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Angelo Zedda – Lanscapes
Sono piccoli paesaggi senza luogo e senza data quelli dipinti da Angelo Zedda, pittore che si definisce autodidatta pur avendo frequentato molti studi d’artista tra cui quello di Antonio Atza, a cui fu legato negli ultimi anni di vita.
Comunicato stampa
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Quando la pittura è fuori dal tempo
Una serie di tele su cui pochi colori si fondono, verdi lividi, grigi e bianchi come lampi che svaporano in nubi ribollenti. Sono cieli turneriani trattenuti a stento, su rovine simboliste tracciate da Caspar Friedrich e lasciate alle forze tempestose del pensiero che agita, scioglie e liquefa fino ai margini dell'astrazione. Una pittura, insomma, che non vuole fare i conti col suo tempo... ma forse per questo si fa fortemente contemporanea.
Un paesaggio è uno stato d'animo, disse Henri Frédéric Amiel. Effettivamete l'esercizio di Angelo Zedda consiste nell'assorbire il ricordo di ciò che vede per piegarlo alla sua immaginazione. Ogni tela è una storia di luoghi dell'anima; un rifugio legato all'inconscio che esercita il diritto a sottrarsi da un' epoca che non soddisfa. Una buona, anzi un'ottima e raffinata pittura che sempre più il mondo dell'arte sta rivendicando dopo tanto concettuale e ready-made.
Sono riflessioni che fioriscono la notte, quando anche il paesaggio sembra riposare, sotto la luce ferrigna della luna che tutto oblia, accarezza e calma. Solo le note in terze cantilenanti di un notturno beethoveniano agitano le spume senza ombre di acque iridescenti. La vista si sforza di andar oltre, il sonno precipita la mente, siamo nel viaggio, siamo dentro il paesaggio.
Efisio Carbone
Una serie di tele su cui pochi colori si fondono, verdi lividi, grigi e bianchi come lampi che svaporano in nubi ribollenti. Sono cieli turneriani trattenuti a stento, su rovine simboliste tracciate da Caspar Friedrich e lasciate alle forze tempestose del pensiero che agita, scioglie e liquefa fino ai margini dell'astrazione. Una pittura, insomma, che non vuole fare i conti col suo tempo... ma forse per questo si fa fortemente contemporanea.
Un paesaggio è uno stato d'animo, disse Henri Frédéric Amiel. Effettivamete l'esercizio di Angelo Zedda consiste nell'assorbire il ricordo di ciò che vede per piegarlo alla sua immaginazione. Ogni tela è una storia di luoghi dell'anima; un rifugio legato all'inconscio che esercita il diritto a sottrarsi da un' epoca che non soddisfa. Una buona, anzi un'ottima e raffinata pittura che sempre più il mondo dell'arte sta rivendicando dopo tanto concettuale e ready-made.
Sono riflessioni che fioriscono la notte, quando anche il paesaggio sembra riposare, sotto la luce ferrigna della luna che tutto oblia, accarezza e calma. Solo le note in terze cantilenanti di un notturno beethoveniano agitano le spume senza ombre di acque iridescenti. La vista si sforza di andar oltre, il sonno precipita la mente, siamo nel viaggio, siamo dentro il paesaggio.
Efisio Carbone
27
gennaio 2018
Angelo Zedda – Lanscapes
Dal 27 gennaio al 24 febbraio 2018
arte contemporanea
Location
GALLERIA MACCA
Cagliari, Via Alberto Lamarmora, 136, (Cagliari)
Cagliari, Via Alberto Lamarmora, 136, (Cagliari)
Orario di apertura
giovedì, venerdì e sabato ore 19-21
Vernissage
27 Gennaio 2018, ore 19
Autore
Curatore