Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Angelo Sarleti – Not here
presenta una sorta di macchina ottica attraverso un’installazione ambientale e materiali video
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Martedì 26 settembre la Galleria Artra apre la nuova stagione
espositiva nello spazio per “progetti speciali”, in Via Sottocorno 5,
con la mostra di Angelo Sarleti: artista calabrese emergente (classe
1979), alla sua prima personale. Il progetto “Not Here”, appositamente
concepito per l’occasione, presenta una sorta di macchina ottica
attraverso un’installazione ambientale e materiali video.
Fattosi conoscere per le sue attitudini da voyeur, Angelo Sarleti è da
sempre attento ai modi di vedere, alle intenzionalità delle immagini,
agli spazi della rappresentazione. I suoi lavori (video, fotografie,
progetti grafici) concentrano la propria attenzione sul rapporto
percettivo tra soggetto e realtà, su come le forme del guardare si
inscrivono dentro lo spazio sociale e su come finiscono poi per
costruire la differenza culturale o l’idea dell’alterità.
Nella convinzione che ogni ordinario processo di rappresentazione sia
una macchina discriminante e organizzativa che determina il nostro
commercio quotidiano con le cose, Sarleti cerca di liberare nelle
immagini quanto rimane sottratto da quanto viene messo a fuoco, ciò che
è temporaneo dallo stereotipo, le strategie di identificazione e quelle
di legittimazione. In questo senso lo spazio sociale della città
diviene il terreno privilegiato della ricerca di Sarleti e la
contingenza performativa dell’hic et nunc la sua condizione temporale.
Due esempi: il video “People” (2003/2004) e il progetto d’intervento
urbano “Flat/Flag” (2005). In entrambi i casi la superficie astratta
che definisce la facciata dell’architettura urbana e la trasforma in
schermo di separazione viene sostituita da una serie di immagini
private, rubate dalla camera da presa, in un caso e in un patchwork
grafico di bandire nazionali nell’altro. “People” restituisce entro una
griglia geometrica e pulsante tanti frammenti di vissuto spiato e
registrato dove gli inquilini diventano l’attore inconsapevole e
puramente “esistente” che ripete continuamente, in loop, un’azione
ordinaria. In “Flat/Flag” sono invece le appartenenze politico-sociali
e quelle nazionali a dichiararsi all’esterno dei nuclei abitativi.
Forse Dan Graham figura in una ipotetica genealogia di Sarleti, ma più
che il rapporto tra pubblico e privato, qui è proprio la costruzione
dell’immagine come costruzione sociale a prevalere. Non a caso ogni
progetto di Sarleti è prodotto per mezzo di pattern geometrici che
definiscono tessuti grafici, griglie colorate, rappresentazioni
astratte. Anche “Not Here” per Artra segue lo stesso procedimento, ma a
scala ambientale. Entrare nella galleria di Via Sottocorno sarà come
immergersi in uno spazio percettivo, optical, lisergico, fatto di un
migliaio di acquerelli che attireranno lo spettatore al centro della
griglia colorata. Ma se l’oggetto da osservare sarà altrove e non
all’interno, compito dello spazio espositivo sarà piuttosto quello di
creare le condizioni dell’osservazione come in un dispositivo visivo.
Angelo sarleti ha partecipato a:
-2001: “I love light” Castello dell’Acciaiolo, Scandicci (FI) – a cura
di G. Cauteruccio
“Butterfly” Galleria La Corte Arte Contemporanea – a cura di
R. Tempestini
-2002: “Rotte metropolitane” Palazzo Vivarelli Colonna, Firenze – a
cura di R. Tempestini e G. Cauteruccio
-2003: “Play” Care Off, Milano – a cura di M. Chini *
“Contested space” Spazio Alcatraz, Firenze – a cura di M.
Scotini *
-2004: “Alta attenzione” MiArt 2004, Milano – a cura di M. Gandini, M.
Meneguzzo, F. Tedeschi *.
“Empowerment” Museo d’arte contemporanea di Villa Croce e
palazzo Bombrini, Genova – a cura di M. Scotini *
“Allarmi” Caserma de Cristoforis, Como – a cura N. Mangione,
I. Quaroni, A. Trabucco, I. Zucca Alessandrelli *
-2005: "Stazione Isola" Isola Art Center, Milano - a cura di
S.Boccalini e K. Anguelova *
"Anigma 2 - International Festival of Digital Imaging and
Animation" Novosibirsk (Russia) - a cura di M. Gorni e A. Martinov
"Con altri occhi" Palazzo della Ragione, Milano - a cura di
K. Anguelova e R. Pinto *
-2006: ”Gli occhi della città” Artandgallery, Milano - a cura di
M.Gandini
“Stazione Isola” CRAC, Cremona - a cura di S.Boccalini e K.
Anguelova
”Yearbook06” Ex convento di S.Cristina, Bologna; Palazzo Venezia, Roma
– a cura di R.Barilli
espositiva nello spazio per “progetti speciali”, in Via Sottocorno 5,
con la mostra di Angelo Sarleti: artista calabrese emergente (classe
1979), alla sua prima personale. Il progetto “Not Here”, appositamente
concepito per l’occasione, presenta una sorta di macchina ottica
attraverso un’installazione ambientale e materiali video.
Fattosi conoscere per le sue attitudini da voyeur, Angelo Sarleti è da
sempre attento ai modi di vedere, alle intenzionalità delle immagini,
agli spazi della rappresentazione. I suoi lavori (video, fotografie,
progetti grafici) concentrano la propria attenzione sul rapporto
percettivo tra soggetto e realtà, su come le forme del guardare si
inscrivono dentro lo spazio sociale e su come finiscono poi per
costruire la differenza culturale o l’idea dell’alterità.
Nella convinzione che ogni ordinario processo di rappresentazione sia
una macchina discriminante e organizzativa che determina il nostro
commercio quotidiano con le cose, Sarleti cerca di liberare nelle
immagini quanto rimane sottratto da quanto viene messo a fuoco, ciò che
è temporaneo dallo stereotipo, le strategie di identificazione e quelle
di legittimazione. In questo senso lo spazio sociale della città
diviene il terreno privilegiato della ricerca di Sarleti e la
contingenza performativa dell’hic et nunc la sua condizione temporale.
Due esempi: il video “People” (2003/2004) e il progetto d’intervento
urbano “Flat/Flag” (2005). In entrambi i casi la superficie astratta
che definisce la facciata dell’architettura urbana e la trasforma in
schermo di separazione viene sostituita da una serie di immagini
private, rubate dalla camera da presa, in un caso e in un patchwork
grafico di bandire nazionali nell’altro. “People” restituisce entro una
griglia geometrica e pulsante tanti frammenti di vissuto spiato e
registrato dove gli inquilini diventano l’attore inconsapevole e
puramente “esistente” che ripete continuamente, in loop, un’azione
ordinaria. In “Flat/Flag” sono invece le appartenenze politico-sociali
e quelle nazionali a dichiararsi all’esterno dei nuclei abitativi.
Forse Dan Graham figura in una ipotetica genealogia di Sarleti, ma più
che il rapporto tra pubblico e privato, qui è proprio la costruzione
dell’immagine come costruzione sociale a prevalere. Non a caso ogni
progetto di Sarleti è prodotto per mezzo di pattern geometrici che
definiscono tessuti grafici, griglie colorate, rappresentazioni
astratte. Anche “Not Here” per Artra segue lo stesso procedimento, ma a
scala ambientale. Entrare nella galleria di Via Sottocorno sarà come
immergersi in uno spazio percettivo, optical, lisergico, fatto di un
migliaio di acquerelli che attireranno lo spettatore al centro della
griglia colorata. Ma se l’oggetto da osservare sarà altrove e non
all’interno, compito dello spazio espositivo sarà piuttosto quello di
creare le condizioni dell’osservazione come in un dispositivo visivo.
Angelo sarleti ha partecipato a:
-2001: “I love light” Castello dell’Acciaiolo, Scandicci (FI) – a cura
di G. Cauteruccio
“Butterfly” Galleria La Corte Arte Contemporanea – a cura di
R. Tempestini
-2002: “Rotte metropolitane” Palazzo Vivarelli Colonna, Firenze – a
cura di R. Tempestini e G. Cauteruccio
-2003: “Play” Care Off, Milano – a cura di M. Chini *
“Contested space” Spazio Alcatraz, Firenze – a cura di M.
Scotini *
-2004: “Alta attenzione” MiArt 2004, Milano – a cura di M. Gandini, M.
Meneguzzo, F. Tedeschi *.
“Empowerment” Museo d’arte contemporanea di Villa Croce e
palazzo Bombrini, Genova – a cura di M. Scotini *
“Allarmi” Caserma de Cristoforis, Como – a cura N. Mangione,
I. Quaroni, A. Trabucco, I. Zucca Alessandrelli *
-2005: "Stazione Isola" Isola Art Center, Milano - a cura di
S.Boccalini e K. Anguelova *
"Anigma 2 - International Festival of Digital Imaging and
Animation" Novosibirsk (Russia) - a cura di M. Gorni e A. Martinov
"Con altri occhi" Palazzo della Ragione, Milano - a cura di
K. Anguelova e R. Pinto *
-2006: ”Gli occhi della città” Artandgallery, Milano - a cura di
M.Gandini
“Stazione Isola” CRAC, Cremona - a cura di S.Boccalini e K.
Anguelova
”Yearbook06” Ex convento di S.Cristina, Bologna; Palazzo Venezia, Roma
– a cura di R.Barilli
26
settembre 2006
Angelo Sarleti – Not here
Dal 26 settembre al 10 novembre 2006
giovane arte
Location
ARTRA
Milano, via Bernardino Ramazzini, 8, (Milano)
Milano, via Bernardino Ramazzini, 8, (Milano)
Orario di apertura
dal martedì al venerdì dalle 15.30 alle 19.00
Vernissage
26 Settembre 2006, ore 18
Autore
Curatore