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Animalia
Una rassenga ironica e divertente che raccoglie opere di artisti contemporanei italiani e stranieri chiamati a rappresentare l’animale, soggetto singolare anche se di primario interesse per molti artisti che ne fanno il tema centrale della propria poetica.
Comunicato stampa
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E’ il caso di Abel Herrero (L’Avana, 1971), artista visionario e ironico che ritrae un mondo dove protagonisti sono pinguini, orsi polari, foche e trichechi ai quali vengono spesso conferiti atteggiamenti che appartengono alla specie umana, creando così situazioni irreali, decisamente ironiche. Queste le opere dal titolo Circolo Sociale Artico. Ma anche animali della Savana come giraffe, zebre e ghepardi popolano le tele di Herrero, e moltitudini di piccoli gechi, rane e salamandre arrampicati sui bordi di grandi vasche da bagno sono protagoniste della serie Casablanca.
Anche nell’opera di Quentin Garel (Parigi, 1975) uniche protagoniste sono le creature animali ed in particolare quelli più bistrattati, più banali, eppure per noi vitali: gli animali d’allevamento. L’opera di Garel è quindi una sorta di commemorazione dell’animale “di consumo” con l’intenzione di glorificare colui del quale ci nutriamo e quindi grazie al quale sopravviviamo. Sculture in legno, gesso e plexiglass divengono quindi monumenti a mucche, maiali e polli; piccoli e grandi totem prendono la forma di papere e conigli realizzati con quell’avvincente ironia che percorre tutta l’opera di Garel, anche le complesse composizioni realizzate a matita su fogli di grande formato.
In esposizione anche una fotografia di Jean-Baptiste Huynh (Chateauroux, 1966), Buckley, un delizioso yorkshire che assume sembianze quasi umane in quella sua posa a mezzo busto, fiero ed elegante.
Non mancherà il grande Coccodrillo in bronzo di Girolamo Ciulla (Caltanissetta, 1953) in tutta la sua imponenza (3 metri di lunghezza), così come non mancheranno Mucca e Maiale di Maurizio Bottoni (Milano, 1950) due grandi dipinti eseguiti con la tecnica impeccabile di sempre che sembra “elevarli a monumenti della Natura”.
In esposizione anche un disegno di Andrea Boyer, una scultura installazione di Benedetta Mori Ubaldini e dipinti di Agostino Arrivabene, Pedro Moreno Meyerhof, Stefano Faravelli, Agim Sulaj, Miguel Macaya, Graziella Marchi, Bard (Parigi, 1959).
Anche nell’opera di Quentin Garel (Parigi, 1975) uniche protagoniste sono le creature animali ed in particolare quelli più bistrattati, più banali, eppure per noi vitali: gli animali d’allevamento. L’opera di Garel è quindi una sorta di commemorazione dell’animale “di consumo” con l’intenzione di glorificare colui del quale ci nutriamo e quindi grazie al quale sopravviviamo. Sculture in legno, gesso e plexiglass divengono quindi monumenti a mucche, maiali e polli; piccoli e grandi totem prendono la forma di papere e conigli realizzati con quell’avvincente ironia che percorre tutta l’opera di Garel, anche le complesse composizioni realizzate a matita su fogli di grande formato.
In esposizione anche una fotografia di Jean-Baptiste Huynh (Chateauroux, 1966), Buckley, un delizioso yorkshire che assume sembianze quasi umane in quella sua posa a mezzo busto, fiero ed elegante.
Non mancherà il grande Coccodrillo in bronzo di Girolamo Ciulla (Caltanissetta, 1953) in tutta la sua imponenza (3 metri di lunghezza), così come non mancheranno Mucca e Maiale di Maurizio Bottoni (Milano, 1950) due grandi dipinti eseguiti con la tecnica impeccabile di sempre che sembra “elevarli a monumenti della Natura”.
In esposizione anche un disegno di Andrea Boyer, una scultura installazione di Benedetta Mori Ubaldini e dipinti di Agostino Arrivabene, Pedro Moreno Meyerhof, Stefano Faravelli, Agim Sulaj, Miguel Macaya, Graziella Marchi, Bard (Parigi, 1959).
06
marzo 2004
Animalia
Dal 06 marzo al primo aprile 2004
arte contemporanea
Location
GALLERIA FORNI
Bologna, Via Farini, 26, (Bologna)
Bologna, Via Farini, 26, (Bologna)
Orario di apertura
9,30-13 e 16-19,30
chiuso lunedì mattina e festivi
Vernissage
6 Marzo 2004, ore 18
Autore