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Angelo Gentile / Claudio Benghi – Dal Segno alla Figura
un percorso espositivo, narrativo e formale curato da Francesca Baboni che si snoda attraverso il confronto tra le opere di Angelo Gentile e Claudio Benghi
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Inaugura, sabato 23 gennaio alla Rocca dei Bentivoglio di Valsamoggia, la
mostra Dal Segno alla Figura un percorso espositivo, narrativo e formale
curato da Francesca Baboni che si snoda attraverso il confronto tra le opere di
Angelo Gentile e Claudio Benghi.
A rendere interessante questo incontro tra due artisti dello stesso territorio ma
molto diversi nello stile e nella poetica, sono i rimandi semantici nelle diverse
rappresentazioni del fantastico.
Come riportato da Francesca Baboni, curatrice della mostra, nel brano
introduttivo al catalogo, il progetto Dal Segno alla Figura. Sentieri, labirinti e
giardini incantati“si può identificare come un'alchimia della rappresentazione.”
Infatti, “Così come il processo alchemico tendeva a fondere assieme i metalli e
le sostanze per arrivare alla perfetta conoscenza, il processo evolutivo dei due
autori tende a fondere assieme il segno e la figura per arrivare alla perfetta
rappresentazione. Per Gustav Jung difatti, l'alchimia non era nient'altro se non
la proiezione nella materialità degli archetipi dell'inconscio. Ed è proprio
l'inconscio a fare da fil rouge al percorso dei due, dal segno di Angelo Gentile
che pare quasi una scrittura automatica, un alfabeto segreto e criptico, alle
figurine di Claudio Benghi perennemente sospese tra sogno e realtà”.
LE FIGURE DI CLAUDIO BENGHI - Nelle sue opere, Claudio Benghi ambienta
le sue rappresentazioni in luoghi chiusi o aperti ma sempre delimitati, come
avessero una parvenza di giardini, popolati da personaggi fantastici delineati
dal colore tenue e delicato, a tempera e ad acquarello e popolati da pesci
volanti, belle addormentate, lune in bilico sul punto di cadere, scarpette,
strade per il bosco, piazze interiori, labirinti, cieli rossi ricamati nei quali volano
uccellini leggeri, con una stesura materica di tecniche miste mai casuali che
egli racconta come un moderno cantastorie.
Nato a Castel Maggiore (Bo) nel 1947, si diploma e poi prosegue in modo
autonomo il suo percorso pittorico. Nel 1985 è tra i fondatori del gruppo
artistico “La Matita”. Ha collaborato con diverse gallerie, tra cui Arstudio, Palma
Arte e la francese Sandrelle. Ha esposto Italia e all’estero (Francia, Svizzera,
Belgio, Olanda e Lussemburgo). Ha pubblicato su importanti periodici come
“Arte”, il Catalogo d’Arte Moderna della Mondadori, Arte Contemporanea
Italiana della De Agostini. Le sue opere compaiono sulle copertine dei libri di
di Dino Dulcini e di Alberto Cappi, e della collana “Vita emotiva e formazione”a
cura di Vanna Iori, della Franco Angeli Edizioni. Dal 1994 si dedica
esclusivamente alla pittura. Dal 2011 al 2015 è Direttore Artistico della VI, VII e
VIII Biennale di pittura Città di Castel Maggiore.
IL SEGNO DI ANGELO GENTILE - Se per Benghi il segno è esclusivamente
votato alla caratterizzazione delle figure, nell'opera di Angelo Gentile esso è
l'indiscusso protagonista: i suoi percorsi a biro formano mappe di isole
sconosciute o rimandi ad elementi del paesaggio convenzionale, foreste
intricate e aggrovigliate. Il suo è un tratto quasi ricamato con un virtuosismo
che si esprime attraverso geometrizzazioni complesse, dove i colori si
sovrappongono e si incastrano tra loro con un'attenzione quasi maniacale ai
differenti cromatismi che si rincorrono amalgamandosi perfettamente in modo
armonico quasi a voler costruire delle cartine geografiche del sogno.
Nato a Barcellona Pozzo di Gotto (ME) nel 1951, ha frequentato la scuola d’Arte
del Prof. Sergio Vellani dell’Accademia di Belle Arti di Bologna.Vive e lavora a
Valsamoggia in località Bazzano (BO). Ha esposto a partire dagli anni 80 da
solo o in collettive in Italia ed in Europa
PERCORSO DIDATTICO PER LE SCUOLE – In occasione della mostra, la
sezione didattica del Museo civico archeologico A. Crespellani ha colto
l'opportunità di sviluppare un progetto artistico-didattico per coinvolgere le
scuole primarie del territorio di Valsamoggia. Il progetto si pone come
obiettivo il contatto diretto tra i bambini e l'arte: gli alunni non saranno
semplici spettatori delle opere ma verranno condotti dagli artisti alla scoperta
della mostra, entrando nel loro mondo artistico. In un viaggio emotivo ed
artistico al tempo stesso, l’immaginazione dei piccoli visitatori si unirà a quella
di Angelo Gentile e Claudio Benghi tra linee, forme e personaggi favolosi.
mostra Dal Segno alla Figura un percorso espositivo, narrativo e formale
curato da Francesca Baboni che si snoda attraverso il confronto tra le opere di
Angelo Gentile e Claudio Benghi.
A rendere interessante questo incontro tra due artisti dello stesso territorio ma
molto diversi nello stile e nella poetica, sono i rimandi semantici nelle diverse
rappresentazioni del fantastico.
Come riportato da Francesca Baboni, curatrice della mostra, nel brano
introduttivo al catalogo, il progetto Dal Segno alla Figura. Sentieri, labirinti e
giardini incantati“si può identificare come un'alchimia della rappresentazione.”
Infatti, “Così come il processo alchemico tendeva a fondere assieme i metalli e
le sostanze per arrivare alla perfetta conoscenza, il processo evolutivo dei due
autori tende a fondere assieme il segno e la figura per arrivare alla perfetta
rappresentazione. Per Gustav Jung difatti, l'alchimia non era nient'altro se non
la proiezione nella materialità degli archetipi dell'inconscio. Ed è proprio
l'inconscio a fare da fil rouge al percorso dei due, dal segno di Angelo Gentile
che pare quasi una scrittura automatica, un alfabeto segreto e criptico, alle
figurine di Claudio Benghi perennemente sospese tra sogno e realtà”.
LE FIGURE DI CLAUDIO BENGHI - Nelle sue opere, Claudio Benghi ambienta
le sue rappresentazioni in luoghi chiusi o aperti ma sempre delimitati, come
avessero una parvenza di giardini, popolati da personaggi fantastici delineati
dal colore tenue e delicato, a tempera e ad acquarello e popolati da pesci
volanti, belle addormentate, lune in bilico sul punto di cadere, scarpette,
strade per il bosco, piazze interiori, labirinti, cieli rossi ricamati nei quali volano
uccellini leggeri, con una stesura materica di tecniche miste mai casuali che
egli racconta come un moderno cantastorie.
Nato a Castel Maggiore (Bo) nel 1947, si diploma e poi prosegue in modo
autonomo il suo percorso pittorico. Nel 1985 è tra i fondatori del gruppo
artistico “La Matita”. Ha collaborato con diverse gallerie, tra cui Arstudio, Palma
Arte e la francese Sandrelle. Ha esposto Italia e all’estero (Francia, Svizzera,
Belgio, Olanda e Lussemburgo). Ha pubblicato su importanti periodici come
“Arte”, il Catalogo d’Arte Moderna della Mondadori, Arte Contemporanea
Italiana della De Agostini. Le sue opere compaiono sulle copertine dei libri di
di Dino Dulcini e di Alberto Cappi, e della collana “Vita emotiva e formazione”a
cura di Vanna Iori, della Franco Angeli Edizioni. Dal 1994 si dedica
esclusivamente alla pittura. Dal 2011 al 2015 è Direttore Artistico della VI, VII e
VIII Biennale di pittura Città di Castel Maggiore.
IL SEGNO DI ANGELO GENTILE - Se per Benghi il segno è esclusivamente
votato alla caratterizzazione delle figure, nell'opera di Angelo Gentile esso è
l'indiscusso protagonista: i suoi percorsi a biro formano mappe di isole
sconosciute o rimandi ad elementi del paesaggio convenzionale, foreste
intricate e aggrovigliate. Il suo è un tratto quasi ricamato con un virtuosismo
che si esprime attraverso geometrizzazioni complesse, dove i colori si
sovrappongono e si incastrano tra loro con un'attenzione quasi maniacale ai
differenti cromatismi che si rincorrono amalgamandosi perfettamente in modo
armonico quasi a voler costruire delle cartine geografiche del sogno.
Nato a Barcellona Pozzo di Gotto (ME) nel 1951, ha frequentato la scuola d’Arte
del Prof. Sergio Vellani dell’Accademia di Belle Arti di Bologna.Vive e lavora a
Valsamoggia in località Bazzano (BO). Ha esposto a partire dagli anni 80 da
solo o in collettive in Italia ed in Europa
PERCORSO DIDATTICO PER LE SCUOLE – In occasione della mostra, la
sezione didattica del Museo civico archeologico A. Crespellani ha colto
l'opportunità di sviluppare un progetto artistico-didattico per coinvolgere le
scuole primarie del territorio di Valsamoggia. Il progetto si pone come
obiettivo il contatto diretto tra i bambini e l'arte: gli alunni non saranno
semplici spettatori delle opere ma verranno condotti dagli artisti alla scoperta
della mostra, entrando nel loro mondo artistico. In un viaggio emotivo ed
artistico al tempo stesso, l’immaginazione dei piccoli visitatori si unirà a quella
di Angelo Gentile e Claudio Benghi tra linee, forme e personaggi favolosi.
23
gennaio 2016
Angelo Gentile / Claudio Benghi – Dal Segno alla Figura
Dal 23 gennaio al 13 marzo 2016
arte contemporanea
Location
ROCCA DEI BENTIVOGLIO
Bazzano, Via Contessa Matilde Di Canossa, 10, (Bologna)
Bazzano, Via Contessa Matilde Di Canossa, 10, (Bologna)
Orario di apertura
dal martedì al venerdì, ore 15:00 - 19:00
sabato, ore 9:00 - 13:00 e ore 15:00 - 19:00
domenica, ore 10:00 - 19:00
chiuso lunedì
Vernissage
23 Gennaio 2016, h 18
Autore
Curatore