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Angelo Celsi – Via Vitae
La Via Crucis (Via Vitae) è il tema approfondito dal pittore Angelo Celsi, artista bergamasco di rilievo internazionale: oltre alle canoniche quattordici stazioni ha dipinto la quindicesima. Secondo la tradizione cristiana il fedele rivive i momenti salienti della passione di Cristo seguendo lo svolgimento narrativo della Via Crucis; il ciclo non si completa con la sepoltura di Cristo ma con la Resurrezione, perciò Via Vitae
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Via Vitae, mostra realizzata dalla Fondazione Credito Bergamasco, con opere di Angelo Celsi.
L’imponente Via Crucis, divisa in quattordici stazioni (oltre una Resurrezione finale), sta percorrendo – tra la primavera e l’autunno
2012 – il territorio della Provincia di Bergamo, quale mostra “itinerante”.
Dopo Romano di Lombardia e Bergamo, la Via Crucis approda a Clusone presso l’Oratorio dei Disciplini; proseguirà poi a Schilpario e
Sotto il Monte Giovanni XXIII.
Presentate altre iniziative culturali della Fondazione Credito Bergamasco per l’estate a Clusone. La Via Crucis (Via Vitae) è il tema approfondito dal pittore Angelo Celsi,
artista bergamasco di rilievo internazionale: oltre alle canoniche quattordici stazioni ha dipinto la quindicesima. Secondo la tradizione cristiana il fedele rivive i momenti salienti della passione di Cristo seguendo lo svolgimento narrativo della Via Crucis; il ciclo non si completa con la sepoltura di Cristo
ma con la Resurrezione, perciò Via Vitae.
Dopo il grande successo riscosso presso il Museo d’Arte e Cultura Sacra di Romano di Lombardia (30 marzo – 1° maggio) ed il Centro Culturale San
Bartolomeo di Bergamo (5 – 20 maggio) – complessivamente oltre 3500 visitatori - la terza tappa si terrà presso l’Oratorio dei Disciplini a Clusone (9 – 30 giugno); nello stesso periodo il pubblico potrà ammirare presso il
Museo della Basilica la mostra “Paesaggi di Lombardia”, sempre curata dalla Fondazione Credito Bergamasco; la rassegna comprende una trentina
di opere recenti della produzione paesaggistica di Angelo Celsi.
Contestualmente all’inaugurazione di “Via Vitae” si terrà la presentazione ufficiale delle esposizioni che la Fondazione Credito Bergamasco ha organizzato a Clusone dal 1° al 26 agosto 2012:
“Genesi” – Opere di Mario Paschetta – Oratorio dei Disciplini “Forma e colore” – Mostra collettiva – Museo della Basilica
“Nel mese di agosto i cittadini di Clusone e i turisti – evidenzia Angelo Piazzoli Segretario Generale del Credito Bergamasco e della sua
Fondazione – potranno pertanto visitare nella suggestiva collocazione dell’Oratorio dei Disciplini, la mostra di Mario Paschetta dedicata al Primo libro della Genesi; si tratta della riedizione dell’esposizione che lo scorso
anno ha avuto grande successo di pubblico (itinerante a Romano di Lombardia presso MACS, a Bergamo presso i Padri Domenicani, ad Alzano
Lombardo e a Lodi presso il Centro espositivo BPL)”. “Inoltre, presso il Museo della Basilica, “Forma e Colore” raduna opere di importanti artisti bergamaschi contemporanei quali Zaccaria Cremaschi, Fabio Agliardi, Francesco Betti, Andrea Mosè Donadoni, Maurizio Gavazzi, Delia Gritti; di rilievo la partecipazione straordinaria di Ugo Riva che espone la pregevole opera “ Madre Madre Madre” (2005)”. “Sono eventi – conclude il Segretario Generale – con i quali la Fondazione
Credito Bergamasco intende manifestare la vicinanza al territorio della Valle
fornendo un supporto culturale nel cuore della stagione turistica”.
Bergamo, 6 giugno 2012
Clusone (Bg) Oratorio dei Disciplini - Museo della Basilica 9 – 30 giugno 2012
Sabato, domenica e festivi:
dalle ore 9.30 alle ore 12.30
dalle ore 15.00 alle ore 19.00
Feriali: dalle ore 15.00 alle ore 19.00
DICHIARAZIONI DEI CURATORI
“Tra la risalente produzione figurativa e la recente svolta naturalistica – spiega Angelo Piazzoli – spunta carsicamente, nell’opera di Angelo Celsi, la tematica religiosa. Questa si è manifestata in numerosi “dipinti a tema”
(principalmente “natività”, “deposizioni”, “resurrezioni”), in alcuni affreschi e,
più compiutamente, in opere organiche - quali le Via Crucis collocate nella Chiesa di San Gregorio in Sovere (1988) e nella Chiesa dei Santi Pietro e
Paolo a Crana, in Canton Ticino (1992) - realizzate nel “periodo realista” durante il quale l’arte di Celsi appare molto contrastata sul piano espressivo e decisamente materica”.
“Dopo gli esiti felici della mostra che abbiamo organizzato con lui e per lui all’Accademia Tadini di Lovere – nella quale è stata consacrata, con
risultati lusinghieri, la nuova fase della sua vicenda artistica, caratterizzata dall’affinamento della tecnica della “dissolvenza” – mi è parso naturale – prosegue il Segretario Generale di Creberg – lanciare al Maestro la sfida di
realizzare una Via Crucis, moderna e innovativa, innestata nel nuovo corso e caratterizzata da alcuni precisi elementi qualificanti: grandi dimensioni delle opere, limitato utilizzo di elementi figurativi espliciti (non più di un
particolare scenico per dipinto), ampio ricorso alla tecnica della dissolvenza (al fine di sfumare i tratti materici e figurativi mediante velature), deciso ricorso al colore (di norma, con una tonalità prevalente per ciascun dipinto)
quale strumento per unificare nel cromatismo il drammatico percorso della Croce”.
Angelo Piazzoli spiega poi uno degli aspetti di novità dell’esposizione: “Da ultimo, dopo un approfondito confronto teoretico e teologico con monsignor Tironi, abbiamo aggiunto una complicazione ulteriore; a percorso ultimato –
quando Celsi pensava di avere terminato l’opera e si sentiva ormai sereno ed appagato – abbiamo chiesto all’artista di rappresentare adeguatamente
la Resurrezione, quale compimento della vicenda. Volevamo che Celsi rappresentasse la Via Crucis, nell’accezione di Via Vitae. Il percorso non
termina sulla croce, non si conclude nel sepolcro. Vince la vita: “Regnat Vivus”.”
“Il tema della Via Crucis – evidenzia monsignor Tironi – ha provocato da sempre gli artisti per una creazione mai esaurita. Angelo Celsi ha raccolto la sfida, offrendo in una visione moderna e dinamica, prima i quattordici dipinti che rispondono alle rispettive “stazioni” della “via della croce” e, in seguito, quello per la Risurrezione di Cristo, a conclusione dell’unico
percorso, la Via Vitæ. L’artista ci ricorda che nella contemplazione della passione non ci si può fermare alla morte, ma si deve guardare al di là,
all’oltre di cui i Vangeli ci parlano, alla Risurrezione. Il pittore interpreta così, a suo modo, l’autentica conclusione di questo pio esercizio medievale come la Via Crucis”.
La pittura di Angelo Celsi si fa capire. Tutte e quindici le stazioni sono di grande formato, parlano una lingua chiara e leggibile. Hanno alla base un progetto figurativo, successivamente reso meno definito. La verità non appare chiara a prima vista, necessita di essere cercata.
“La sua - prosegue il Presidente del MACS - è una pittura ricca di colori che, sfumando i contorni della realtà, creano atmosfere evocative e, stesi
in trasparenza, sono come un avvio alla lettura e un invito all’entrar dentro la vicenda descritta.”
“È troppo poco limitarsi a guardare le opere dell’artista bergamasco” precisa monsignor Tironi. “Occorre fermarsi a contemplare, lasciarsi
coinvolgere, “aprire” le trasparenze, “vivere” le dissolvenze e parteciparvi. L’arte infatti non può forzare nessuno ma può incoraggiare, sottovoce, ad
una vita autentica, capace cioè di creare verità e bellezza. Quando l’arte è inserita nel territorio e nel contesto in cui l’artista vive, si fa espressione di vita piena di senso. Celsi riesce così a proporrepoeticamente la Via
Crucis. Via Vitæ di Cristo senza esibizioni ma solo suggerendo riflessioni appena iniziate e pensieri avviati che aspettano d’essere completati”. “Siamo particolarmente orgogliosi – specifica Angelo Piazzoli – di questa particolare modalità con la quale la nostra Fondazione produce taluni eventi d’arte, finalizzandoli all’approfondimento di tematiche rilevanti e rendendoli itineranti sul territorio in collaborazione con preminenti istituzioni locali, con le quali la Fondazione storicamente collabora; questa attività “in loco” affianca, come noto, le iniziative espositive promosse direttamente presso il Palazzo storico di Creberg (anche a presentazione dei grandi restauri finanziati) ed al sostegno assicurato agli eventi realizzati direttamente dalle formazioni sociali sui territori”.
“Dopo il grande successo della mostra dedicata a Genesi (opere di Mario Paschetta) – che abbiamo prodotto nel 2010/2011 (esponendola a
Bergamo, Romano di Lombardia, Alzano Lombardo e Lodi) e che ad agosto 2012 porteremo a Clusone presso il Museo della Basilica – siamo veramente lieti che Via Vitae abbia riscosso tanta attenzione al punto di essere itinerante per buona parte dell’anno ed in cinque location di grande
suggestione, in periodi particolarmente importanti per le singole Comunità che ci ospitano (Romano di Lombardia presso il MACS durante Quaresima
e periodo pasquale, Bergamo presso i Padri Domenicani a maggio, Clusone presso Museo della Basilica/Oratorio dei Disciplini a giugno in
contiguità con le festività patronali, Schilpario/Valle di Scalve nel periodo
estivo, Sotto il Monte Giovanni XXIII nell’occasione delle celebrazioni
ottobrine per le ricorrenze inerenti il Concilio Vaticano II).”
“La significativa attività in campo artistico/culturale – conclude il Segretario
Generale – non è andata (e non andrà in futuro) a discapito degli altri ambiti della operatività “sociale” di Banca e Fondazione – quali il sostegno alle formazioni sociali operanti sul territorio, la ricerca medico/scientifica, la
solidarietà – interventi che abbiamo ulteriormente rafforzato per cercare di sopperire agli effetti negativi che la congiuntura economica produce in tali settori”.
L’imponente Via Crucis, divisa in quattordici stazioni (oltre una Resurrezione finale), sta percorrendo – tra la primavera e l’autunno
2012 – il territorio della Provincia di Bergamo, quale mostra “itinerante”.
Dopo Romano di Lombardia e Bergamo, la Via Crucis approda a Clusone presso l’Oratorio dei Disciplini; proseguirà poi a Schilpario e
Sotto il Monte Giovanni XXIII.
Presentate altre iniziative culturali della Fondazione Credito Bergamasco per l’estate a Clusone. La Via Crucis (Via Vitae) è il tema approfondito dal pittore Angelo Celsi,
artista bergamasco di rilievo internazionale: oltre alle canoniche quattordici stazioni ha dipinto la quindicesima. Secondo la tradizione cristiana il fedele rivive i momenti salienti della passione di Cristo seguendo lo svolgimento narrativo della Via Crucis; il ciclo non si completa con la sepoltura di Cristo
ma con la Resurrezione, perciò Via Vitae.
Dopo il grande successo riscosso presso il Museo d’Arte e Cultura Sacra di Romano di Lombardia (30 marzo – 1° maggio) ed il Centro Culturale San
Bartolomeo di Bergamo (5 – 20 maggio) – complessivamente oltre 3500 visitatori - la terza tappa si terrà presso l’Oratorio dei Disciplini a Clusone (9 – 30 giugno); nello stesso periodo il pubblico potrà ammirare presso il
Museo della Basilica la mostra “Paesaggi di Lombardia”, sempre curata dalla Fondazione Credito Bergamasco; la rassegna comprende una trentina
di opere recenti della produzione paesaggistica di Angelo Celsi.
Contestualmente all’inaugurazione di “Via Vitae” si terrà la presentazione ufficiale delle esposizioni che la Fondazione Credito Bergamasco ha organizzato a Clusone dal 1° al 26 agosto 2012:
“Genesi” – Opere di Mario Paschetta – Oratorio dei Disciplini “Forma e colore” – Mostra collettiva – Museo della Basilica
“Nel mese di agosto i cittadini di Clusone e i turisti – evidenzia Angelo Piazzoli Segretario Generale del Credito Bergamasco e della sua
Fondazione – potranno pertanto visitare nella suggestiva collocazione dell’Oratorio dei Disciplini, la mostra di Mario Paschetta dedicata al Primo libro della Genesi; si tratta della riedizione dell’esposizione che lo scorso
anno ha avuto grande successo di pubblico (itinerante a Romano di Lombardia presso MACS, a Bergamo presso i Padri Domenicani, ad Alzano
Lombardo e a Lodi presso il Centro espositivo BPL)”. “Inoltre, presso il Museo della Basilica, “Forma e Colore” raduna opere di importanti artisti bergamaschi contemporanei quali Zaccaria Cremaschi, Fabio Agliardi, Francesco Betti, Andrea Mosè Donadoni, Maurizio Gavazzi, Delia Gritti; di rilievo la partecipazione straordinaria di Ugo Riva che espone la pregevole opera “ Madre Madre Madre” (2005)”. “Sono eventi – conclude il Segretario Generale – con i quali la Fondazione
Credito Bergamasco intende manifestare la vicinanza al territorio della Valle
fornendo un supporto culturale nel cuore della stagione turistica”.
Bergamo, 6 giugno 2012
Clusone (Bg) Oratorio dei Disciplini - Museo della Basilica 9 – 30 giugno 2012
Sabato, domenica e festivi:
dalle ore 9.30 alle ore 12.30
dalle ore 15.00 alle ore 19.00
Feriali: dalle ore 15.00 alle ore 19.00
DICHIARAZIONI DEI CURATORI
“Tra la risalente produzione figurativa e la recente svolta naturalistica – spiega Angelo Piazzoli – spunta carsicamente, nell’opera di Angelo Celsi, la tematica religiosa. Questa si è manifestata in numerosi “dipinti a tema”
(principalmente “natività”, “deposizioni”, “resurrezioni”), in alcuni affreschi e,
più compiutamente, in opere organiche - quali le Via Crucis collocate nella Chiesa di San Gregorio in Sovere (1988) e nella Chiesa dei Santi Pietro e
Paolo a Crana, in Canton Ticino (1992) - realizzate nel “periodo realista” durante il quale l’arte di Celsi appare molto contrastata sul piano espressivo e decisamente materica”.
“Dopo gli esiti felici della mostra che abbiamo organizzato con lui e per lui all’Accademia Tadini di Lovere – nella quale è stata consacrata, con
risultati lusinghieri, la nuova fase della sua vicenda artistica, caratterizzata dall’affinamento della tecnica della “dissolvenza” – mi è parso naturale – prosegue il Segretario Generale di Creberg – lanciare al Maestro la sfida di
realizzare una Via Crucis, moderna e innovativa, innestata nel nuovo corso e caratterizzata da alcuni precisi elementi qualificanti: grandi dimensioni delle opere, limitato utilizzo di elementi figurativi espliciti (non più di un
particolare scenico per dipinto), ampio ricorso alla tecnica della dissolvenza (al fine di sfumare i tratti materici e figurativi mediante velature), deciso ricorso al colore (di norma, con una tonalità prevalente per ciascun dipinto)
quale strumento per unificare nel cromatismo il drammatico percorso della Croce”.
Angelo Piazzoli spiega poi uno degli aspetti di novità dell’esposizione: “Da ultimo, dopo un approfondito confronto teoretico e teologico con monsignor Tironi, abbiamo aggiunto una complicazione ulteriore; a percorso ultimato –
quando Celsi pensava di avere terminato l’opera e si sentiva ormai sereno ed appagato – abbiamo chiesto all’artista di rappresentare adeguatamente
la Resurrezione, quale compimento della vicenda. Volevamo che Celsi rappresentasse la Via Crucis, nell’accezione di Via Vitae. Il percorso non
termina sulla croce, non si conclude nel sepolcro. Vince la vita: “Regnat Vivus”.”
“Il tema della Via Crucis – evidenzia monsignor Tironi – ha provocato da sempre gli artisti per una creazione mai esaurita. Angelo Celsi ha raccolto la sfida, offrendo in una visione moderna e dinamica, prima i quattordici dipinti che rispondono alle rispettive “stazioni” della “via della croce” e, in seguito, quello per la Risurrezione di Cristo, a conclusione dell’unico
percorso, la Via Vitæ. L’artista ci ricorda che nella contemplazione della passione non ci si può fermare alla morte, ma si deve guardare al di là,
all’oltre di cui i Vangeli ci parlano, alla Risurrezione. Il pittore interpreta così, a suo modo, l’autentica conclusione di questo pio esercizio medievale come la Via Crucis”.
La pittura di Angelo Celsi si fa capire. Tutte e quindici le stazioni sono di grande formato, parlano una lingua chiara e leggibile. Hanno alla base un progetto figurativo, successivamente reso meno definito. La verità non appare chiara a prima vista, necessita di essere cercata.
“La sua - prosegue il Presidente del MACS - è una pittura ricca di colori che, sfumando i contorni della realtà, creano atmosfere evocative e, stesi
in trasparenza, sono come un avvio alla lettura e un invito all’entrar dentro la vicenda descritta.”
“È troppo poco limitarsi a guardare le opere dell’artista bergamasco” precisa monsignor Tironi. “Occorre fermarsi a contemplare, lasciarsi
coinvolgere, “aprire” le trasparenze, “vivere” le dissolvenze e parteciparvi. L’arte infatti non può forzare nessuno ma può incoraggiare, sottovoce, ad
una vita autentica, capace cioè di creare verità e bellezza. Quando l’arte è inserita nel territorio e nel contesto in cui l’artista vive, si fa espressione di vita piena di senso. Celsi riesce così a proporrepoeticamente la Via
Crucis. Via Vitæ di Cristo senza esibizioni ma solo suggerendo riflessioni appena iniziate e pensieri avviati che aspettano d’essere completati”. “Siamo particolarmente orgogliosi – specifica Angelo Piazzoli – di questa particolare modalità con la quale la nostra Fondazione produce taluni eventi d’arte, finalizzandoli all’approfondimento di tematiche rilevanti e rendendoli itineranti sul territorio in collaborazione con preminenti istituzioni locali, con le quali la Fondazione storicamente collabora; questa attività “in loco” affianca, come noto, le iniziative espositive promosse direttamente presso il Palazzo storico di Creberg (anche a presentazione dei grandi restauri finanziati) ed al sostegno assicurato agli eventi realizzati direttamente dalle formazioni sociali sui territori”.
“Dopo il grande successo della mostra dedicata a Genesi (opere di Mario Paschetta) – che abbiamo prodotto nel 2010/2011 (esponendola a
Bergamo, Romano di Lombardia, Alzano Lombardo e Lodi) e che ad agosto 2012 porteremo a Clusone presso il Museo della Basilica – siamo veramente lieti che Via Vitae abbia riscosso tanta attenzione al punto di essere itinerante per buona parte dell’anno ed in cinque location di grande
suggestione, in periodi particolarmente importanti per le singole Comunità che ci ospitano (Romano di Lombardia presso il MACS durante Quaresima
e periodo pasquale, Bergamo presso i Padri Domenicani a maggio, Clusone presso Museo della Basilica/Oratorio dei Disciplini a giugno in
contiguità con le festività patronali, Schilpario/Valle di Scalve nel periodo
estivo, Sotto il Monte Giovanni XXIII nell’occasione delle celebrazioni
ottobrine per le ricorrenze inerenti il Concilio Vaticano II).”
“La significativa attività in campo artistico/culturale – conclude il Segretario
Generale – non è andata (e non andrà in futuro) a discapito degli altri ambiti della operatività “sociale” di Banca e Fondazione – quali il sostegno alle formazioni sociali operanti sul territorio, la ricerca medico/scientifica, la
solidarietà – interventi che abbiamo ulteriormente rafforzato per cercare di sopperire agli effetti negativi che la congiuntura economica produce in tali settori”.
09
giugno 2012
Angelo Celsi – Via Vitae
Dal 09 al 30 giugno 2012
arte contemporanea
Location
ORATORIO DEI DISCIPLINI
Clusone, Vicolo San Bernardino, (Bergamo)
Clusone, Vicolo San Bernardino, (Bergamo)
Orario di apertura
Sabato, domenica e festivi: dalle ore 9.30 alle ore 12.30
dalle ore 15.00 alle ore 19. Feriali: dalle ore 15.00 alle ore 19
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