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Angelo Lamorgese – Paesaggi di Puglia e figure femminili
La Galleria “Adsum Artecontemporanea” riparte dal territorio pugliese, sia per il tema trattato dalla nuova rassegna, che per la provenienza dell’artista espositore.
Comunicato stampa
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Dopo la pausa estiva la Galleria “Adsum Artecontemporanea” di Terlizzi è lieta di presentare un’esposizione che riparte dalla terra della nostra assolata regione, dal titolo “Paesaggi di Puglia e figure femminili”. Una serie di tele a cura del pittore molfettese Angelo Lamorgese.
Lamorgese si forma presso il Liceo Artistico Statale “Giuseppe De Nittis” di Bari, appassionandosi prima agli studi di architettura; avvicinandosi quindi all’arte figurativa - in particolare allo studio della figura femminile e del paesaggio pugliese. Con la rappresentazione grafica di volti e figure femminili, Lamorgese rende omaggio alla donna di cui esalta grazia e bellezza. E’ la stessa bellezza sublime ed imperitura ch’egli scorge nella terra pugliese, fonte primigenia di ispirazioni e suggestioni: il mistero della donna visto e vissuto come il mistero di una terra così poetica e caratteristica. Il volto di una donna impresso su una tela come lo scorcio di un paesaggio ancora vergine: “Lamorgese ricama un panorama di impressioni e di sensazioni, suggerite dai tanti atteggiamenti dolci, teneri, nostalgici oppure pensosi, rapiti, incantati come possono essere i mille momenti quotidiani di una donna” (Gustavo Delgado, giornalista TV).
A lui si sono interessati anche storici dell’arte e critici, esaltando la sua capacità di offrire “sguardi su terra e mare e case e luce che ci sono comuni e cari” (Michele Mirabella, conduttore Rai e docente di Comunicazione Università di Bari). Scorci costieri, masserie, ulivi e filari di muro a secco che percorrono pietrosi campi sconfinati; la ricerca di periferie che portano alla memoria le suggestioni di paesaggi e spazi dove il sole, l’aria, la vita, vengono ad alloggiare sicuri. Ecco, “…Lamorgese si fa avanti con un discorso di verità e non di apparenza…” (Gaetano Mongelli, critico e docente di storia dell’ arte Università di Bari) illustrando forme di vita nei colori che solo il sole, appropriandosene, sa elaborare, ma Lamorgese “è attento e severo” (Vittorio Sgarbi, storico e critico d’arte) padrone della rappresentazione.
Una figurazione pittorica dell’artista unita ad una composizione sapientemente articolata di colori a volte tenui, a volte decisi, fatta di blu, bianco, verde, ocra e giallo che definisce il paesaggio in una immagine quasi statica, ferma, ma solo per il tempo necessario ad accedere alla proposta poetica; “che di poesia si tratta, una meraviglia che tocca il cuore, una piccola musica da camera” (Pietro Carriglio, docente Universitario e direttore Teatro Biondo di Palermo).
Di Nicolò Marino Ceci – Ufficio Stampa “Adsum Artecontemporanea”
Lamorgese si forma presso il Liceo Artistico Statale “Giuseppe De Nittis” di Bari, appassionandosi prima agli studi di architettura; avvicinandosi quindi all’arte figurativa - in particolare allo studio della figura femminile e del paesaggio pugliese. Con la rappresentazione grafica di volti e figure femminili, Lamorgese rende omaggio alla donna di cui esalta grazia e bellezza. E’ la stessa bellezza sublime ed imperitura ch’egli scorge nella terra pugliese, fonte primigenia di ispirazioni e suggestioni: il mistero della donna visto e vissuto come il mistero di una terra così poetica e caratteristica. Il volto di una donna impresso su una tela come lo scorcio di un paesaggio ancora vergine: “Lamorgese ricama un panorama di impressioni e di sensazioni, suggerite dai tanti atteggiamenti dolci, teneri, nostalgici oppure pensosi, rapiti, incantati come possono essere i mille momenti quotidiani di una donna” (Gustavo Delgado, giornalista TV).
A lui si sono interessati anche storici dell’arte e critici, esaltando la sua capacità di offrire “sguardi su terra e mare e case e luce che ci sono comuni e cari” (Michele Mirabella, conduttore Rai e docente di Comunicazione Università di Bari). Scorci costieri, masserie, ulivi e filari di muro a secco che percorrono pietrosi campi sconfinati; la ricerca di periferie che portano alla memoria le suggestioni di paesaggi e spazi dove il sole, l’aria, la vita, vengono ad alloggiare sicuri. Ecco, “…Lamorgese si fa avanti con un discorso di verità e non di apparenza…” (Gaetano Mongelli, critico e docente di storia dell’ arte Università di Bari) illustrando forme di vita nei colori che solo il sole, appropriandosene, sa elaborare, ma Lamorgese “è attento e severo” (Vittorio Sgarbi, storico e critico d’arte) padrone della rappresentazione.
Una figurazione pittorica dell’artista unita ad una composizione sapientemente articolata di colori a volte tenui, a volte decisi, fatta di blu, bianco, verde, ocra e giallo che definisce il paesaggio in una immagine quasi statica, ferma, ma solo per il tempo necessario ad accedere alla proposta poetica; “che di poesia si tratta, una meraviglia che tocca il cuore, una piccola musica da camera” (Pietro Carriglio, docente Universitario e direttore Teatro Biondo di Palermo).
Di Nicolò Marino Ceci – Ufficio Stampa “Adsum Artecontemporanea”
09
ottobre 2010
Angelo Lamorgese – Paesaggi di Puglia e figure femminili
Dal 09 al 23 ottobre 2010
arte contemporanea
Location
ADSUM ARTECONTEMPORANEA
Terlizzi, Via Guglielmo Marconi, 5, (Bari)
Terlizzi, Via Guglielmo Marconi, 5, (Bari)
Orario di apertura
tutti i giorni ore 10,00 – 12,30 / 18,30 – 20,30; chiuso il giovedì e festivi
Vernissage
9 Ottobre 2010, ore 19,00
Autore
Curatore