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Angiola Churchill – Un luogo bianco
Installazione in carta e tarlatana
Comunicato stampa
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Una grande installazione realizzata completamente in carta bianca lavorata a mano e creata specificamente per questa sala del Palazzo Reale di Napoli.
Un vasto labirinto da percorrere, realizzato con implacabile, mediterranea pazienza, imponente eppure fragile, racchiuso entro pareti d’acqua, che l’artista definisce mura piangenti.
Angiola Churchill, la quale espone per la prima volta a Napoli, elabora un progetto che occupa interamente la Sala Dorica di Palazzo Reale lavorando, con i suoi assistenti, nello studio di Venezia e in quello di New York per oltre un anno: taglia, piega, arrotola, intreccia chilometri di candida carta velina per realizzare una preziosa ed effimera architettura; un luogo bianco di potente forza evocativa.
Questa mostra è un sogno che prende vita e si realizza; anzi un triplice sogno: quello dell’artista che dopo aver annusato l’aria della città partenopea perde il senno e non lo ritrova se non dopo essere riuscita a donarle la sua laboriosa creazione; quello della curatrice Annamaria Orsini, che per prima ha coltivato il sogno tessendo e sfilando la sua tela innumerevoli volte e quello di colei che ha permesso al sogno di vivere: Patrizia Di Maggio.
Un viaggio bianco. Sentieri che si biforcano come le strade della vita.
Un labirinto caduto dal cielo e ordito dalla mano dell’uomo; un luogo bianco come le ali degli angeli, come il latte, come le perle, come la neve, come il sogno e come il sonno, come le apparizioni, come la luce…
Una città sotterranea e lunare sotto il Vesuvio.
Un dono bianco e silenzioso per Napoli.
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Artista, educatrice, docente universitaria e scrittrice Angiola Riva Churchill nasce a New York nel 1922 da genitori italiani; dopo aver trascorso l’adolescenza in Italia si trasferisce definitivamente nella città in cui è nata nel 1934.
La pittura sarà per lei un’esperienza totalizzante per molti anni. Solo il “fatale” incontro con la carta, attorno agli anni Settanta, la porterà ad iniziare una ricerca espressiva personale ed inedita nel realizzare estese installazioni di carta bianca che invadono e trasformano lo spazio con la loro presenza metafisica creando suggestioni di grande fascinazione. Questi bianchi mondi metaforici sono diventati il suo segno e il suo simbolo.
Angiola Churchill ha partecipato a numerose mostre sia personali che collettive negli Stati Uniti, in Europa e nell’America del Sud.
Le installazioni di maggior prestigio sono state realizzate al Museo di Palazzo Fortuny (Venezia, Italia); The Neuberger Museum ( Purchase, NY); The International Museum of Contemporary Art (Miami, FL); Lattuada Studio (Milano, Italia); Palazzo dei Diamanti (Ferrara, Italia); Palazzo Ducale (Mantova, Italia); Museum of Contemporary Art (San Josè, Costa Rica); e inoltre per tre Biennali Internazionali a Lodz Museum (Lodz, Polonia); Palazzo Bonaccossi (Ferrara, Italia); Museo Nacional de Bellas Artes (Buenos Aires, Argentina).
Un vasto labirinto da percorrere, realizzato con implacabile, mediterranea pazienza, imponente eppure fragile, racchiuso entro pareti d’acqua, che l’artista definisce mura piangenti.
Angiola Churchill, la quale espone per la prima volta a Napoli, elabora un progetto che occupa interamente la Sala Dorica di Palazzo Reale lavorando, con i suoi assistenti, nello studio di Venezia e in quello di New York per oltre un anno: taglia, piega, arrotola, intreccia chilometri di candida carta velina per realizzare una preziosa ed effimera architettura; un luogo bianco di potente forza evocativa.
Questa mostra è un sogno che prende vita e si realizza; anzi un triplice sogno: quello dell’artista che dopo aver annusato l’aria della città partenopea perde il senno e non lo ritrova se non dopo essere riuscita a donarle la sua laboriosa creazione; quello della curatrice Annamaria Orsini, che per prima ha coltivato il sogno tessendo e sfilando la sua tela innumerevoli volte e quello di colei che ha permesso al sogno di vivere: Patrizia Di Maggio.
Un viaggio bianco. Sentieri che si biforcano come le strade della vita.
Un labirinto caduto dal cielo e ordito dalla mano dell’uomo; un luogo bianco come le ali degli angeli, come il latte, come le perle, come la neve, come il sogno e come il sonno, come le apparizioni, come la luce…
Una città sotterranea e lunare sotto il Vesuvio.
Un dono bianco e silenzioso per Napoli.
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Artista, educatrice, docente universitaria e scrittrice Angiola Riva Churchill nasce a New York nel 1922 da genitori italiani; dopo aver trascorso l’adolescenza in Italia si trasferisce definitivamente nella città in cui è nata nel 1934.
La pittura sarà per lei un’esperienza totalizzante per molti anni. Solo il “fatale” incontro con la carta, attorno agli anni Settanta, la porterà ad iniziare una ricerca espressiva personale ed inedita nel realizzare estese installazioni di carta bianca che invadono e trasformano lo spazio con la loro presenza metafisica creando suggestioni di grande fascinazione. Questi bianchi mondi metaforici sono diventati il suo segno e il suo simbolo.
Angiola Churchill ha partecipato a numerose mostre sia personali che collettive negli Stati Uniti, in Europa e nell’America del Sud.
Le installazioni di maggior prestigio sono state realizzate al Museo di Palazzo Fortuny (Venezia, Italia); The Neuberger Museum ( Purchase, NY); The International Museum of Contemporary Art (Miami, FL); Lattuada Studio (Milano, Italia); Palazzo dei Diamanti (Ferrara, Italia); Palazzo Ducale (Mantova, Italia); Museum of Contemporary Art (San Josè, Costa Rica); e inoltre per tre Biennali Internazionali a Lodz Museum (Lodz, Polonia); Palazzo Bonaccossi (Ferrara, Italia); Museo Nacional de Bellas Artes (Buenos Aires, Argentina).
07
aprile 2006
Angiola Churchill – Un luogo bianco
Dal 07 aprile al 09 maggio 2006
arte contemporanea
Location
PALAZZO REALE DI NAPOLI
Napoli, Piazza Del Plebiscito, 1, (Napoli)
Napoli, Piazza Del Plebiscito, 1, (Napoli)
Orario di apertura
9–19; chiusa il mercoledì
Vernissage
7 Aprile 2006, ore 18
Autore