“ANIMAL SOUND”
KINGS
Che cosa siamo, animali?
Artisti/Animali che si sbranano, si mordono, si rincorrono: e tutto ciò per che cosa? Fama,
successo, denaro. Amore?
Sbranare, gridare, sfogarsi: per esorcizzare la vera rabbiosa smania di apparire.
Gli Artisti, quelli veri, sono come una razza di animali in via di estinzione. Sono fortunati,
possono fare quello che vogliono, possono comunicare meglio dei politici, possono parlare
di qualunque cosa. Lasciati in ‘libertà’, sono un vero pericolo.
Ti senti una bestia?
KINGS continua a destabilizzare, a infrangere gli schemi come è già successo con
Cristiano Calcagnile con l’installazione “woodoo” (2009): una performance nata con
l’intento di dis-turbare, dilaniare con i suoi ritmi tribali e primitivi. Se non l’hai vista, non
puoi capire quanto quest’ azione arrogante, si pone fuori dalle mode e dalle tendenze
estetiche imperanti/esuberanti. Un gesto concettuale denso di umori mischiati, di odori e
sudori. Che sa di fatica, lavoro manuale, forza fisica incontenibile. Semplicemente: energia
profonda.
Cristiano Calcagnile, dentro un trono appositamente realizzato per l’occasione dai KINGS,
suonerà come un animale in gabbia. Cerca aria, cerca spazio, cerca libertà.
Trono, gabbia, cassa toracica o armonica: Calcagnile si siede in mezzo agli scarti, ai
materiali di recupero, al nostro sporco per dar vita ad una performance difficilmente
digeribile. E’ un atto liberatorio quello che mette in scena, è un rito atavico che ci rivela
quanto ci siamo allontanati dalla nostra vera natura di predatori e bestie.
Trono, gabbia, cassa toracica o armonica: un podio anche per tutti gli altri musicisti che,
per tutto il periodo della mostra ci suoneranno. Ma anche per tutti coloro che vorranno
suonare e finalmente liberarsi. Perché è questo l’obbiettivo: permettere a chiunque di
potersi finalmente liberare, diventare autentico, trasformarsi in bestia.
Nei vari spazi dell’Hotel Straf, saranno allestiti collage, fotografie, sculture e scritte neon .
Ma anche teche da museo di storia naturale con crani animali e altri oggetti: memento
mori per ricordarci da dove veniamo e chi siamo veramente.
Elena Bordignon
www.kingsart.it