Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Angelo Cingolani – Sub-urbis et orbis
15 opere di medio e grande formato
Comunicato stampa
Segnala l'evento
“Tempeste di giallo, verde e rosso, inondate di luce impressionista, diventano improvvisamente violenza deformante dai colori acidi, volti appuntiti e impasti cromatici tipicamente espressionisti. Poi la natura si trasforma e l’uomo, artefice primo della sua distruzione, non ha più senso di esistere. Il mondo che ha creato non ha il tempo di fermarsi a pensare, ammirare l’infinito dei boschi, il riflesso della luce solare nell’acqua, l’effetto cromatico dei fiori sparsi su un prato. E’ un mondo che non conosce Natura, non ha più niente di umano, è il mondo visto da Angelo Cingolani.
Pittore per passione dai primi anni ’80 ad oggi, instancabile nella sua vena creativa, Cingolani ha affrontato una lunga ricerca stilistica sperimentando diverse tecniche pittoriche quali olio, tempera, inchiostro e pastello. Ama dipingere su formati di media e grande dimensione e la carta da spolvero costituisce uno dei supporti più frequentemente utilizzati, particolarmente adatti alla rappresentazione del caos metropolitano, soggetto caro all’artista negli ultimi anni. Le strade, vorticosamente lanciate nel cielo, percorrono un universo caotico che non è più quello di una città terrena. E’ come se tutto fosse stato spostato più giù, in un mondo sotterraneo, privo di luce, di aria e vita animale, e il traffico, i ponti, le ciminiere e i palazzi fossero al di sopra delle nostre teste, ormai insignificanti, nascoste sotto una fitta e impenetrabile coltre fumogena. In questo pianeta, dove il cielo non è più azzurro ma assume tonalità giallognole e a tratti rossastre, l’inquinamento ha fatto il suo corso. Una triste realtà che attanaglia la società moderna e che non vede nel futuro una soluzione, se non verso un peggioramento. Gli scenari suburbani, visti quasi sempre dall’alto, come in La disumana spoetizzazione capitalistica, si fanno sempre più cupi e angoscianti. Cresce la tensione negli animi pervasi da un senso di soffocamento in L’oppressione metropolitana, dove, la città è letteralmente divisa in strati e percorsa da strade che s’incrociano come tentacoli brulicanti di automobili impazzite. Neanche un filo d’aria nella città sommersa e impestata dai fumi velenosi delle ciminiere in Le invisibili camere a gas, conclusione inevitabile di una società corrotta, serva del denaro, che ha trasformato la vita in un tragico destino di morte. Infine, in L’orrida speculazione mondiale il mappamondo è visibile dallo spazio come un intricato reticolo di strade e viadotti che hanno ormai invaso Oceani e Contenenti. Insomma, in un mondo come questo, non c’è più spazio per l’amore, l’arte e la poesia. Non c’è più spazio per la vita”.
Pittore per passione dai primi anni ’80 ad oggi, instancabile nella sua vena creativa, Cingolani ha affrontato una lunga ricerca stilistica sperimentando diverse tecniche pittoriche quali olio, tempera, inchiostro e pastello. Ama dipingere su formati di media e grande dimensione e la carta da spolvero costituisce uno dei supporti più frequentemente utilizzati, particolarmente adatti alla rappresentazione del caos metropolitano, soggetto caro all’artista negli ultimi anni. Le strade, vorticosamente lanciate nel cielo, percorrono un universo caotico che non è più quello di una città terrena. E’ come se tutto fosse stato spostato più giù, in un mondo sotterraneo, privo di luce, di aria e vita animale, e il traffico, i ponti, le ciminiere e i palazzi fossero al di sopra delle nostre teste, ormai insignificanti, nascoste sotto una fitta e impenetrabile coltre fumogena. In questo pianeta, dove il cielo non è più azzurro ma assume tonalità giallognole e a tratti rossastre, l’inquinamento ha fatto il suo corso. Una triste realtà che attanaglia la società moderna e che non vede nel futuro una soluzione, se non verso un peggioramento. Gli scenari suburbani, visti quasi sempre dall’alto, come in La disumana spoetizzazione capitalistica, si fanno sempre più cupi e angoscianti. Cresce la tensione negli animi pervasi da un senso di soffocamento in L’oppressione metropolitana, dove, la città è letteralmente divisa in strati e percorsa da strade che s’incrociano come tentacoli brulicanti di automobili impazzite. Neanche un filo d’aria nella città sommersa e impestata dai fumi velenosi delle ciminiere in Le invisibili camere a gas, conclusione inevitabile di una società corrotta, serva del denaro, che ha trasformato la vita in un tragico destino di morte. Infine, in L’orrida speculazione mondiale il mappamondo è visibile dallo spazio come un intricato reticolo di strade e viadotti che hanno ormai invaso Oceani e Contenenti. Insomma, in un mondo come questo, non c’è più spazio per l’amore, l’arte e la poesia. Non c’è più spazio per la vita”.
16
settembre 2005
Angelo Cingolani – Sub-urbis et orbis
Dal 16 settembre al primo ottobre 2005
arte contemporanea
Location
MAY MASK CAFE’
Cagliari, Via Vincenzo Sulis, 63, (Cagliari)
Cagliari, Via Vincenzo Sulis, 63, (Cagliari)
Orario di apertura
dal lunedì al sabato 11-16 e 18-24
Vernissage
16 Settembre 2005, ore 19,30
Autore
Curatore