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Angini, Cipolli, Donati, Polvani e Radicati a Palazzo Ferretti
Cinque tra i più apprezzati artisti operanti sul territorio aretino, si ritrovano nella cornice estiva della cittadina etrusca, per un evento che mette in risalto la loro produzione recente.
Stili e percorsi artistici eterogenei trovano un caleidoscopico approdo naturale in una delle sedi espositive più prestigiose di Cortona
Comunicato stampa
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Angini, Cipolli, Donati, Polvani e Radicati a Palazzo Ferretti
Il luglio cortonese è nel segno di cinque grandi artisti aretini
Dal 1° al 24 luglio 2013 Palazzo Ferretti, in via Nazionale a Cortona (Ar), ospita la mostra collettiva di Vittorio Angini, Marco Cipolli, Lorenzo Donati, Dario Polvani e Luciano Radicati.
Cinque tra i più apprezzati artisti operanti sul territorio aretino, si ritrovano nella cornice estiva della cittadina etrusca, per un evento che mette in risalto la loro produzione recente.
Stili e percorsi artistici eterogenei trovano un caleidoscopico approdo naturale in una delle sedi espositive più prestigiose di Cortona.
La pittura di Vittorio Angini è partita dall’impressionismo e negli anni ha attraversato varie fasi, sempre nel segno della ricerca, dove si sono intravisti anche echi di futurismo e cubismo. Negli ultimi anni lo stile si è arricchito di deflagrazioni cromatiche, all’apparenza distribuite con tocchi gestuali, ma che nel loro ritmo palpitante sono viceversa figli di un’esecuzione ponderata e organizzata. Nella sua arte carica di spiritualità, Angini trasfigura ciò che osserva, va oltre le umane percezioni, penetra la realtà, come gli suggerisce anche il pensiero di Cézanne, da sempre sua fonte di ispirazione.
Le sculture del poliedrico Marco Cipolli sono figlie di un percorso che ha avuto come punto d'arrivo un linguaggio personale di raro effetto. Le superfici delle sinuose opere, prevalentemente in resina e ceramica, sono accarezzate da una ricca gamma coloristica e prendono sembianze di suadenti figure femminili che dialogano con articolate geometriche ed elementi della natura. Grazie a una tecnica sopraffina e certosina, l’artista valdarnese riesce a incantare ogni volta con realizzazioni piene di grazia, ironiche ma soprattutto dotate di una bellezza distintiva.
In Lorenzo Donati l’innata sensibilità cromatica incontra un'abilità tecnica acquisita con anni di grande abnegazione. Un linguaggio maturo fatto di arte istintiva, materica, vibrante. Quello del pittore è uno studio dell’ambiente incontaminato, della vegetazione rigogliosa. In alcuni esiti sono le sensazioni più interiori che affiorano, suggerite da un effimero contatto con il creato, tracce che riemergono quando meno te lo aspetti. Scenari sospesi tra realtà e immaginazione, carichi di fascino, leggiadria ancestrale e silenzi evocativi.
Equilibrio e dolcezza sono i tratti propri dell’arte di Dario Polvani. Il suo stile figurativo si caratterizza per un uso personalizzato del colore e per la presenza della ormai nota “nebbia polvaniana”, utile a ottenere effetti luministici e trasmettere un senso di onirico dissolvimento. Spesso i paesaggi dell’artista evocano con nostalgia i bei tempi andati. Flessuose figure umane, che rasentano la metafisica, si muovono in maniera armonica nell’ambiente, ma non ne diventano mai i soggetti principali, poiché con esso e con tutti gli altri elementi si accordano con garbo misurato.
La cifra stilistica di Luciano Radicati, infine, è una unione di simboli atavici, spiritualità e mitologia cosmogonica. Opere polimateriche non collocabili: arte primitiva, mosaici bizantini, arte mozarabica dell’VIII secolo, ma anche correnti novecentesche come la metafisica, il surrealismo e l’espressionismo tedesco. Un linguaggio del tutto peculiare, connotato da un complesso colorismo, dove non ci sono limiti di tecniche e materiali, ma dove grandi quesiti esistenziali – come l’origine e il senso della vita – provano a essere decifrati attraverso un viaggio lungo i sentieri del tempo.
Brevi biografie:
Vittorio Angini è nato ad Arezzo, dove vive e lavora all’interno dell’ex Ospizio Francescano in località Bagnaia. Dopo aver frequentato la scuola di Oreficeria e Gioielleria della UnoAErre, opera come designer per l’azienda orafa, sviluppando capacità che gli consentono di collaborare anche con la Zecca Privata di Roma. Parallelamente porta avanti il percorso pittorico, partendo dalla tecnica en plein air per passare nel tempo fasi diverse, sempre contrassegnate da un linguaggio distinguibile. Dal 2007 aderisce al progetto “In mostra con Dalì” voluto da José Van Roy, figlio del grande pittore surrealista Salvador Dalì. Opere di Angini si trovano in collezioni pubbliche e private in Italia e all’estero.
Marco Cipolli è nato a Montevarchi (Ar). Pittore, scultore e ceramista, si avvicina all’arte in età precoce. Dopo le prime esperienze giovanili in seno alla grafica e l’apprendistato presso la Manifattura di Porcellane Richard Ginori come decoratore, decide di intraprendere l’attività di artista, avvicinandosi ai più svariati materiali e tecniche. All’inizio degli anni Ottanta inizia a esporre con personali e collettive e ben presto la sua fama varca i confini nazionali, con particolare successo negli Stati uniti. Le sue opere sono state in mostra a fianco di quelle di grandi maestri come De Chirico, Pomodoro, Manzù, Bueno e Fazzini.
Lorenzo Donati è nato a London, una città dell’Ontario (Canada), da genitori italiani. Dal 1962 la famiglia torna in Italia, in provincia di Arezzo, dove il pittore vive e lavora. Avvicinatosi all’arte già negli anni Settanta, da un decennio espone con successo e partecipa a concorsi, conseguendo premi e riconoscimenti di pubblico e critica. Le tecniche preferite sono la pittura acrilica su tela e su carta, ma l’artista dipinge anche a olio ed encausto. Un autore che si autoalimenta grazie alla sperimentazione e allo studio dei colori e della luce, che l’hanno portato negli ultimi anni a sintetizzare una convincente cifra stilistica personale.
Dario Polvani è nato ad Arezzo, dove vive e lavora nella frazione di San Marco Villalba. Da autodidatta si avvicina all’arte raffigurando la natura dal vero. Negli anni Settanta incontra il pittore Giacomo Bassis, figura fondamentale per la sua crescita artistica. Attratto nei primi anni di carriera dai paesaggi del periodo “populista” di Ottone Rosai, in seguito Polvani si accosta al realismo lirico di Franco Villoresi – con le sue periferie e scorci cittadini – che gli suggerisce nuove visioni. Nella sua carriera Polvani ha esposto con personali e collettive e vinto numerosi concorsi. Sue opere si trovano in collezioni pubbliche e private e in alcune chiese toscane e umbre.
Luciano Radicati è nato ad Arezzo. Dopo una vita di viaggi e spostamenti, da qualche anno vive a Cortona (Ar). Nel 1968 si iscrive all’Istituto d’Arte di Firenze. Tra la fine degli anni Sessanta e i primi anni Settanta gira l’Europa e nel biennio 1972/73 si ferma a Parigi, tappa fondamentale per la sua formazione. Dal 1976 al 1981 è disegnatore e modellista alla Uno A Erre, lavorando a fianco di medaglisti di fama mondiale. Successivamente decide di fare l’artista a tutto tondo e dà vita a un linguaggio unico. Grandi cicli pittorici lo accompagnano da allora, assieme a viaggi rivelatori e prestigiose esposizioni in tutto il mondo.
Il luglio cortonese è nel segno di cinque grandi artisti aretini
Dal 1° al 24 luglio 2013 Palazzo Ferretti, in via Nazionale a Cortona (Ar), ospita la mostra collettiva di Vittorio Angini, Marco Cipolli, Lorenzo Donati, Dario Polvani e Luciano Radicati.
Cinque tra i più apprezzati artisti operanti sul territorio aretino, si ritrovano nella cornice estiva della cittadina etrusca, per un evento che mette in risalto la loro produzione recente.
Stili e percorsi artistici eterogenei trovano un caleidoscopico approdo naturale in una delle sedi espositive più prestigiose di Cortona.
La pittura di Vittorio Angini è partita dall’impressionismo e negli anni ha attraversato varie fasi, sempre nel segno della ricerca, dove si sono intravisti anche echi di futurismo e cubismo. Negli ultimi anni lo stile si è arricchito di deflagrazioni cromatiche, all’apparenza distribuite con tocchi gestuali, ma che nel loro ritmo palpitante sono viceversa figli di un’esecuzione ponderata e organizzata. Nella sua arte carica di spiritualità, Angini trasfigura ciò che osserva, va oltre le umane percezioni, penetra la realtà, come gli suggerisce anche il pensiero di Cézanne, da sempre sua fonte di ispirazione.
Le sculture del poliedrico Marco Cipolli sono figlie di un percorso che ha avuto come punto d'arrivo un linguaggio personale di raro effetto. Le superfici delle sinuose opere, prevalentemente in resina e ceramica, sono accarezzate da una ricca gamma coloristica e prendono sembianze di suadenti figure femminili che dialogano con articolate geometriche ed elementi della natura. Grazie a una tecnica sopraffina e certosina, l’artista valdarnese riesce a incantare ogni volta con realizzazioni piene di grazia, ironiche ma soprattutto dotate di una bellezza distintiva.
In Lorenzo Donati l’innata sensibilità cromatica incontra un'abilità tecnica acquisita con anni di grande abnegazione. Un linguaggio maturo fatto di arte istintiva, materica, vibrante. Quello del pittore è uno studio dell’ambiente incontaminato, della vegetazione rigogliosa. In alcuni esiti sono le sensazioni più interiori che affiorano, suggerite da un effimero contatto con il creato, tracce che riemergono quando meno te lo aspetti. Scenari sospesi tra realtà e immaginazione, carichi di fascino, leggiadria ancestrale e silenzi evocativi.
Equilibrio e dolcezza sono i tratti propri dell’arte di Dario Polvani. Il suo stile figurativo si caratterizza per un uso personalizzato del colore e per la presenza della ormai nota “nebbia polvaniana”, utile a ottenere effetti luministici e trasmettere un senso di onirico dissolvimento. Spesso i paesaggi dell’artista evocano con nostalgia i bei tempi andati. Flessuose figure umane, che rasentano la metafisica, si muovono in maniera armonica nell’ambiente, ma non ne diventano mai i soggetti principali, poiché con esso e con tutti gli altri elementi si accordano con garbo misurato.
La cifra stilistica di Luciano Radicati, infine, è una unione di simboli atavici, spiritualità e mitologia cosmogonica. Opere polimateriche non collocabili: arte primitiva, mosaici bizantini, arte mozarabica dell’VIII secolo, ma anche correnti novecentesche come la metafisica, il surrealismo e l’espressionismo tedesco. Un linguaggio del tutto peculiare, connotato da un complesso colorismo, dove non ci sono limiti di tecniche e materiali, ma dove grandi quesiti esistenziali – come l’origine e il senso della vita – provano a essere decifrati attraverso un viaggio lungo i sentieri del tempo.
Brevi biografie:
Vittorio Angini è nato ad Arezzo, dove vive e lavora all’interno dell’ex Ospizio Francescano in località Bagnaia. Dopo aver frequentato la scuola di Oreficeria e Gioielleria della UnoAErre, opera come designer per l’azienda orafa, sviluppando capacità che gli consentono di collaborare anche con la Zecca Privata di Roma. Parallelamente porta avanti il percorso pittorico, partendo dalla tecnica en plein air per passare nel tempo fasi diverse, sempre contrassegnate da un linguaggio distinguibile. Dal 2007 aderisce al progetto “In mostra con Dalì” voluto da José Van Roy, figlio del grande pittore surrealista Salvador Dalì. Opere di Angini si trovano in collezioni pubbliche e private in Italia e all’estero.
Marco Cipolli è nato a Montevarchi (Ar). Pittore, scultore e ceramista, si avvicina all’arte in età precoce. Dopo le prime esperienze giovanili in seno alla grafica e l’apprendistato presso la Manifattura di Porcellane Richard Ginori come decoratore, decide di intraprendere l’attività di artista, avvicinandosi ai più svariati materiali e tecniche. All’inizio degli anni Ottanta inizia a esporre con personali e collettive e ben presto la sua fama varca i confini nazionali, con particolare successo negli Stati uniti. Le sue opere sono state in mostra a fianco di quelle di grandi maestri come De Chirico, Pomodoro, Manzù, Bueno e Fazzini.
Lorenzo Donati è nato a London, una città dell’Ontario (Canada), da genitori italiani. Dal 1962 la famiglia torna in Italia, in provincia di Arezzo, dove il pittore vive e lavora. Avvicinatosi all’arte già negli anni Settanta, da un decennio espone con successo e partecipa a concorsi, conseguendo premi e riconoscimenti di pubblico e critica. Le tecniche preferite sono la pittura acrilica su tela e su carta, ma l’artista dipinge anche a olio ed encausto. Un autore che si autoalimenta grazie alla sperimentazione e allo studio dei colori e della luce, che l’hanno portato negli ultimi anni a sintetizzare una convincente cifra stilistica personale.
Dario Polvani è nato ad Arezzo, dove vive e lavora nella frazione di San Marco Villalba. Da autodidatta si avvicina all’arte raffigurando la natura dal vero. Negli anni Settanta incontra il pittore Giacomo Bassis, figura fondamentale per la sua crescita artistica. Attratto nei primi anni di carriera dai paesaggi del periodo “populista” di Ottone Rosai, in seguito Polvani si accosta al realismo lirico di Franco Villoresi – con le sue periferie e scorci cittadini – che gli suggerisce nuove visioni. Nella sua carriera Polvani ha esposto con personali e collettive e vinto numerosi concorsi. Sue opere si trovano in collezioni pubbliche e private e in alcune chiese toscane e umbre.
Luciano Radicati è nato ad Arezzo. Dopo una vita di viaggi e spostamenti, da qualche anno vive a Cortona (Ar). Nel 1968 si iscrive all’Istituto d’Arte di Firenze. Tra la fine degli anni Sessanta e i primi anni Settanta gira l’Europa e nel biennio 1972/73 si ferma a Parigi, tappa fondamentale per la sua formazione. Dal 1976 al 1981 è disegnatore e modellista alla Uno A Erre, lavorando a fianco di medaglisti di fama mondiale. Successivamente decide di fare l’artista a tutto tondo e dà vita a un linguaggio unico. Grandi cicli pittorici lo accompagnano da allora, assieme a viaggi rivelatori e prestigiose esposizioni in tutto il mondo.
01
luglio 2013
Angini, Cipolli, Donati, Polvani e Radicati a Palazzo Ferretti
Dal primo al 24 luglio 2013
arte contemporanea
Location
PALAZZO FERRETTI
Cortona, Via Nazionale, (Arezzo)
Cortona, Via Nazionale, (Arezzo)
Autore