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Angelo Ribezzi – Colore, forma, sogno
Non si tratta di un vedutismo, ma di una visione lirico-mentale che si declina, tra l’altro, in magiche atmosfere boschive con quinte di tronchi ora flessuosi, ora contorti, fitti di rami intricati, a volte quasi sospesi nel colore del fondo o pronti a dissolversi in questo
Comunicato stampa
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La sensibilità artistica di Angelo Ribezzi che, dopo studi di cinematografia, art-computer e diploma in scenografia, era rimasta latente per un diverso percorso lavorativo, è riemersa come una pulsione forte e determinata in anni recenti, mostrando tutto il vigore del suo pensiero onirico poetico in particolare volto alla natura.
Non si tratta di un vedutismo, ma di una visione lirico-mentale che si declina, tra l’altro, in magiche atmosfere boschive con quinte di tronchi ora flessuosi, ora contorti, fitti di rami intricati, a volte quasi sospesi nel colore del fondo o pronti a dissolversi in questo. Il colore è sicuramente il punto di forza di Angelo Ribezzi, infatti in queste sinfonie silvane le tonalità sempre diverse degli alberi sembrano quasi un pretesto per distillare e far emergere sfondi sorprendenti per ricchezza e varietà cromatica. Questi raggiungono il massimo quando l’artista trasforma i suoi lavori saturando o dissolvendo i colori con l’ausilio di photoshop e quindi del computer. Dà così vita a dei video con sequenze che attirano l’osservatore tra questi boschi incantati: assolati, notturni, mattutini, umidi o caldi e dove i giochi cromatici accompagnati da note musicali universalmente condivise stupiscono in continuazione e si vorrebbe non finissero come i sogni.
Nei lavori recenti, sempre pervasi da questa scioltezza nella sottomissione del colore ai propri fini, la materia pittorica si addensa e le forme in primo piano diventano rilievo a stucco dipinto con un’ombra propria e una portata sul piano della tela. La natura che si sporge verso l’osservatore è in realtà un invito a penetrare in questi luoghi surreali, a girarvi dentro con calma, a scoprirli e perdersi, come in una pausa meditativa zen, fuori dal rumore e dallo stress.
Giovanna Da Por Sulligi
Non si tratta di un vedutismo, ma di una visione lirico-mentale che si declina, tra l’altro, in magiche atmosfere boschive con quinte di tronchi ora flessuosi, ora contorti, fitti di rami intricati, a volte quasi sospesi nel colore del fondo o pronti a dissolversi in questo. Il colore è sicuramente il punto di forza di Angelo Ribezzi, infatti in queste sinfonie silvane le tonalità sempre diverse degli alberi sembrano quasi un pretesto per distillare e far emergere sfondi sorprendenti per ricchezza e varietà cromatica. Questi raggiungono il massimo quando l’artista trasforma i suoi lavori saturando o dissolvendo i colori con l’ausilio di photoshop e quindi del computer. Dà così vita a dei video con sequenze che attirano l’osservatore tra questi boschi incantati: assolati, notturni, mattutini, umidi o caldi e dove i giochi cromatici accompagnati da note musicali universalmente condivise stupiscono in continuazione e si vorrebbe non finissero come i sogni.
Nei lavori recenti, sempre pervasi da questa scioltezza nella sottomissione del colore ai propri fini, la materia pittorica si addensa e le forme in primo piano diventano rilievo a stucco dipinto con un’ombra propria e una portata sul piano della tela. La natura che si sporge verso l’osservatore è in realtà un invito a penetrare in questi luoghi surreali, a girarvi dentro con calma, a scoprirli e perdersi, come in una pausa meditativa zen, fuori dal rumore e dallo stress.
Giovanna Da Por Sulligi
21
ottobre 2008
Angelo Ribezzi – Colore, forma, sogno
Dal 21 al 26 ottobre 2008
arte contemporanea
Location
PALAZZO IMPERIALI
Latiano, Piazza Umberto I, (Brindisi)
Latiano, Piazza Umberto I, (Brindisi)
Orario di apertura
dalle 10 alle 22
Vernissage
21 Ottobre 2008, ore 18
Autore