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Angelo Zennaro – Sconfinamenti exit entry
Fragile e delicata l’installazione è un’opera in cui piani e immagini si accavallano e sovrappongono coinvolgendo a Ca’ Pesaro l’intero l’ambiente: visibile dall’esterno, interagisce con l’acqua del Canal Grande e con la luce, dialogando con il monumentale androne di Longhena
Comunicato stampa
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Sconfinamenti exit- entry è un’ installazione di Angelo Zennaro, pensata e progettata per Ca’ Pesaro.
Realizzata completamente a mano con la tecnica del vetro-fusione, è un’opera unica nel suo genere per dimensioni e modalità di inserimento nel contesto architettonico. Si compone di 24 fogli di vetro policromo per una superficie complessiva di 24 metri quadri.
Fragile e delicata, è un'opera in cui piani e immagini si accavallano e sovrappongono coinvolgendo a Ca’ Pesaro l’intero l'ambiente: visibile dall’esterno, interagisce con l’acqua del Canal Grande e con la luce, dialogando con il monumentale androne di Longhena; un’opera in cui la sperimentazione intende andar oltre, oltre la forma vitrea conosciuta, oltre i confini del già visto, per accedere ad altri territori dell’arte, del saper fare.
Un’esperienza che coniuga nel lavoro di tutti i giorni tradizione e innovazione, un’occasione di riflessione sulla materia vetro e sulle infinite soglie creative cui consente di accedere.
La realizzazione di una simile impresa è stata possibile grazie alla collaborazione dell’artista con i Musei Civici Veneziani e con l’Assessorato alle Attività produttive della Provincia di Venezia, a conclusione di un lungo e proficuo percorso di formazione, ricerca e innovazione sull’arte vetraria, iniziato nel 2002.
Angelo Zennaro nasce a Venezia nel 1951. Qui si forma all’Istituto d'Arte, dove si dedica allo studio dell'affresco e del restauro, poi all'Accademia e , come designer, nelle fabbriche di Murano, di cui percepisce e assorbe l’energia forte e calda e in cui prende contatto con la materia-vetro. Comincia contemporaneamente il suo percorso di pittore, partecipa alla vita culturale veneziana con Alberto Gianquinto, Vittorio Basaglia, Armando Pizzinato, Rafael Alberti, Sebastian Matta, Emilio Vedova. Nel 1975 tiene a Venezia la prima personale presso la Galleria Il Traghetto; è tra i protagonisti dell'attività della Fondazione Bevilacqua La Masa, che gli assegna numerosi riconoscimenti e uno studio a Palazzo Carminati, sede prestigiosa, dove lo hanno preceduto celebri nomi della pittura veneziana del ‘900. Partecipa con le sue opere a numerose esposizioni, vince premi importanti, è presente nei musei, si cimenta con diversi materiali, come il vetro: l’atto creativo è per lui sempre una sorta di processo alchemico, e non vi è “separazione” tra forme espressive.
Titolare dal 1980 della cattedra di pittura al Liceo Artistico, vive questa attività con impegno e serietà, ottenendo un vivo e intenso scambio con i giovani talenti in formazione.
Sempre più attratto dalle potenzialità del vetro - colore, luce, trasparenze - si avventura in percorsi artistici rigorosi e complessi dagli stupefacenti, innovativi risultati . Trasferitosi, alla fine degli anni ’80, a Mogliano Veneto, realizza qui le vetrate per la chiesa parrocchiale del Cuore Immacolato di Maria. Un’ impresa che modifica sostanzialmente l’edificio, in cui apre 3 fori finestra alti 6 metri da cui irrompe , attraverso il vetro, la luce. Ed è proprio il vetro a segnare nuove tappe nell’evoluzione del suo linguaggio. Privilegia la tecnica del vetro-fusione, una delle più innovative e originali, che bene s’inserisce nel connubio assai stretto tra architettura e arti plastiche, particolarmente nella realizzazione di vetrate, tra cui – oltre a quelle per la chiesa di Mogliano- 7 fogli di vetro nell’ex scuola Silvio Pellico a Mestre, e Fiori di Luce nella Banca del Credito cooperativo di Monastier di Treviso. Ora, la grande installazione di Ca’ Pesaro.
Realizzata completamente a mano con la tecnica del vetro-fusione, è un’opera unica nel suo genere per dimensioni e modalità di inserimento nel contesto architettonico. Si compone di 24 fogli di vetro policromo per una superficie complessiva di 24 metri quadri.
Fragile e delicata, è un'opera in cui piani e immagini si accavallano e sovrappongono coinvolgendo a Ca’ Pesaro l’intero l'ambiente: visibile dall’esterno, interagisce con l’acqua del Canal Grande e con la luce, dialogando con il monumentale androne di Longhena; un’opera in cui la sperimentazione intende andar oltre, oltre la forma vitrea conosciuta, oltre i confini del già visto, per accedere ad altri territori dell’arte, del saper fare.
Un’esperienza che coniuga nel lavoro di tutti i giorni tradizione e innovazione, un’occasione di riflessione sulla materia vetro e sulle infinite soglie creative cui consente di accedere.
La realizzazione di una simile impresa è stata possibile grazie alla collaborazione dell’artista con i Musei Civici Veneziani e con l’Assessorato alle Attività produttive della Provincia di Venezia, a conclusione di un lungo e proficuo percorso di formazione, ricerca e innovazione sull’arte vetraria, iniziato nel 2002.
Angelo Zennaro nasce a Venezia nel 1951. Qui si forma all’Istituto d'Arte, dove si dedica allo studio dell'affresco e del restauro, poi all'Accademia e , come designer, nelle fabbriche di Murano, di cui percepisce e assorbe l’energia forte e calda e in cui prende contatto con la materia-vetro. Comincia contemporaneamente il suo percorso di pittore, partecipa alla vita culturale veneziana con Alberto Gianquinto, Vittorio Basaglia, Armando Pizzinato, Rafael Alberti, Sebastian Matta, Emilio Vedova. Nel 1975 tiene a Venezia la prima personale presso la Galleria Il Traghetto; è tra i protagonisti dell'attività della Fondazione Bevilacqua La Masa, che gli assegna numerosi riconoscimenti e uno studio a Palazzo Carminati, sede prestigiosa, dove lo hanno preceduto celebri nomi della pittura veneziana del ‘900. Partecipa con le sue opere a numerose esposizioni, vince premi importanti, è presente nei musei, si cimenta con diversi materiali, come il vetro: l’atto creativo è per lui sempre una sorta di processo alchemico, e non vi è “separazione” tra forme espressive.
Titolare dal 1980 della cattedra di pittura al Liceo Artistico, vive questa attività con impegno e serietà, ottenendo un vivo e intenso scambio con i giovani talenti in formazione.
Sempre più attratto dalle potenzialità del vetro - colore, luce, trasparenze - si avventura in percorsi artistici rigorosi e complessi dagli stupefacenti, innovativi risultati . Trasferitosi, alla fine degli anni ’80, a Mogliano Veneto, realizza qui le vetrate per la chiesa parrocchiale del Cuore Immacolato di Maria. Un’ impresa che modifica sostanzialmente l’edificio, in cui apre 3 fori finestra alti 6 metri da cui irrompe , attraverso il vetro, la luce. Ed è proprio il vetro a segnare nuove tappe nell’evoluzione del suo linguaggio. Privilegia la tecnica del vetro-fusione, una delle più innovative e originali, che bene s’inserisce nel connubio assai stretto tra architettura e arti plastiche, particolarmente nella realizzazione di vetrate, tra cui – oltre a quelle per la chiesa di Mogliano- 7 fogli di vetro nell’ex scuola Silvio Pellico a Mestre, e Fiori di Luce nella Banca del Credito cooperativo di Monastier di Treviso. Ora, la grande installazione di Ca’ Pesaro.
17
maggio 2008
Angelo Zennaro – Sconfinamenti exit entry
Dal 17 maggio al 27 luglio 2008
arte contemporanea
Location
GALLERIA INTERNAZIONALE D’ARTE MODERNA DI CA’ PESARO
Venezia, Santa Croce, 2076, (Venezia)
Venezia, Santa Croce, 2076, (Venezia)
Biglietti
Ingresso con il biglietto del museo: intero 5,50 euro, ridotto 3 euro
Orario di apertura
10/18 (biglietteria 10/17), chiuso lunedì
Vernissage
17 Maggio 2008, ore 11
Autore