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Angie P. – Nuit Etoilée
Per la prima volta in Italia le opere fotografiche di Angie P. saranno esposte alla Galleria Koinè di Scicli. La mostra personale dal titolo “Nuit Etoilée” (Notte Stellata) apre le porte al pubblico alle ore 21.00 del 10 agosto 2017. Per l’occasione sono state selezionate 10 opere.
Comunicato stampa
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Per la prima volta in Italia le opere fotografiche di Angie P. saranno esposte alla Galleria Koinè di Scicli. La mostra personale dal titolo “Nuit Etoilée” (Notte Stellata) apre le porte al pubblico alle ore 21.00 del 10 agosto 2017. Per l’occasione sono state selezionate 10 opere, tutte a tema Natura.
La mostra personale di Angie P. raccoglie forme, geometrie, volti, figure, frammenti di un tutto, disegnate dalla natura, in dimensione frattale e fotografate dall’artista in viaggio, in vari posti del mondo. Un insieme di figure che si presentano in modo ricorrente su scala via via più ridotta, sfociando a volte in forme di eccezionale complessità.
Se si guarda nel dettaglio lo scenario della natura essa ci appare in frammenti, ciascuna della quale è una copia ridotta dell’insieme. Sono frattali le geometrie della sabbia desertica mossa dalle intemperie e dal vento, le nubi del tramonto nell’opera dal titolo “Buste”, il groviglio dei rami dell’albero innevato in “Magique”, e l’intreccio di linee in “Fond” che ricorda la tecnica dello sgocciolamento continuo utilizzata dal pittore americano J. Pollock.
La legge che ci spiega come la natura crea le forme, secondo l’equazione matematica del frattale, è ancora oggi una incognita per fisici e scienziati.
Allora le scelte interpretative sono a due vie. La prima è razionale, appartiene al mondo macroscopico, a tutto ciò che vediamo, tocchiamo, ascoltiamo. In questo mondo ci appaiono le forme che vogliamo vedere, dettata ed interpretata dalla nostra unica e soggettiva sensibilità ed esperienza. Si può sperimentare tale esperienza nel guardare l’opera “Bische” ove appaiono ad un apparente tronco d’albero forme di animali.
La seconda via è legata al mondo del possibile, il mondo microscopico, il mondo che non ha regole, ma è soggetta alla legge della probabilità quindi obbediente al principio di indeterminazione. Solo un elemento, onnipresente in natura, si distingue da tutti gli altri ed è l’acqua. La natura è acqua, la pianta è acqua, il corpo umano è acqua. Secondo i fisici quantistici E. Del Giudice, G. Preparata e il premio Nobel per la medicina Luc Montagnier, l’acqua risponde solo al dominio della coerenza rappresentabile in frattale. L’acqua soggetta a frequenze esterne si organizza ed è in grado di scambiare informazioni alla materia con cui viene a contatto. In altre parole l’acqua obbedisce a frequenze vibrazionali elettromagnetiche, instaura una comunicazione e assume il ruolo di direttore d’orchestra di tutti gli elementi molecolari che contiene nel suo dominio. Si tratta del principio definito memoria dell’acqua.
Nelle foto dal titolo “Ô I e II”, entrambi presenti alla galleria Koinè, l’acqua, gli elementi che contiene a livello di particelle molecolari, la luce si mostrano, all’osservatore attento, come sinfonia, sublimazione, cielo stellato, orgasmo frattale. Quell’acqua rappresentata in ” Ô ” è parte del lago di Ginevra, soggetta alle frequenze elettromagnetiche del CERN, laboratoiro -’accelleratore di microparticelle, ai pensieri di fisici e scienziati provenienti da tutto il mondo, ai sogni di uomini e donne che vivono la cosmopolita Ginevra. Ogni goccia, ogni forma, ogni materia è vita, è memoria di pensiero vibrazionale e del rapporto di confidenza e meraviglia di Angie P. con il soggetto ritratto.
La mostra racconta al visitatore come la fotografia possa essere un ambito di ricerca e, al contempo, un pretesto per cercare la qualità del vivere e fondare una comunità osservatrice e pacifica, ma pensante.
Per vivere in prima persona le forme e le geometrie della natura rinnoviamo l’invito a visitare la mostra fotografica di Angie P. presso la Galleria Koinè di Scicli che rimarrà aperta dal 10 agosto al 1 settembre 2017
Angie P. è di nazionalità italo-svizzera . Cofondatrice e membro del consiglio direttivo fino al 2016 dell’ IRP (Fondation internationale pour la recherche en paraplégie ) che ha come missione di finanziare la ricerca di base e la ricerca clinica nel campo della paraplegia, al fine di contribuire a migliorare le condizioni di vita delle persone colpite da lesioni al midollo spinale.
Cofondatrice e direttrice della Fondazione “Les réfugiés d'hier accueillent les réfugiés d'aujourd'hui”che si occupa di progetti di accoglienza, orientamento, istruzione, formazione ed inclusione sociale dei migranti e rifugiati in Svizzera. Sostiene attivamente famiglie con problematiche sociali.
Dopo una breve parentesi con la pittura è approdata per diletto alla fotografia. Non si ritiene una professionista, ma per scelta personale, i suoi pixel non sono mai affidati a software di grafica e fotoritocco. La foto, tal quale, è stampata su una speciale carta a Losanna e successivamente incollata su supporto piano in alluminio.
Le sue opere sono state esposte al grande pubblico e vendute presso la “Galerie Hania Bailly “di Ginevra e presso il negozio - galleria di interior design del lusso “Ars Vivendi” di Ginevra.
Angie P. è autrice del libro “Poesie di Vita” pubblicato a luglio 2009, a cura di Publibook .
La mostra personale di Angie P. raccoglie forme, geometrie, volti, figure, frammenti di un tutto, disegnate dalla natura, in dimensione frattale e fotografate dall’artista in viaggio, in vari posti del mondo. Un insieme di figure che si presentano in modo ricorrente su scala via via più ridotta, sfociando a volte in forme di eccezionale complessità.
Se si guarda nel dettaglio lo scenario della natura essa ci appare in frammenti, ciascuna della quale è una copia ridotta dell’insieme. Sono frattali le geometrie della sabbia desertica mossa dalle intemperie e dal vento, le nubi del tramonto nell’opera dal titolo “Buste”, il groviglio dei rami dell’albero innevato in “Magique”, e l’intreccio di linee in “Fond” che ricorda la tecnica dello sgocciolamento continuo utilizzata dal pittore americano J. Pollock.
La legge che ci spiega come la natura crea le forme, secondo l’equazione matematica del frattale, è ancora oggi una incognita per fisici e scienziati.
Allora le scelte interpretative sono a due vie. La prima è razionale, appartiene al mondo macroscopico, a tutto ciò che vediamo, tocchiamo, ascoltiamo. In questo mondo ci appaiono le forme che vogliamo vedere, dettata ed interpretata dalla nostra unica e soggettiva sensibilità ed esperienza. Si può sperimentare tale esperienza nel guardare l’opera “Bische” ove appaiono ad un apparente tronco d’albero forme di animali.
La seconda via è legata al mondo del possibile, il mondo microscopico, il mondo che non ha regole, ma è soggetta alla legge della probabilità quindi obbediente al principio di indeterminazione. Solo un elemento, onnipresente in natura, si distingue da tutti gli altri ed è l’acqua. La natura è acqua, la pianta è acqua, il corpo umano è acqua. Secondo i fisici quantistici E. Del Giudice, G. Preparata e il premio Nobel per la medicina Luc Montagnier, l’acqua risponde solo al dominio della coerenza rappresentabile in frattale. L’acqua soggetta a frequenze esterne si organizza ed è in grado di scambiare informazioni alla materia con cui viene a contatto. In altre parole l’acqua obbedisce a frequenze vibrazionali elettromagnetiche, instaura una comunicazione e assume il ruolo di direttore d’orchestra di tutti gli elementi molecolari che contiene nel suo dominio. Si tratta del principio definito memoria dell’acqua.
Nelle foto dal titolo “Ô I e II”, entrambi presenti alla galleria Koinè, l’acqua, gli elementi che contiene a livello di particelle molecolari, la luce si mostrano, all’osservatore attento, come sinfonia, sublimazione, cielo stellato, orgasmo frattale. Quell’acqua rappresentata in ” Ô ” è parte del lago di Ginevra, soggetta alle frequenze elettromagnetiche del CERN, laboratoiro -’accelleratore di microparticelle, ai pensieri di fisici e scienziati provenienti da tutto il mondo, ai sogni di uomini e donne che vivono la cosmopolita Ginevra. Ogni goccia, ogni forma, ogni materia è vita, è memoria di pensiero vibrazionale e del rapporto di confidenza e meraviglia di Angie P. con il soggetto ritratto.
La mostra racconta al visitatore come la fotografia possa essere un ambito di ricerca e, al contempo, un pretesto per cercare la qualità del vivere e fondare una comunità osservatrice e pacifica, ma pensante.
Per vivere in prima persona le forme e le geometrie della natura rinnoviamo l’invito a visitare la mostra fotografica di Angie P. presso la Galleria Koinè di Scicli che rimarrà aperta dal 10 agosto al 1 settembre 2017
Angie P. è di nazionalità italo-svizzera . Cofondatrice e membro del consiglio direttivo fino al 2016 dell’ IRP (Fondation internationale pour la recherche en paraplégie ) che ha come missione di finanziare la ricerca di base e la ricerca clinica nel campo della paraplegia, al fine di contribuire a migliorare le condizioni di vita delle persone colpite da lesioni al midollo spinale.
Cofondatrice e direttrice della Fondazione “Les réfugiés d'hier accueillent les réfugiés d'aujourd'hui”che si occupa di progetti di accoglienza, orientamento, istruzione, formazione ed inclusione sociale dei migranti e rifugiati in Svizzera. Sostiene attivamente famiglie con problematiche sociali.
Dopo una breve parentesi con la pittura è approdata per diletto alla fotografia. Non si ritiene una professionista, ma per scelta personale, i suoi pixel non sono mai affidati a software di grafica e fotoritocco. La foto, tal quale, è stampata su una speciale carta a Losanna e successivamente incollata su supporto piano in alluminio.
Le sue opere sono state esposte al grande pubblico e vendute presso la “Galerie Hania Bailly “di Ginevra e presso il negozio - galleria di interior design del lusso “Ars Vivendi” di Ginevra.
Angie P. è autrice del libro “Poesie di Vita” pubblicato a luglio 2009, a cura di Publibook .
10
agosto 2017
Angie P. – Nuit Etoilée
Dal 10 agosto al primo settembre 2017
fotografia
Location
GALLERIA KOINE’ SCICLI
Scicli, Via Francesco Mormino Penna, 40, (Ragusa)
Scicli, Via Francesco Mormino Penna, 40, (Ragusa)
Orario di apertura
10-13 e 16- 24
Vernissage
10 Agosto 2017, ore 21.00
Autore