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Angelo Licari | Stefano Manzotti
La Galleria d’Arte Contemporanea Wikiarte
in Galleria Falcone e Borsellino 2/D Bologna
È lieta di informarvi che
sabato 03 dicembre 2022
ore 17.00
si terrà l’apertura della mostre personali di
ANGELO LICARI e STEFANO MANZOTTI
L’arte quale veicolo di emozioni e custode di ricordi preziosi, che evoca
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La Galleria d’Arte Contemporanea Wikiarte
in Galleria Falcone e Borsellino 2/D Bologna
È lieta di informarvi che
sabato 03 dicembre 2022
ore 17.00
si terrà l’apertura della mostre personali di
ANGELO LICARI e STEFANO MANZOTTI
L’arte quale veicolo di emozioni e custode di ricordi preziosi, che evocano atmosfere e colori della propria terra d’origine dalla spiccata naturalezza e solarità; ed arte, in termini di rappresentazione teatrale di uno scenario a tratti onirico i cui i soggetti, dall’apparente leggerezza compositiva e comunicativa, esprimono l’indiscussa maestria pittorica di una mano esperta.
Ennese, classe 1950, Angelo Licari affonda le radici del suo operato nel legame persistente con la sua terra d’origine, la sua natura ed i soggetti che la popolano. Da cui una poetica sensibile ed a tratti nostalgica che sovente volge l’attenzione alla figura umana, ripresa con vibranti cromie, sofferente e contratta se intenta nella manualità di azioni quotidiane tratte dal contesto rurale e genuino dell’artista; soggetti leggibili esteticamente in chiave espressionista, da cui evincere una piacevole maestria dettata dalla formazione accademica, al contempo narrativi di una visione intima e priva di mediazioni che evolve, stante il periodo di permanenza fuori sede – già definito metafisico – nella loro successiva scomposizione e si avvale, contestualmente al rientro nei luoghi natii, di una maturità artistica che accosta la produzione di Licari ad i canoni estetici della transavanguardia e del neoespressionismo: da cui un recupero della rappresentazione figurativa seppur delineata da uno stile pittorico personale, fortemente identitario, dal certo riscontro di critica e pubblico.
Rappresentazioni pittoriche di una realtà trasposta ed alternativa aventi a comune denominatore, superando la conclamata abilità esecutiva, la metamorfosi e composizione di oggetti, per loro natura inanimati, in soggetti antropomorfi. Nati nello sguardo rivolto ad ‘il corpo di un violino che, legnoso e senza testa, chiede di bere e fumare una pipa’ (cit.), alimentano l’estetica del bolognese Stefano Manzotti: pulsante di fantasia e fortemente ispirata sia all’iconografia neoclassica, come nella rivisitazione della morte di Marat, sia da icone contemporanee, se dedicata ad un’eccellenza di stile e meccanica, come testimoniato nell’omaggio alla Ferrari. Tratti da una poetica che anima le figure rendendole verosimilmente attrici ed attori attraverso la ricomposizione di nature morte: nell’insieme protagoniste di un palcoscenico intimo e volutamente incondizionato nonché ospiti di un teatro ‘mentale’ che invita a riflettere, con rinnovata leggerezza calviniana, sul rilievo di una visione originale e personale che l’artista declina compiutamente in disegno, pittura e scultura.
Testo critico e presentazione:
Pietro Franca
Sponsorizzata e pubblicizzata da:
www.palazzopallavicini.com
www.fogacci.net
www.axeleventsmanagement.com
Durata mostra:
03 dicembre – 15 dicembre 2022
dal martedì al sabato dalle 11.00/13.00 – 15.00/18.00
15 dicembre chiusura ore 13.00
PER I POSSESSORI DI CARD CULTURA SCONTI RISERVATI SULL’ACQUISTO DELLE OPERE
Info e contatti:
Mail: info@wikiarte.com
Sito: www.wikiarte.com
in Galleria Falcone e Borsellino 2/D Bologna
È lieta di informarvi che
sabato 03 dicembre 2022
ore 17.00
si terrà l’apertura della mostre personali di
ANGELO LICARI e STEFANO MANZOTTI
L’arte quale veicolo di emozioni e custode di ricordi preziosi, che evocano atmosfere e colori della propria terra d’origine dalla spiccata naturalezza e solarità; ed arte, in termini di rappresentazione teatrale di uno scenario a tratti onirico i cui i soggetti, dall’apparente leggerezza compositiva e comunicativa, esprimono l’indiscussa maestria pittorica di una mano esperta.
Ennese, classe 1950, Angelo Licari affonda le radici del suo operato nel legame persistente con la sua terra d’origine, la sua natura ed i soggetti che la popolano. Da cui una poetica sensibile ed a tratti nostalgica che sovente volge l’attenzione alla figura umana, ripresa con vibranti cromie, sofferente e contratta se intenta nella manualità di azioni quotidiane tratte dal contesto rurale e genuino dell’artista; soggetti leggibili esteticamente in chiave espressionista, da cui evincere una piacevole maestria dettata dalla formazione accademica, al contempo narrativi di una visione intima e priva di mediazioni che evolve, stante il periodo di permanenza fuori sede – già definito metafisico – nella loro successiva scomposizione e si avvale, contestualmente al rientro nei luoghi natii, di una maturità artistica che accosta la produzione di Licari ad i canoni estetici della transavanguardia e del neoespressionismo: da cui un recupero della rappresentazione figurativa seppur delineata da uno stile pittorico personale, fortemente identitario, dal certo riscontro di critica e pubblico.
Rappresentazioni pittoriche di una realtà trasposta ed alternativa aventi a comune denominatore, superando la conclamata abilità esecutiva, la metamorfosi e composizione di oggetti, per loro natura inanimati, in soggetti antropomorfi. Nati nello sguardo rivolto ad ‘il corpo di un violino che, legnoso e senza testa, chiede di bere e fumare una pipa’ (cit.), alimentano l’estetica del bolognese Stefano Manzotti: pulsante di fantasia e fortemente ispirata sia all’iconografia neoclassica, come nella rivisitazione della morte di Marat, sia da icone contemporanee, se dedicata ad un’eccellenza di stile e meccanica, come testimoniato nell’omaggio alla Ferrari. Tratti da una poetica che anima le figure rendendole verosimilmente attrici ed attori attraverso la ricomposizione di nature morte: nell’insieme protagoniste di un palcoscenico intimo e volutamente incondizionato nonché ospiti di un teatro ‘mentale’ che invita a riflettere, con rinnovata leggerezza calviniana, sul rilievo di una visione originale e personale che l’artista declina compiutamente in disegno, pittura e scultura.
Testo critico e presentazione:
Pietro Franca
Sponsorizzata e pubblicizzata da:
www.palazzopallavicini.com
www.fogacci.net
www.axeleventsmanagement.com
Durata mostra:
03 dicembre – 15 dicembre 2022
dal martedì al sabato dalle 11.00/13.00 – 15.00/18.00
15 dicembre chiusura ore 13.00
PER I POSSESSORI DI CARD CULTURA SCONTI RISERVATI SULL’ACQUISTO DELLE OPERE
Info e contatti:
Mail: info@wikiarte.com
Sito: www.wikiarte.com
03
dicembre 2022
Angelo Licari | Stefano Manzotti
Dal 03 al 15 dicembre 2022
arte contemporanea
Location
Galleria Wikiarte Deborah Petroni
Bologna, Galleria Falcone e Borsellino, 2d, (BO)
Bologna, Galleria Falcone e Borsellino, 2d, (BO)
Orario di apertura
Da martedì a sabato dalle 11-13 e dalle 15-18
Vernissage
3 Dicembre 2022, 17:00 pm
Sito web
Autore
Curatore
Autore testo critico