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Anna Caruso – La casa intorno al vaso
Anna Caruso ha appositamente realizzato una serie di dipinti, wall drawings immersivi, carte e installazioni totalmente inediti, sperimentando tecniche nuove e lasciandosi interrogare dall’idea di appartenenza e strappo, caratteristiche di una figura come Giovanni Testori.
Comunicato stampa
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Anna Caruso ha appositamente realizzato una serie di dipinti, wall drawings immersivi, carte e installazioni totalmente inediti, sperimentando tecniche nuove e lasciandosi interrogare dall’idea di appartenenza e strappo, caratteristiche di una figura come Testori e così ben rintracciabili tra le pareti della sua casa, un hub culturale giunto ormai al decimo anno di produzioni nell’ambito dell’arte contemporanea.
“L’uomo è l’unico essere vivente che, a quanto ne sappiamo, vive coscientemente l’ineluttabilità e il dramma della propria mortalità ben oltre l’istinto di sopravvivenza e conservazione della specie – afferma l’artista –”. Nella sua personale alla Thomas Masters Gallery di Chicago dello scorso gennaio, Anna Caruso aveva aggiunto un tassello alla sua ricerca sulla percezione umana della realtà, interrogandosi sulla visione soggettiva del tempo e sulla sinestesia che condizionano la nostra memoria. La realtà filtrata e, in un certo senso cancellata, sconvolta e ricomposta, dalla nostra memoria è, infatti, al centro della sua ricerca, visibile in dipinti segnati dalla striatura geometrica che crea piani e spazi che si moltiplicano all’infinito. In un ritmo che fonde elementi di flora, fauna e architettura naturale e artificiale, ci obbliga a planare su questi piani in un moto che, dagli occhi della percezione, non può che portare all’inseguimento di emozioni e ricordi. I nostri.
È così che salendo i gradini dello scalone, ci accoglie l’opera che dà il titolo alla mostra, La casa intorno al vaso: un vaso evocato e non rappresentato, quale simbolo della casa stessa, che è capace di abbracciare il vuoto dell’esistenza.
Nella grande stanza da letto, una tela di oltre quattro metri apre la parete di fondo verso le montagne rocciose e tre piani sovrapposti di pvc trasparente dilatano i piani inclinati della prospettiva immaginaria dell’artista e dell’osservatore. Sulle pareti della camera successiva si fronteggiano la celebre Crocifissione del 1949, dipinta da Testori, e il personale omaggio dell’artista: un’opera di pari formato soggetto alla sincerità e alle contaminazioni personali e del nostro tempo.
Di fronte alla grande libreria si schierano quattro ritratti: sono Giovanni Testori e sua madre, Anna Caruso e suo padre. Affetti e tensioni, inevitabilmente costruttive e distruttive insieme, si intrecciano in un profondo dialogo dell’imprevisto, tra storia culturale e degli affetti.
Nella camera di Testori da ragazzo, il tema del nudo presente alle pareti – un tempo per le tele attribuite a Géricault e Courbet, oggi nel lavoro a esse dedicato da Andrea Mastrovito nel 2011 – ispira alla Caruso un lavoro intimo, figlio dell’installazione presentata al Teatro Elfo Puccini lo scorso anno, in cui una nuvola di centinaia di disegni accarezza il visitatore.
La piccola stanza finale accoglie mondi che si allargano ancora una volta. Anna dipinge tutte le pareti con un grande wall drawing e il pavimento coperto da una tela, ma la pittura non si dà confini, scalando i gradini che portano al solaio e interagendo con la grande conifera del giardino che si staglia oltre la finestra.
Biografia
Anna Caruso nasce a Cernusco sul Naviglio (MI) nel 1980. Nel 2004 si diploma in pittura all’Accademia di Belle Arti di Bergamo. Vive e lavora a Milano. Lavora con gallerie italiane ed estere, tra cui lo Studio d’Arte Cannaviello di Milano, Anna Marra Contemporanea di Roma e la Thomas Masters Gallery di Chicago (USA).
La Biblioteca d’Arte di Giovanni Testori
Dopo la personale di Alex Urso dello scorso inverno, le stanze del primo piano di Casa Testori tornano ad ospitare un giovane artista, in dialogo con la presenza, straordinaria e carica di energia creativa, delle 7.000 monografie d’arte sull’Otto e Novecento appartenute al critico novatese. La mostra inaugura giovedì 20 giugno 2019, dalle 18 e, se la personale di Alex Urso coincideva con la fine dell’ordinamento della grande Biblioteca d’arte di Testori e la messa a disposizione dei suoi 15.000 volumi, quella dedicata ad Anna Caruso festeggia l’inizio della sua catalogazione online, nel sistema nazionale (OPAC), usato da studenti e appassionati di tutto il mondo.
“L’uomo è l’unico essere vivente che, a quanto ne sappiamo, vive coscientemente l’ineluttabilità e il dramma della propria mortalità ben oltre l’istinto di sopravvivenza e conservazione della specie – afferma l’artista –”. Nella sua personale alla Thomas Masters Gallery di Chicago dello scorso gennaio, Anna Caruso aveva aggiunto un tassello alla sua ricerca sulla percezione umana della realtà, interrogandosi sulla visione soggettiva del tempo e sulla sinestesia che condizionano la nostra memoria. La realtà filtrata e, in un certo senso cancellata, sconvolta e ricomposta, dalla nostra memoria è, infatti, al centro della sua ricerca, visibile in dipinti segnati dalla striatura geometrica che crea piani e spazi che si moltiplicano all’infinito. In un ritmo che fonde elementi di flora, fauna e architettura naturale e artificiale, ci obbliga a planare su questi piani in un moto che, dagli occhi della percezione, non può che portare all’inseguimento di emozioni e ricordi. I nostri.
È così che salendo i gradini dello scalone, ci accoglie l’opera che dà il titolo alla mostra, La casa intorno al vaso: un vaso evocato e non rappresentato, quale simbolo della casa stessa, che è capace di abbracciare il vuoto dell’esistenza.
Nella grande stanza da letto, una tela di oltre quattro metri apre la parete di fondo verso le montagne rocciose e tre piani sovrapposti di pvc trasparente dilatano i piani inclinati della prospettiva immaginaria dell’artista e dell’osservatore. Sulle pareti della camera successiva si fronteggiano la celebre Crocifissione del 1949, dipinta da Testori, e il personale omaggio dell’artista: un’opera di pari formato soggetto alla sincerità e alle contaminazioni personali e del nostro tempo.
Di fronte alla grande libreria si schierano quattro ritratti: sono Giovanni Testori e sua madre, Anna Caruso e suo padre. Affetti e tensioni, inevitabilmente costruttive e distruttive insieme, si intrecciano in un profondo dialogo dell’imprevisto, tra storia culturale e degli affetti.
Nella camera di Testori da ragazzo, il tema del nudo presente alle pareti – un tempo per le tele attribuite a Géricault e Courbet, oggi nel lavoro a esse dedicato da Andrea Mastrovito nel 2011 – ispira alla Caruso un lavoro intimo, figlio dell’installazione presentata al Teatro Elfo Puccini lo scorso anno, in cui una nuvola di centinaia di disegni accarezza il visitatore.
La piccola stanza finale accoglie mondi che si allargano ancora una volta. Anna dipinge tutte le pareti con un grande wall drawing e il pavimento coperto da una tela, ma la pittura non si dà confini, scalando i gradini che portano al solaio e interagendo con la grande conifera del giardino che si staglia oltre la finestra.
Biografia
Anna Caruso nasce a Cernusco sul Naviglio (MI) nel 1980. Nel 2004 si diploma in pittura all’Accademia di Belle Arti di Bergamo. Vive e lavora a Milano. Lavora con gallerie italiane ed estere, tra cui lo Studio d’Arte Cannaviello di Milano, Anna Marra Contemporanea di Roma e la Thomas Masters Gallery di Chicago (USA).
La Biblioteca d’Arte di Giovanni Testori
Dopo la personale di Alex Urso dello scorso inverno, le stanze del primo piano di Casa Testori tornano ad ospitare un giovane artista, in dialogo con la presenza, straordinaria e carica di energia creativa, delle 7.000 monografie d’arte sull’Otto e Novecento appartenute al critico novatese. La mostra inaugura giovedì 20 giugno 2019, dalle 18 e, se la personale di Alex Urso coincideva con la fine dell’ordinamento della grande Biblioteca d’arte di Testori e la messa a disposizione dei suoi 15.000 volumi, quella dedicata ad Anna Caruso festeggia l’inizio della sua catalogazione online, nel sistema nazionale (OPAC), usato da studenti e appassionati di tutto il mondo.
20
giugno 2019
Anna Caruso – La casa intorno al vaso
Dal 20 giugno al 20 luglio 2019
arte contemporanea
Location
CASA TESTORI
Novate Milanese, L.go Testori , (Milano)
Novate Milanese, L.go Testori , (Milano)
Orario di apertura
da martedì a venerdì ore 10-13/ 14-18
sabato ore 15.30 - 19.30
Vernissage
20 Giugno 2019, h 18
Autore
Curatore