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Angelo Titonel – Osservano
In mostra venti volti di grande formato, dipinti da Angelo Titonel, esplorano il legame invisibile tra chi osserva e chi viene osservato.
Comunicato stampa
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A 5 anni dalla scomparsa del pittore Angelo Titonel (1938 – 2018), Maja Arte Contemporanea inaugura venerdì 6 ottobre 2023, ore 18, in via di Monserrato 30 (Roma), la mostra "Osservano", in cui si presentano per la prima volta al pubblico dieci dittici di grande formato (olii su tela e tavola, 105x190 cm, ognuno) che compongono l'ultima serie pittorica realizzata da Titonel tra il 2017 e il 2018, prima della sua improvvisa scomparsa avvenuta il 7 ottobre.
Come ricorda Lorenzo Canova: "Angelo Titonel è uno dei più importanti pittori figurativi della sua generazione, un artista capace di dialogare senza subalternità con i maggiori esponenti di un certo realismo europeo e dell'iperrealismo americano, con cui condivide molti elementi, conservando però i tratti originali del suo stile e del suo indirizzo teorico."
In mostra ci "osservano" venti volti dipinti da Titonel i quali - accostati a due a due - formano una vera e propria installazione che ha "tutte le caratteristiche di un'opera concettuale che si confronta con la fotografia, aggiungendo però quell'elemento 'esistenziale' che si deposita nel passaggio tra pennello e supporto attraverso il colore e la mano del pittore." – osserva Canova nel testo in catalogo.
"Il pittore compone così la sua narrazione silente mescolando etnie e geografie, continenti e tradizioni, oriente e occidente, il sud e il nord del pianeta, lasciando agli occhi il compito di testimoniare storie che non conosciamo ma di cui possiamo intuire gli esiti e che sono trasmesse da donne e uomini che (ci) guardano da un tempo sospeso tra il trascorrere rapido delle urgenze del presente e la sua sospensione in una dimensione parallela. [...]
In un mondo dove l'elemento visivo sembra dominante nella sua dimensione effimera e transitoria, Titonel ci consegna così l'eredità di una ricerca densa e profonda sui meccanismi psichici, fisici e culturali del vedere, sugli sconfinamenti tra lo spazio digitale dei media contemporanei e le nuove possibilità di metamorfosi e di azione della pittura, sul mestiere antico di un artista-osservatore che si dedica ancora al legame invisibile tra chi osserva e chi viene osservato nei meandri circolari di un labirinto formato dall'intreccio dei rispecchiamenti e degli sguardi."
Questa mostra vuole essere la prima di un ciclo espositivo volto ad esplorare nel tempo la vasta produzione artistica di Angelo Titonel, indagando di volta in volta una specifica serie di opere, dagli anni Settanta al 2018.
NOTE BIOGRAFICHE
Angelo Titonel (Cornuda (TV) 1938 - Imola (BO) 2018) si trasferisce giovanissimo a Milano dove consegue il diploma alla Scuola Superiore d'Arte Applicata all'Industria del Castello Sforzesco (1960). Lavora in qualità di graphic-designer e art director in agenzie internazionali di pubblicità. Lasciata questa attività per dedicarsi totalmente alla pittura, espone per la prima volta nel 1964 a Velbert (Essen) in Germania.
Trasferitosi a Roma, negli Anni Settanta è tra i protagonisti più importanti del Realismo magico italiano.
Espone in musei e luoghi istituzionali, tra cui il Museo Civico di Bologna (1973), il Museo d'Arte Contemporanea di Skopje (Macedonia, 1974), il Parlamento Europeo di Strasburgo (1994), il Complesso del Vittoriano (Roma, 2001), il Museo Olimpico di Losanna (2005), il Palazzo Pubblico Antichi Magazzini del Sale (Siena, 2010).
Numerose sono le mostre realizzate in Europa, specialmente in Germania, e negli Stati Uniti (New York).
Invitato a Biennali Internazionali (Venezia 2011) e Quadriennali in Italia e all'Estero (Grand Palais, Parigi 1990) riceve numerosi premi e riconoscimenti.
Ha realizzato per conto del Palazzo del Quirinale i ritratti dei Presidenti della Repubblica e personaggi storici quali: Garibaldi, Mazzini, D'Azeglio e Cavour. Ha inoltre dipinto il quadro ufficiale del Papa Benedetto XVI per il Vaticano, collocato nel Patriarchio-Galleria dei Papi in San Giovanni in Laterano.
Su richiesta della Direzione della Galleria degli Uffizi di Firenze, ha realizzato il proprio autoritratto per la Collezione degli Autoritratti degli Artisti della Galleria stessa.
Del lavoro di Titonel hanno scritto critici e storici dell'arte italiani e stranieri, tra cui: Sergio Bernardi, Rossana Bossaglia, Luciano Caramel, Andrea B. Del Guercio, Federica Di Castro, Maurizio Fagiolo dell'Arco, Francesco Faeta, Duilio Morosini, Rocco Ronchi, Padre Felice Rossetti, Claudio Strinati, Marisa Vescovo.
Nel 1992 si trasferisce a Imola, dove vive e lavora fino al giorno della sua improvvisa scomparsa.
Come ricorda Lorenzo Canova: "Angelo Titonel è uno dei più importanti pittori figurativi della sua generazione, un artista capace di dialogare senza subalternità con i maggiori esponenti di un certo realismo europeo e dell'iperrealismo americano, con cui condivide molti elementi, conservando però i tratti originali del suo stile e del suo indirizzo teorico."
In mostra ci "osservano" venti volti dipinti da Titonel i quali - accostati a due a due - formano una vera e propria installazione che ha "tutte le caratteristiche di un'opera concettuale che si confronta con la fotografia, aggiungendo però quell'elemento 'esistenziale' che si deposita nel passaggio tra pennello e supporto attraverso il colore e la mano del pittore." – osserva Canova nel testo in catalogo.
"Il pittore compone così la sua narrazione silente mescolando etnie e geografie, continenti e tradizioni, oriente e occidente, il sud e il nord del pianeta, lasciando agli occhi il compito di testimoniare storie che non conosciamo ma di cui possiamo intuire gli esiti e che sono trasmesse da donne e uomini che (ci) guardano da un tempo sospeso tra il trascorrere rapido delle urgenze del presente e la sua sospensione in una dimensione parallela. [...]
In un mondo dove l'elemento visivo sembra dominante nella sua dimensione effimera e transitoria, Titonel ci consegna così l'eredità di una ricerca densa e profonda sui meccanismi psichici, fisici e culturali del vedere, sugli sconfinamenti tra lo spazio digitale dei media contemporanei e le nuove possibilità di metamorfosi e di azione della pittura, sul mestiere antico di un artista-osservatore che si dedica ancora al legame invisibile tra chi osserva e chi viene osservato nei meandri circolari di un labirinto formato dall'intreccio dei rispecchiamenti e degli sguardi."
Questa mostra vuole essere la prima di un ciclo espositivo volto ad esplorare nel tempo la vasta produzione artistica di Angelo Titonel, indagando di volta in volta una specifica serie di opere, dagli anni Settanta al 2018.
NOTE BIOGRAFICHE
Angelo Titonel (Cornuda (TV) 1938 - Imola (BO) 2018) si trasferisce giovanissimo a Milano dove consegue il diploma alla Scuola Superiore d'Arte Applicata all'Industria del Castello Sforzesco (1960). Lavora in qualità di graphic-designer e art director in agenzie internazionali di pubblicità. Lasciata questa attività per dedicarsi totalmente alla pittura, espone per la prima volta nel 1964 a Velbert (Essen) in Germania.
Trasferitosi a Roma, negli Anni Settanta è tra i protagonisti più importanti del Realismo magico italiano.
Espone in musei e luoghi istituzionali, tra cui il Museo Civico di Bologna (1973), il Museo d'Arte Contemporanea di Skopje (Macedonia, 1974), il Parlamento Europeo di Strasburgo (1994), il Complesso del Vittoriano (Roma, 2001), il Museo Olimpico di Losanna (2005), il Palazzo Pubblico Antichi Magazzini del Sale (Siena, 2010).
Numerose sono le mostre realizzate in Europa, specialmente in Germania, e negli Stati Uniti (New York).
Invitato a Biennali Internazionali (Venezia 2011) e Quadriennali in Italia e all'Estero (Grand Palais, Parigi 1990) riceve numerosi premi e riconoscimenti.
Ha realizzato per conto del Palazzo del Quirinale i ritratti dei Presidenti della Repubblica e personaggi storici quali: Garibaldi, Mazzini, D'Azeglio e Cavour. Ha inoltre dipinto il quadro ufficiale del Papa Benedetto XVI per il Vaticano, collocato nel Patriarchio-Galleria dei Papi in San Giovanni in Laterano.
Su richiesta della Direzione della Galleria degli Uffizi di Firenze, ha realizzato il proprio autoritratto per la Collezione degli Autoritratti degli Artisti della Galleria stessa.
Del lavoro di Titonel hanno scritto critici e storici dell'arte italiani e stranieri, tra cui: Sergio Bernardi, Rossana Bossaglia, Luciano Caramel, Andrea B. Del Guercio, Federica Di Castro, Maurizio Fagiolo dell'Arco, Francesco Faeta, Duilio Morosini, Rocco Ronchi, Padre Felice Rossetti, Claudio Strinati, Marisa Vescovo.
Nel 1992 si trasferisce a Imola, dove vive e lavora fino al giorno della sua improvvisa scomparsa.
06
ottobre 2023
Angelo Titonel – Osservano
Dal 06 ottobre al 25 novembre 2023
personale
Location
Maja Arte Contemporanea
Roma, Via Di Monserrato, 30, (Roma)
Roma, Via Di Monserrato, 30, (Roma)
Orario di apertura
da martedì a venerdì ore 15.30-19.30, sabato ore 11-13 e 15-19
Vernissage
6 Ottobre 2023, ore 18
Sito web
Autore
Autore testo critico