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Angelo Cesselon – Il manifesto cinematografico d’autore (1945/1975)
In mostra 50 dipinti originali di Angelo Cesselon considerato il più importante ritrattista del cinema internazionale. Indimenticabili i suoi volti femminili: dalla conturbante Marilyn alla sensuale Gardner; dalla vivace Lollobrigida, all’enigmatica Bosè.
Comunicato stampa
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Angelo Cesselon.
Il manifesto cinematografico d’autore (1945/1975)
Inaugurazione mostra.
Dipinti originali di manifesti del cinema di Angelo Cesselon: il più importante ritrattista del cinema italiano. Tra le figure indimenticabili esposte nella mostra l’immagine di Marilyn Monroe nel film La tua Bocca Brucia, la sensuale Ava Gardner nel Bacio di Venere, la vivace e ammiccante Gina Lollobrigida in Anna di Brooklyn, l’enigmatica Lucia Bosè in uno dei primi film di Antonioni: La signora senza camelie, l’intenso personaggio di Eduardo de Filippo in Napoletani a Milano, l’ineffabile Alberto Sordi in Gastone, il volto segnato di Paul Newman in Furia Selvaggia.
Saranno presenti la dott.ssa Alessandra Cesselon (responsabile e curatrice dell’Archivio Cesselon) Condurrà Andrea Marcheselli
Orari mostra (Apertura solo nei week end)
domenica 15 febbraio: 10/12.30 - 15/19
sabato 21 febbraio e domenica 22 febbraio: 10/12.30 - 15/19
sabato 28 febbraio e domenica 1 marzo: 10/12.30 - 15/19
Il linguaggio di Cesselon (1922 - 1992), rappresenta un momento di grande originalità nel panorama dell’arte italiana del novecento. I bozzetti per manifesti di cinema realizzati dal 1945 al 1975, rivelano la nascita di un artista fuori del comune che ha dato origine allo stile di un’epoca. Le sue opere, contraddistinte dall’alta qualità formale, sono immediatamente riconoscibili per la vivacità del colore, il tratti veloci, la freschezza della pennellata. Le radici venete di Angelo si esplicitano, sin dai primi dipinti, in un caldo e luminoso cromatismo. L’artista costruiva le figure con mille tocchi di colore: dai bruni ai verdi, dai fucsia ai rossi vermigli e agli azzurri, che usava audacemente nei suoi fantastici ritratti. Bastava un particolare dello sguardo o della bocca per suggerire l'atmosfera e il clima del film e portare il pubblico a sognare. Cesselon non amava rappresentare la scena spezzandola in elementi didascalici che raccontavano la trama del film, come era la prassi dei manifesti della prima metà del ‘900, ma ne sceglieva il momento saliente e lo interpretava sapientemente usando soprattutto i volti dei protagonisti e pochi oggetti significativi.
I manifesti tratti dalle opere, riprodotti in migliaia di esemplari e affissi sui muri delle città, furono tra i primi esempi di multiplo immediatamente godibile da tutti e rappresentarono un importante fenomeno d’arte autenticamente popolare che prelude a Wharol e Rotella.
La fama di ritrattista di Cesselon lo avvicinò a importanti committenze, tra le quali il Presidente della Repubblica Gronchi, rappresentanti della politica e alte personalità nazionali e internazionali, come, Giovanni XXIII, Giovanni Paolo II, il re Gustavo di Svezia, la famiglia Marzotto e molti altri. Nel 1955 ricevette il prestigioso premio Spiga Cambellotti come miglior artista dell’anno; nel 1958 gli fu riconosciuto il ruolo di miglior ritrattista internazionale.
Le invenzioni estetiche di Angelo Cesselon resero l’artista immediatamente famoso. Era ricercato e apprezzato dalle maggiori case di produzione e distribuzione come la Metro Goldwin Mayer, la Paramount, la Fox, la Titanus, la Columbia, la Minerva, la Cineriz e dai migliori registi del tempo che si contendevano il suo abile pennello, divenuto sinonimo di successo del film. Tra i suoi estimatori Mario Monicelli, Michelangelo Antonioni, Citto Maselli e il produttore Goffredo Lombardo che gli fu amico e committente per tutta la vita.
La mostra realizzata con i materiali di proprietà dell’Archivio è curata dalla dott. Alessandra Cesselon storica dell’arte e figlia dell’artista in
Il manifesto cinematografico d’autore (1945/1975)
Inaugurazione mostra.
Dipinti originali di manifesti del cinema di Angelo Cesselon: il più importante ritrattista del cinema italiano. Tra le figure indimenticabili esposte nella mostra l’immagine di Marilyn Monroe nel film La tua Bocca Brucia, la sensuale Ava Gardner nel Bacio di Venere, la vivace e ammiccante Gina Lollobrigida in Anna di Brooklyn, l’enigmatica Lucia Bosè in uno dei primi film di Antonioni: La signora senza camelie, l’intenso personaggio di Eduardo de Filippo in Napoletani a Milano, l’ineffabile Alberto Sordi in Gastone, il volto segnato di Paul Newman in Furia Selvaggia.
Saranno presenti la dott.ssa Alessandra Cesselon (responsabile e curatrice dell’Archivio Cesselon) Condurrà Andrea Marcheselli
Orari mostra (Apertura solo nei week end)
domenica 15 febbraio: 10/12.30 - 15/19
sabato 21 febbraio e domenica 22 febbraio: 10/12.30 - 15/19
sabato 28 febbraio e domenica 1 marzo: 10/12.30 - 15/19
Il linguaggio di Cesselon (1922 - 1992), rappresenta un momento di grande originalità nel panorama dell’arte italiana del novecento. I bozzetti per manifesti di cinema realizzati dal 1945 al 1975, rivelano la nascita di un artista fuori del comune che ha dato origine allo stile di un’epoca. Le sue opere, contraddistinte dall’alta qualità formale, sono immediatamente riconoscibili per la vivacità del colore, il tratti veloci, la freschezza della pennellata. Le radici venete di Angelo si esplicitano, sin dai primi dipinti, in un caldo e luminoso cromatismo. L’artista costruiva le figure con mille tocchi di colore: dai bruni ai verdi, dai fucsia ai rossi vermigli e agli azzurri, che usava audacemente nei suoi fantastici ritratti. Bastava un particolare dello sguardo o della bocca per suggerire l'atmosfera e il clima del film e portare il pubblico a sognare. Cesselon non amava rappresentare la scena spezzandola in elementi didascalici che raccontavano la trama del film, come era la prassi dei manifesti della prima metà del ‘900, ma ne sceglieva il momento saliente e lo interpretava sapientemente usando soprattutto i volti dei protagonisti e pochi oggetti significativi.
I manifesti tratti dalle opere, riprodotti in migliaia di esemplari e affissi sui muri delle città, furono tra i primi esempi di multiplo immediatamente godibile da tutti e rappresentarono un importante fenomeno d’arte autenticamente popolare che prelude a Wharol e Rotella.
La fama di ritrattista di Cesselon lo avvicinò a importanti committenze, tra le quali il Presidente della Repubblica Gronchi, rappresentanti della politica e alte personalità nazionali e internazionali, come, Giovanni XXIII, Giovanni Paolo II, il re Gustavo di Svezia, la famiglia Marzotto e molti altri. Nel 1955 ricevette il prestigioso premio Spiga Cambellotti come miglior artista dell’anno; nel 1958 gli fu riconosciuto il ruolo di miglior ritrattista internazionale.
Le invenzioni estetiche di Angelo Cesselon resero l’artista immediatamente famoso. Era ricercato e apprezzato dalle maggiori case di produzione e distribuzione come la Metro Goldwin Mayer, la Paramount, la Fox, la Titanus, la Columbia, la Minerva, la Cineriz e dai migliori registi del tempo che si contendevano il suo abile pennello, divenuto sinonimo di successo del film. Tra i suoi estimatori Mario Monicelli, Michelangelo Antonioni, Citto Maselli e il produttore Goffredo Lombardo che gli fu amico e committente per tutta la vita.
La mostra realizzata con i materiali di proprietà dell’Archivio è curata dalla dott. Alessandra Cesselon storica dell’arte e figlia dell’artista in
14
febbraio 2009
Angelo Cesselon – Il manifesto cinematografico d’autore (1945/1975)
Dal 14 febbraio al primo marzo 2009
arte contemporanea
Location
ROCCA DI VIGNOLA
Vignola, Piazza Dei Contrari, (Modena)
Vignola, Piazza Dei Contrari, (Modena)
Orario di apertura
Apertura solo nei week-end) domenica 15 febbraio: 10/12.30 - 15/19 sabato 21 febbraio e domenica 22 febbraio: 10/12.30 - 15/19 sabato 28 febbraio e domenica 1 marzo: 10/12.30 - 15/19
Vernissage
14 Febbraio 2009, ore 17-20
Sito web
www.angelocesselon.it
Autore
Curatore