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Angelo Dionigi Fornaciari – Residue architetture
Questa mostra dell’artista italiano campiona circa vanti opere dedicate al paesaggio, di ascendenza informale, materica,e di emozionante poetica.
Comunicato stampa
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“FRONTIERA” si avvia ad essere, in una città come Firenze, lo specchio di un’arte giovane e non, ma assolutamente in movimento, iperfuturibile, bastevole a centrare il cuore della comunicazione estetica. E’ così che questo progetto, ideato e diretto dall’illustre Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea Prof. Carlo Franza, figura di piano internazionale, diventa anzitutto una sorta di termometro vero della spettacolarità e della storicità dell’arte nuova, ma soprattutto si fa bussola in un mare di proposizioni della cultura e delle arti. E’ finito il tempo delle utopie e delle ideologie. Il nuovo secolo vive tensivamente la realtà, quella quotidiana in cui inciampa ogni comune mortale. Si vuole nuovamente, e in modo accelerato, operare “futuristicamente” in una ricostruzione dell’universo. L’arte è anche un’arma politica, nel senso di volgersi verso una politica delle arti e verso le arti della politica. Frontiera è un punto di partenza. “Frontiera” trova così ogni volta coinvolti sei artisti con sei mostre personali. I nuovi sei a seguire in questo percorso sono Daniela Cappiello, Angelo Dionigi Fornaciari, Daniela D’Orazio, Domenico Porpora, Agostino Russo e Massimo Zuppelli.
Scrive Carlo Franza nel testo: “Sorprende non poco la maturazione pittorica di Angelo Dionigi Fornaciari, che insiste da sempre e con una passione poetica di ascendenza informale intorno al paesaggio italiano, scavato non nei dettagli ma nella costruzione emozionale dell’insieme scenografico e della materia che si fa interprete del mondo e dell’esistenza che varia col tempo e le stagioni. La sua è stata una vocazione generosa per la pittura, un variare di forme, dimensioni, relazioni, composizioni, tra la ripresa di slanci di un’infinita gamma di variazioni entro il luogo dato dalla tela e la vera unicità dell’impasto dei colori che si impregnano di mille stesure. La sua visione del paesaggio non è ancora una variante astratta ma la similitudine di una bellezza tutta interiore e tutta sentita che diventa lo scheletro dell’opera, irrorato da grumi di materie e di colori che si sfibrano sotto le luci del giorno e della sera”.
Biografia dell’artista
Nasce a Viareggio il 13 ottobre 1948. La pittura ed i colori li ha nel sangue fin da piccolo, vedendo dipingere il padre che, nonostante il lavoro, ha questa passione. Mario Marcucci vede un suo quadretto che è in una bottega di barbiere; vuole conoscere il giovane e lo sollecita a continuare perché - gli dice - questa sua opera ha i colori di Raffaello Sernesi.
A ventidue anni gli viene affidata la cura delle scenografie teatrali di un famoso spettacolo nel tempo di Carnevale e ciò gli permette di avere a che fare almeno una volta l’anno con i colori ed i pennelli, perché è impegnato negli studi per il conseguimento della Laurea in Architettura che ottiene a Firenze nel 1974. Continuerà a cimentarsi in lavori teatrali per altri venti anni. Una volta architetto insieme alla professione torna all’amore per la Pittura. Espone per la prima volta nel 1992 nel Chiostro di Sant’Agostino a Pietrasanta presentato dal suo primo critico Giuseppe Cordoni. Ama dire che viaggia su una lama di rasoio, un momento più di qua è astratto, un attimo più di là è figurativo. I soggetti sono pretesti di colore; quello che conta sempre è un insieme che si sostiene, si integra e si complementa. Ha tenuto mostre personali e collettive in più parti d’Italia (Gioia del Colle, Firenze, Massarosa, Ruffano, Serravezza, San Giovanni in Persicelo, Bologna, ecc.) e all’estero (San Pietroburgo). Ha vinto numerosi premi ed è presente in cataloghi ufficiali. Del suo lavoro hanno scritto Carlo Franza, Giuseppe Cordoni, Angelo Mistrangelo, e altri ”.
Biografia del curatore
Carlo Franza è uno Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea, italiano. Nato ad Alessano (Lecce) nel 1949, è vissuto dal 1959 al 1980 a Roma dove ha studiato e conseguito tre lauree all’Università Statale La Sapienza (Lettere, Sociologia e Filosofia); dal 1980 è a Milano dove tuttora risiede. Professore Straordinario di Storia dell’Arte Moderna e Contemporanea, Ordinario di Lingua e Letteratura Italiana. Visiting Professor nell’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano e in altre numerose Università Estere. E’ stato indicato dal “Times” fra i dieci critici d’arte più importanti d’Europa. Giornalista, critico d’arte dal 1974 a “Il Giornale” di Indro Montanelli, oggi a “Libero” fondato e diretto da Vittorio Feltri. Ha al suo attivo decine di libri fondamentali e migliaia di pubblicazioni e cataloghi con presentazioni di mostre. Si è interessato dei più importanti artisti del mondo dei quali ne ha curato prestigiosissime mostre. Dal 2001 al 2007 è stato Consulente del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. E’ fondatore e direttore del Mimac della Fondazione Don Tonino Bello. Ha vinto per il Giornalismo e la Critica d’Arte il Premio Cortina nel 1994, il Premio Saint Vincent nel 1995, il Premio Bormio nel 1996, il Premio Milano nel 1998 e il Premio delle Arti Premio della Cultura nel 2000 del quale è oggi Presidente di Giuria.
Scrive Carlo Franza nel testo: “Sorprende non poco la maturazione pittorica di Angelo Dionigi Fornaciari, che insiste da sempre e con una passione poetica di ascendenza informale intorno al paesaggio italiano, scavato non nei dettagli ma nella costruzione emozionale dell’insieme scenografico e della materia che si fa interprete del mondo e dell’esistenza che varia col tempo e le stagioni. La sua è stata una vocazione generosa per la pittura, un variare di forme, dimensioni, relazioni, composizioni, tra la ripresa di slanci di un’infinita gamma di variazioni entro il luogo dato dalla tela e la vera unicità dell’impasto dei colori che si impregnano di mille stesure. La sua visione del paesaggio non è ancora una variante astratta ma la similitudine di una bellezza tutta interiore e tutta sentita che diventa lo scheletro dell’opera, irrorato da grumi di materie e di colori che si sfibrano sotto le luci del giorno e della sera”.
Biografia dell’artista
Nasce a Viareggio il 13 ottobre 1948. La pittura ed i colori li ha nel sangue fin da piccolo, vedendo dipingere il padre che, nonostante il lavoro, ha questa passione. Mario Marcucci vede un suo quadretto che è in una bottega di barbiere; vuole conoscere il giovane e lo sollecita a continuare perché - gli dice - questa sua opera ha i colori di Raffaello Sernesi.
A ventidue anni gli viene affidata la cura delle scenografie teatrali di un famoso spettacolo nel tempo di Carnevale e ciò gli permette di avere a che fare almeno una volta l’anno con i colori ed i pennelli, perché è impegnato negli studi per il conseguimento della Laurea in Architettura che ottiene a Firenze nel 1974. Continuerà a cimentarsi in lavori teatrali per altri venti anni. Una volta architetto insieme alla professione torna all’amore per la Pittura. Espone per la prima volta nel 1992 nel Chiostro di Sant’Agostino a Pietrasanta presentato dal suo primo critico Giuseppe Cordoni. Ama dire che viaggia su una lama di rasoio, un momento più di qua è astratto, un attimo più di là è figurativo. I soggetti sono pretesti di colore; quello che conta sempre è un insieme che si sostiene, si integra e si complementa. Ha tenuto mostre personali e collettive in più parti d’Italia (Gioia del Colle, Firenze, Massarosa, Ruffano, Serravezza, San Giovanni in Persicelo, Bologna, ecc.) e all’estero (San Pietroburgo). Ha vinto numerosi premi ed è presente in cataloghi ufficiali. Del suo lavoro hanno scritto Carlo Franza, Giuseppe Cordoni, Angelo Mistrangelo, e altri ”.
Biografia del curatore
Carlo Franza è uno Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea, italiano. Nato ad Alessano (Lecce) nel 1949, è vissuto dal 1959 al 1980 a Roma dove ha studiato e conseguito tre lauree all’Università Statale La Sapienza (Lettere, Sociologia e Filosofia); dal 1980 è a Milano dove tuttora risiede. Professore Straordinario di Storia dell’Arte Moderna e Contemporanea, Ordinario di Lingua e Letteratura Italiana. Visiting Professor nell’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano e in altre numerose Università Estere. E’ stato indicato dal “Times” fra i dieci critici d’arte più importanti d’Europa. Giornalista, critico d’arte dal 1974 a “Il Giornale” di Indro Montanelli, oggi a “Libero” fondato e diretto da Vittorio Feltri. Ha al suo attivo decine di libri fondamentali e migliaia di pubblicazioni e cataloghi con presentazioni di mostre. Si è interessato dei più importanti artisti del mondo dei quali ne ha curato prestigiosissime mostre. Dal 2001 al 2007 è stato Consulente del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. E’ fondatore e direttore del Mimac della Fondazione Don Tonino Bello. Ha vinto per il Giornalismo e la Critica d’Arte il Premio Cortina nel 1994, il Premio Saint Vincent nel 1995, il Premio Bormio nel 1996, il Premio Milano nel 1998 e il Premio delle Arti Premio della Cultura nel 2000 del quale è oggi Presidente di Giuria.
21
novembre 2009
Angelo Dionigi Fornaciari – Residue architetture
Dal 21 novembre 2009 al 16 aprile 2010
arte contemporanea
Location
PLUS FLORENCE
Firenze, Via Santa Caterina D'alessandria, 15, (Firenze)
Firenze, Via Santa Caterina D'alessandria, 15, (Firenze)
Orario di apertura
da lunedì a domenica su appuntamento
Vernissage
21 Novembre 2009, ore 17.30
Autore
Curatore