Si accentuano i colori, i post-graffitismi gotico-fantasy, le forme neo-tribali, alla ricerca rocambolesca e un po’ ironica, dell’identità e del Sé, di un luogo adeguato per l’Io, in un dialogo irrisolto e trasformante fra esterno e interno, corpo e anima, desideri e disincanti.

S’inaugura sabato 2 febbraio, alle ore 22, presso la sede espositiva dal Cafè del Mar in Viale della Repubblica 123 a Cecina mare (LI), la mostra personale di Angelo Labruna, giovane talento dell’arte contemporanea, formatosi fra Montescudaio, Pisa, Volterra e Bologna, pittore, scultore e grafico.

Gli spettri molteplici e mutabili dell’Io, il presente e la memoria, il futuro in divenire di un’identità vacillante fra necessità esterne e autenticità proprie, creano nuovi visionari spazi “abitati”da corpi non-corpi, volti non-volti, in via di trasformazione perenne, a colpi di colori sempre più fauvisti e di colature incursive e meditate di “non-colore”.

Una forma espressiva che sfida gli ismi dell’arte, laddove l’inclinazione di una testa rimanda a Modì – già ispirato all’arte tribale – i contenuti di trasformazione della forma alle ragioni dell’anima, alle prime scuole espressioniste nord europee, ma anche agli esiti americani e basquiattiani, mentre il colore e la sua profondità sembrano spingere la ricerca in una fiaba seducente, di matrice surreale, dalla forte vibrazione e conclusione poetica, ma anche contemporanea, come un videogioco fantasy, che si gioca nella “materia” naturale.

Un’opera inizialmente autoreferenziale, attraversata dai silenzi e dalle regole interne di una ricerca sui frammenti dei ricordi e sulle tracce sporadiche dell’identità, individuale o archetipica, ma che ora, soprattutto nel disegno a inchiostro, pennarello, e nelle tecniche miste dove ancora prevale la bidimensionalità arcaica e primitiva, il dialogo avviene fra i fotogrammi di un fumetto atipico, che sfida le epoche storiche e sfonda, con un incalzante ritmo arcaico, nei nuovi enigmi del contemporaneo.

Angelo Labruna nasce nel 1974 a Busto Arsizio (VA), da una famiglia originaria del Sud Italia.
A Cecina (LI) dai primi anni di vita, studia e si diploma come maestro d’arte a Pisa e studia pittura a Bologna. Allievo dell’artista Stefano Tonelli, seguito dal critico Nicola Micieli, espone in collettive e personali (Roma, Pavia, ecc.) sul territorio nazionale e realizza happening pittorici in centri espositivi e caffè culturali. Attualmente a Volterra, è anche artista presso il Podere Santa Rita “Agriturismo degli artisti” a Montescudaio (PI).

La mostra, ad ingresso libero, sarà aperta ai visitatori fino al 2 marzo 2013, nell’orario continuato 7-23, di apertura del Caffè (giovedì chiuso).