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Angelo Graziano – Ritratti d’artista
15 ritratti dipinti a olio e tecnica mista su tela che l’artista, scenografo e pittore, ha realizzato negli ultimi anni
Comunicato stampa
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Inaugura sabato 24 novembre alle ore 18,30, presso La Galleria d’arte La Bacheca, la mostra “Ritratti d’artista”, personale dell’artista Angelo Graziano.
L’esposizione, visitabile fino al 6 dicembre 2007, consiste in 15 ritratti dipinti a olio e tecnica mista su tela che l’artista, scenografo e pittore, ha realizzato negli ultimi anni. In questa fase pittorica sono indubbiamente riscontrabili i riferimenti al neorealismo americano anni ’60/70 e una ricerca stilistica che interpreta il soggetto ritratto, il personaggio famoso, come pretesto e nuova chiave di lettura dell’icona della mercificazione nella società contemporanea.
Dal testo critico di Erica Olmetto: «Ritratti che si muovono, parlano, comunicano ciò che i personaggi rappresentano ma soprattutto quello che gli altri, il pubblico che sta dall’altra parte della scena, vorrebbe vedere. E se in un primo momento i ritratti d’artista sembrano spogliarsi della vena polemica verso il consumismo e la mercificazione allontanandosi da temi e tendenze della Pop Art americana degli anni ’60 - ’70, ad essa comunque si ricongiungono quando Graziano, nel realizzarli, si concentra sull’importanza del disegno, sull’utilizzo dei colori primari e, soprattutto, focalizzando i particolari dell’immagine ingrandita come se usasse una lente. A questo punto le sue opere diventano la celebrazione del Canto, del Teatro, del Cinema, della Canzone o del Ballo, stereotipi di una società che continua a chiedere e a produrre i suoi miti ».
Ritratti d’artista
Volti giovani, maturi e vissuti, noti o meno noti, talvolta inconfondibili, sono creati dalla mano di un artista ispirato dal gusto di suscitare in chi li osserva un flebile sussulto, di provocare un sottile piacere o semplicemente di stimolarne la curiosità, nella consapevolezza di fermare nel tempo una particolare espressione o un simbolico gesto che ne identifichi il momento e la personalità.
Nel ricostruire la fisionomia dei suoi personaggi, calati perfettamente nella dimensione del vip, avvolti dall’alone della celebrità e della fama così reale e tangibile, Angelo Graziano risveglia e tiene sempre viva la sua passione per il ritratto, nata non molto tempo fa dall’inaspettato incontro con il Neorealismo newyorkese. Un esperto disegnatore dal vero come lui, amante dell’arte classica italiana, ricco di esperienza e saperi occidentali, non poteva restare indifferente di fronte ai maestosi affreschi dipinti con sorprendente rapidità di esecuzione sui caratteristici muri in mattone rosso negli angoli più impensabili delle strade metropolitane. Lo stesso stile è presente nei suoi Ritratti d’artista, dietro gli occhiali da sole indossati dalla donna sconosciuta e nel sorriso beffardo dell’attore Gigi Proietti, nell’atteggiamento professionale di Maurizio Costanzo e nell’appassionata espressione di felicità di Roberto Benigni nel momento emozionante della consegna dell’Oscar. Ritratti che si muovono, parlano, comunicano ciò che i personaggi rappresentano ma soprattutto quello che gli altri, il pubblico che sta dall’altra parte della scena, vorrebbe vedere. E se in un primo momento i ritratti d’artista sembrano spogliarsi della vena polemica verso il consumismo e la mercificazione allontanandosi da temi e tendenze della Pop Art americana degli anni ’60 - ’70, ad essa comunque si ricongiungono quando Graziano, nel realizzarli, si concentra sull’importanza del disegno, sull’utilizzo dei colori primari e, soprattutto, focalizzando i particolari dell’immagine ingrandita come se usasse una lente. A questo punto le sue opere diventano la celebrazione del Canto, del Teatro, del Cinema, della Canzone o del Ballo, stereotipi di una società che continua a chiedere e a produrre i suoi miti.
Erica Olmetto
L’esposizione, visitabile fino al 6 dicembre 2007, consiste in 15 ritratti dipinti a olio e tecnica mista su tela che l’artista, scenografo e pittore, ha realizzato negli ultimi anni. In questa fase pittorica sono indubbiamente riscontrabili i riferimenti al neorealismo americano anni ’60/70 e una ricerca stilistica che interpreta il soggetto ritratto, il personaggio famoso, come pretesto e nuova chiave di lettura dell’icona della mercificazione nella società contemporanea.
Dal testo critico di Erica Olmetto: «Ritratti che si muovono, parlano, comunicano ciò che i personaggi rappresentano ma soprattutto quello che gli altri, il pubblico che sta dall’altra parte della scena, vorrebbe vedere. E se in un primo momento i ritratti d’artista sembrano spogliarsi della vena polemica verso il consumismo e la mercificazione allontanandosi da temi e tendenze della Pop Art americana degli anni ’60 - ’70, ad essa comunque si ricongiungono quando Graziano, nel realizzarli, si concentra sull’importanza del disegno, sull’utilizzo dei colori primari e, soprattutto, focalizzando i particolari dell’immagine ingrandita come se usasse una lente. A questo punto le sue opere diventano la celebrazione del Canto, del Teatro, del Cinema, della Canzone o del Ballo, stereotipi di una società che continua a chiedere e a produrre i suoi miti ».
Ritratti d’artista
Volti giovani, maturi e vissuti, noti o meno noti, talvolta inconfondibili, sono creati dalla mano di un artista ispirato dal gusto di suscitare in chi li osserva un flebile sussulto, di provocare un sottile piacere o semplicemente di stimolarne la curiosità, nella consapevolezza di fermare nel tempo una particolare espressione o un simbolico gesto che ne identifichi il momento e la personalità.
Nel ricostruire la fisionomia dei suoi personaggi, calati perfettamente nella dimensione del vip, avvolti dall’alone della celebrità e della fama così reale e tangibile, Angelo Graziano risveglia e tiene sempre viva la sua passione per il ritratto, nata non molto tempo fa dall’inaspettato incontro con il Neorealismo newyorkese. Un esperto disegnatore dal vero come lui, amante dell’arte classica italiana, ricco di esperienza e saperi occidentali, non poteva restare indifferente di fronte ai maestosi affreschi dipinti con sorprendente rapidità di esecuzione sui caratteristici muri in mattone rosso negli angoli più impensabili delle strade metropolitane. Lo stesso stile è presente nei suoi Ritratti d’artista, dietro gli occhiali da sole indossati dalla donna sconosciuta e nel sorriso beffardo dell’attore Gigi Proietti, nell’atteggiamento professionale di Maurizio Costanzo e nell’appassionata espressione di felicità di Roberto Benigni nel momento emozionante della consegna dell’Oscar. Ritratti che si muovono, parlano, comunicano ciò che i personaggi rappresentano ma soprattutto quello che gli altri, il pubblico che sta dall’altra parte della scena, vorrebbe vedere. E se in un primo momento i ritratti d’artista sembrano spogliarsi della vena polemica verso il consumismo e la mercificazione allontanandosi da temi e tendenze della Pop Art americana degli anni ’60 - ’70, ad essa comunque si ricongiungono quando Graziano, nel realizzarli, si concentra sull’importanza del disegno, sull’utilizzo dei colori primari e, soprattutto, focalizzando i particolari dell’immagine ingrandita come se usasse una lente. A questo punto le sue opere diventano la celebrazione del Canto, del Teatro, del Cinema, della Canzone o del Ballo, stereotipi di una società che continua a chiedere e a produrre i suoi miti.
Erica Olmetto
24
novembre 2007
Angelo Graziano – Ritratti d’artista
Dal 24 novembre al 06 dicembre 2007
arte contemporanea
Location
GALLERIA D’ARTE LA BACHECA
Cagliari, Via Dei Pisani, 1, (Cagliari)
Cagliari, Via Dei Pisani, 1, (Cagliari)
Vernissage
24 Novembre 2007, ore 18.30
Autore
Curatore