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Angelo Pavone
L’artista esprime una decisa sfumatura autobiografica perché parte dall’analisi del mondo giovanile al quale appartiene; qui va a “pescare” i personaggi di un lungo film fatto di fotogrammi della quotidianità: situazioni di pausa, attimi di fitta conversazione, giochi di dialogo attraverso gli sguardi
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La direzione di Artesegno Centro d?Arte è lieta di invitare la S.V. all?inaugurazione presso la sua sede di Udine ? Via Marangoni 28/30 ? della mostra personale dell?artista Angelo Pavone curata dal critico Enzo Santese.
L'artista esprime una decisa sfumatura autobiografica perché parte dall'analisi del mondo giovanile al quale appartiene; qui va a "pescare" i personaggi di un lungo film fatto di fotogrammi della quotidianità: situazioni di pausa, attimi di fitta conversazione, giochi di dialogo attraverso gli sguardi, figure solitamente femminili, confinate in un'atmosfera che sospende per un momento il dato della fluidità del tempo e lo ferma su annotazioni psicologiche, senza ridurre per questo il lavoro pittorico a uno scavo dell'interiorità. Una sequenza atteggiamenti che rendono i protagonisti delle sue tele compagni di un viaggio ideale nei recessi di un mondo che, talora, si esprime su moduli di omologazione, pur sviluppando una serie di espressioni riconducibili a una miriade di individualità. La superficie dipinta lascia emergere con nitidezza la gestualità della mano come evidenza di un sentire o emblema della volontà di proteggere e custodire un sentimento, il sorriso aperto a numerosi esiti interpretativi, i colori degli interni mantenuti in una luce soffusa, rotta improvvisamente dal flash di un'istantanea. Angelo Pavone infatti traspone sulla tela un impianto scenico di derivazione fotografica, fulcro di una pittura che imposta il dato figurale sulla dialettica dello sguardo nella rappresentazione dei caratteri e dei rapporti tra individualità che comunicano tra loro. Il tutto in un ambito dove sono spesso i particolari (girocollo, orologio, polsino, fibbia, cerniera, cucitura di uno stivale) a catalizzare l'attenzione dell'osservatore, prima di rimandarla alla totalità del quadro, dove si affermano le tinte scure in forte rilevanza di contrasti con quelle chiare, specificamente quelle del carnato o degli abiti.?
Enzo Santese
L'artista esprime una decisa sfumatura autobiografica perché parte dall'analisi del mondo giovanile al quale appartiene; qui va a "pescare" i personaggi di un lungo film fatto di fotogrammi della quotidianità: situazioni di pausa, attimi di fitta conversazione, giochi di dialogo attraverso gli sguardi, figure solitamente femminili, confinate in un'atmosfera che sospende per un momento il dato della fluidità del tempo e lo ferma su annotazioni psicologiche, senza ridurre per questo il lavoro pittorico a uno scavo dell'interiorità. Una sequenza atteggiamenti che rendono i protagonisti delle sue tele compagni di un viaggio ideale nei recessi di un mondo che, talora, si esprime su moduli di omologazione, pur sviluppando una serie di espressioni riconducibili a una miriade di individualità. La superficie dipinta lascia emergere con nitidezza la gestualità della mano come evidenza di un sentire o emblema della volontà di proteggere e custodire un sentimento, il sorriso aperto a numerosi esiti interpretativi, i colori degli interni mantenuti in una luce soffusa, rotta improvvisamente dal flash di un'istantanea. Angelo Pavone infatti traspone sulla tela un impianto scenico di derivazione fotografica, fulcro di una pittura che imposta il dato figurale sulla dialettica dello sguardo nella rappresentazione dei caratteri e dei rapporti tra individualità che comunicano tra loro. Il tutto in un ambito dove sono spesso i particolari (girocollo, orologio, polsino, fibbia, cerniera, cucitura di uno stivale) a catalizzare l'attenzione dell'osservatore, prima di rimandarla alla totalità del quadro, dove si affermano le tinte scure in forte rilevanza di contrasti con quelle chiare, specificamente quelle del carnato o degli abiti.?
Enzo Santese
11
dicembre 2004
Angelo Pavone
Dall'undici dicembre 2004 al 15 gennaio 2005
arte contemporanea
Location
ARTESEGNO CENTRO D’ARTE
Udine, Via Antonio Marangoni, 28/30, (Udine)
Udine, Via Antonio Marangoni, 28/30, (Udine)
Orario di apertura
dal martedì al sabato 17,00-19,00
Vernissage
11 Dicembre 2004, ore 19,00
Autore
Curatore