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Anila Shapalaku – Anime contenute
Le opere spaziano dai disegni a china alle fotografie con sovra – segni, sino a dipinti di grande formato in un indagine a tutto campo che parte dai costumi tipici della sua terra rivisitati in chiave psicoanalitica dalla quale trapela il mostrarsi delle pulsioni represse della condizione femminile per poi giungere ai sognanti ritratti e autoritratti nei quali la claustralità dei toni permette l’emergere di squilli cromatici simboleggianti stati interiori degli esseri effigiati e il loro trascorrere ironico nella storia e nel tempo
Comunicato stampa
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Il 1 luglio 2011 si inaugura al Ke Nako la personale Anime contenute di Anila Shapalaku. Nell’ambito della rassegna generAzione la personale di Shapalaku è il secondo appuntamento curato da Gianluca Murasecchi e Giovanni Turria, evento patrocinato dall’Accademia di Belle Arti di Stato di Urbino - Scuola di Grafica.
Anila Shapalaku è nata a Durazzo in Albania e ha concluso gli studi di Pittura Monumentale presso l’Accademia di Belle Arti di Tirana, ha poi aggiunto alla sua formazione la specializzazione in Grafica D'Arte presso l’ Accademia di Belle Arti di Urbino, città dove vive e lavora. Ha già esposto in Italia in molte rassegne delle quali si ricordano: Caleidoscopio presso la Sala del Castellare nel Palazzo Ducale a Urbino nel 2009, la VI Biennale dell'Incisione Italiana Contemporanea Città di Campobasso e nel 2010 ha ricevuto il primo premio della Biennale Artemisia, esponendo inoltre sue opere presso la Galleria D'Arte Contemporanea di Franca Mancini a Pesaro.
Le opere presentate in questa esposizione spaziano dai disegni a china alle fotografie con sovra – segni, sino a dipinti di grande formato in un indagine a tutto campo che parte dai costumi tipici della sua terra rivisitati in chiave psicoanalitica dalla quale trapela il mostrarsi delle pulsioni represse della condizione femminile per poi giungere ai sognanti ritratti e autoritratti nei quali la claustralità dei toni permette l’emergere di squilli cromatici simboleggianti stati interiori degli esseri effigiati e il loro trascorrere ironico nella storia e nel tempo.
L’anima del KE NAKO si colloca tra passato e futuro: da un lato si fonda su un terreno di recupero (storia, radici, tradizioni, confronto etnico) e dall’altro si orienta verso ambiti innovativi (ecologia, tecnologia, ricerca artistica), la proposta culturale che prende vita in tale contesto guarda pertanto all’incontro di linguaggi ed espressioni oltreconfine in tutte le sue sfere (grafica d’arte, musica, teatro, cinema) e punta su una qualità di diffusa portata.
Le esposizioni personali della rassegna avranno una cadenza bi – trimestrale e, a chiusura dell’anno di attività, si prevede la stampa di un catalogo a documento dell’iniziativa.
Con il patrocinio dell’Accademia di Belle Arti di Urbino - SCUOLA DI GRAFICA
Ke Nako per la Grafica d’Arte Contemporanea • Roma
Direzione artistica: Sabine Ahrens
Ufficio stampa: Maurizio Quattrini 338 8485 333 - maurizioquattrini@yahoo.it
Anime contenute| di Gianluca Murasecchi
Per quanto il corpo e un volto possano secondo natura tentare di circoscrivere un’anima in un’ identità sociale, nulla sembra poterla limitare nel disegnare essa stessa i tratti, i solchi e le ombre di passioni insolute, di miracoli primaverili recisi e confinati in vasi ornati. Spesso la negazione diviene forma sigillata in archetipi di costumi congelati e congelanti gli esseri. Anila Shapalaku dipinge per questo la discriminazione delle donne albanesi, tutt’oggi macchine da lavoro, le inserisce in consolatori archetipi popolati da toschi, gheghi ed echi di antichi Illiri, accanto all’ondeggiare di un fustan, schivando le traiettorie di un hanxhar, nell’ombra nera del riparo di una kulla, là dove gli inferi delle libere espressioni negate sono celati dalle conformità dei costumi. In situazioni nelle quali il medioevo si protrae tra guglie aguzze di montagne, o adesso qui, in ogni dove intorno a noi, le condizioni femminili trovano per necessità costumi impersonali anche nelle loro proprie sembianze e, per i desideri scalcianti, non resta che lo spazio di una visione istantanea, evasione da uno stato di cattività che solo la pittura può manifestare. La monocromia delle carni si stempera allora in un rosso animante, non importa se passato sulle labbra o sulle gote, comunque sia esso proviene dal di dentro, calore di anime braccate. Rifletteva Hegel: “ [...]Nel viso umano il disegno della natura è dato dalla struttura ossea nelle sue parti dure, intorno a cui si dispongono le parti morbide, dando luogo a molteplici accidentalità, ma la caratterizzazione del ritratto, per quanto importanti siano quelle parti dure, è costituita da altri tratti solidi, cioè dal volto elaborato dallo spirito.”
Anila Shapalaku è nata a Durazzo in Albania e ha concluso gli studi di Pittura Monumentale presso l’Accademia di Belle Arti di Tirana, ha poi aggiunto alla sua formazione la specializzazione in Grafica D'Arte presso l’ Accademia di Belle Arti di Urbino, città dove vive e lavora. Ha già esposto in Italia in molte rassegne delle quali si ricordano: Caleidoscopio presso la Sala del Castellare nel Palazzo Ducale a Urbino nel 2009, la VI Biennale dell'Incisione Italiana Contemporanea Città di Campobasso e nel 2010 ha ricevuto il primo premio della Biennale Artemisia, esponendo inoltre sue opere presso la Galleria D'Arte Contemporanea di Franca Mancini a Pesaro.
Le opere presentate in questa esposizione spaziano dai disegni a china alle fotografie con sovra – segni, sino a dipinti di grande formato in un indagine a tutto campo che parte dai costumi tipici della sua terra rivisitati in chiave psicoanalitica dalla quale trapela il mostrarsi delle pulsioni represse della condizione femminile per poi giungere ai sognanti ritratti e autoritratti nei quali la claustralità dei toni permette l’emergere di squilli cromatici simboleggianti stati interiori degli esseri effigiati e il loro trascorrere ironico nella storia e nel tempo.
L’anima del KE NAKO si colloca tra passato e futuro: da un lato si fonda su un terreno di recupero (storia, radici, tradizioni, confronto etnico) e dall’altro si orienta verso ambiti innovativi (ecologia, tecnologia, ricerca artistica), la proposta culturale che prende vita in tale contesto guarda pertanto all’incontro di linguaggi ed espressioni oltreconfine in tutte le sue sfere (grafica d’arte, musica, teatro, cinema) e punta su una qualità di diffusa portata.
Le esposizioni personali della rassegna avranno una cadenza bi – trimestrale e, a chiusura dell’anno di attività, si prevede la stampa di un catalogo a documento dell’iniziativa.
Con il patrocinio dell’Accademia di Belle Arti di Urbino - SCUOLA DI GRAFICA
Ke Nako per la Grafica d’Arte Contemporanea • Roma
Direzione artistica: Sabine Ahrens
Ufficio stampa: Maurizio Quattrini 338 8485 333 - maurizioquattrini@yahoo.it
Anime contenute| di Gianluca Murasecchi
Per quanto il corpo e un volto possano secondo natura tentare di circoscrivere un’anima in un’ identità sociale, nulla sembra poterla limitare nel disegnare essa stessa i tratti, i solchi e le ombre di passioni insolute, di miracoli primaverili recisi e confinati in vasi ornati. Spesso la negazione diviene forma sigillata in archetipi di costumi congelati e congelanti gli esseri. Anila Shapalaku dipinge per questo la discriminazione delle donne albanesi, tutt’oggi macchine da lavoro, le inserisce in consolatori archetipi popolati da toschi, gheghi ed echi di antichi Illiri, accanto all’ondeggiare di un fustan, schivando le traiettorie di un hanxhar, nell’ombra nera del riparo di una kulla, là dove gli inferi delle libere espressioni negate sono celati dalle conformità dei costumi. In situazioni nelle quali il medioevo si protrae tra guglie aguzze di montagne, o adesso qui, in ogni dove intorno a noi, le condizioni femminili trovano per necessità costumi impersonali anche nelle loro proprie sembianze e, per i desideri scalcianti, non resta che lo spazio di una visione istantanea, evasione da uno stato di cattività che solo la pittura può manifestare. La monocromia delle carni si stempera allora in un rosso animante, non importa se passato sulle labbra o sulle gote, comunque sia esso proviene dal di dentro, calore di anime braccate. Rifletteva Hegel: “ [...]Nel viso umano il disegno della natura è dato dalla struttura ossea nelle sue parti dure, intorno a cui si dispongono le parti morbide, dando luogo a molteplici accidentalità, ma la caratterizzazione del ritratto, per quanto importanti siano quelle parti dure, è costituita da altri tratti solidi, cioè dal volto elaborato dallo spirito.”
01
luglio 2011
Anila Shapalaku – Anime contenute
Dal primo luglio al 18 settembre 2011
arte contemporanea
disegno e grafica
disegno e grafica
Location
KE NAKO
Roma, Via Dei Piceni, 22/24, (Roma)
Roma, Via Dei Piceni, 22/24, (Roma)
Orario di apertura
martedì-domenica dalle 10 alle 02
Vernissage
1 Luglio 2011, ore 19.30
Autore
Curatore