ma quale? Se...). In una cornice piovono gocce d’argento e scandiscono il
sottile e inquietante confine tra il tempo e il temporale, tra la meteorologia e il suo scatenarsi; la
luce si scompone in orizzonti sintetici dove solo il contrasto, come in un processo alla Mondrian,
resta a testimoniare l’essere nell’astrarsi dal tempo in cui è.
dal 23 Ottobre 2011 al 15 Gennaio 2012
Museo Civico Diocesano di S. Maria dè Servi - Città della Pieve
Venerdì/sabato/domenica dalle 10 alle 12,30 e dalle 15,30 alle 18
Informazioni: tel. 0578.299375 065815223
Organizzazione: Maddalena Santeroni
Angelo Bucarelli
Eclettico e versatile, Angelo Bucarelli è entrato nel mondo artistico romano degli inizi degli
anni Settanta, dividendosi tra pittura, scultura, fotografia e cinema, lavorando, fra l’altro, anche
come assistente di Claude Lelouche e di Federico Fellini. Nel 1978 ha avuto la sua prima personale
a Roma alla Galleria Pan di Carola Barbato. In seguito, ha sperimentato altre forme di espressione
artistica, come la grafica, realizzando numerose pubblicazioni, fra cataloghi d’arte e libri illustrati.
Celebre fu il libro gonfiabile di plastica ideato con Roberto D’Agostino. Nel 1983 si è trasferito a
New York, dove è entrato in contatto con l’ambiente culturale newyorkese e ha lavorato affianco a
importanti artisti come Richard Poussete Dart, Arman, Arnaldo Pomodoro, Beverly Peppers o Larry
Rivers. Inoltre, nella città americana ha svolto la sua attività sia come art director di Artforum
International, la prestigiosa rivista newyorkese, sia come curatore di diversi progetti, mostre ed
allestimenti. Nel 1989 è ritornato a Roma dove, da allora, vive nella sua casa-studio-laboratorio a
Trastevere, dividendo la sua passione per la scultura con le attività di stimato e apprezzato curatore
di mostre, eventi e progetti culturali internazionali. Negli ultimi anni ha intensificato il lavoro di
scultura concettuale, lavorando materiali come il ferro, il bronzo, il rame e l’alluminio, realizzando
sculture che giocano sull’identità e la forza evocatrice della parola. Dope le mostre del 1978 un
lungo periodo come curatore, organizzatore e designer, ritrova nel 2006 la scultura. Nel 2007 é al
Mart di Rovereto, a Milano alla My Own Gallery, a Capri alla Conchiglia. Nel 2009, è
in “Unconditional Love” alla 53a Biennale di Venezia, ed è stato invitato alla 4° Biennale di Arte di
Baku in Azerbaijan. Nel 2010 con Corrado Anticoli: Nomi e Cognomi al Museo di Arte Moderna di
Anticoli Corrado. Maggio 2011 a Trieste con la Mostra : Trieste Scontrosa Grazia – esposizione
insignita della Medaglia del Presidente della Repubblica. Settembre 2011, a Roma al Museo
Centrale Montemartini, Cities of New York.
Santa Maria dei Servi,
Insieme a Santa Lucia, San Francesco, Sant’Agostino, è il più importante degli insediamenti
monastici che si attestano nell’allora Castel della Pieve intorno alla metà del sec. XIII o poco dopo.
I Servi di Maria trovano collocazione fuori Porta Romana tra gli anni 1260 – 1270. L’importante
storia dell’Ordine servita a Città della Pieve è attestata anche dalla straordinaria vicenda artistica
che si incentra soprattutto tra il sec. XVI e il sec. XVIII, tra Rinascimento e Barocco. Il percorso
museale ruota intorno all’opera più significativa e sorprendente della vecchiaia di Pietro Perugino,
la “Deposizione dalla Croce”. L’interno della Chiesa è stato completamente modificato nel primo
ventennio del ‘700 e costituisce il più bell’esempio barocco di Città della Pieve. Significativi sono i
resti dell’edificio trecentesco, come le splendide crociere gotiche del coro, della sagrestia e del coro
inferiore. Un intervento di restauro ha recuperato l’aula liturgica, gli stucchi, gli intonaci, riportando
le colorazioni originarie, e le opere pittoriche degli altari.
Dalla chiesa attraverso un percorso si arriva ai restaurati vani sottostanti dove sono esposte le tele di
proprietà ecclesiastica. Le opere documentano la pittura a Città della Pieve tra la seconda metà del
sec. XVI e i primi del sec. XVII. Periodo questo particolarmente importante in quanto la città
diventava un vero e proprio centro artistico nel lasso di tempo che va dall’insediamento della
famiglia dei della Corgna (1550) all’elevazione a Città e a sede di Diocesi (1600).
Straordinarie sono le testimonianze artistiche di questa nuova esposizione. Nel 1564 arrivava in
Città, trovandovi stabile dimora, il pittore toscano Nicolò Circignani detto “Il Pomarancio”, dal
quale nasceva intorno al 1568 il non meno famoso Antonio, che lascerà numerose opere nella suo
luogo natale. Inoltre, andrà citata la presenza di un altro importante pittore toscano, Salvio Savini.
Da Orvieto approdava a Città della Pieve nel 1578 il pittore Cesare Nebbia. Nel 1581,
dall’orvietano Ferdinando Sermei nasceva Cesare, pittore noto soprattutto ad Assisi. Si segnala
infine la presenza del pittore perugino Alessandro Brunelli, notevole artista riscoperto
recentemente. I dipinti sono disposti secondo una sequenza tematica incentrata sulla Vita di Cristo,
in particolare sull’episodio della Crocifissione e sui dogmi di Maria.
Ufficio stampa :
Maddalena Santeroni, Chiara Bauco tel. 06 5815223 392 6323491
maddalenasanteroni@hotmail.com info@angelobucarelli.com
www.angelobucarelli.com
23
ottobre 2011
Angelo Bucarelli – Pieve a colori
Dal 23 ottobre 2011 al 15 gennaio 2012
arte contemporanea
Location
MUSEO CIVICO DIOCESANO DI SANTA MARIA DEI SERVI
Città Della Pieve, Via Beato Giacomo Villa, (Perugia)
Città Della Pieve, Via Beato Giacomo Villa, (Perugia)
Orario di apertura
Venerdì/sabato/domenica dalle 10 alle 12,30 e dalle 15,30 alle 18
Vernissage
23 Ottobre 2011, h 12
Sito web
www.angelobucarelli.com
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