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Anna Eva Monteduro – Il paesaggio che abita gli echi
L’artista presenta in mostra circa trenta opere di ispirazioni colorate, anzi coloratissime, paesaggi irreali, fiabeschi e visioni in stato di veglia provocate dall’alterazione dei sensi.
Comunicato stampa
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“FRONTIERA” si avvia ad essere, in una città come Firenze, lo specchio di un’arte giovane e non, ma assolutamente in movimento, iperfuturibile, bastevole a centrare il cuore della comunicazione estetica. E’ così che questo progetto, ideato e diretto dall’illustre Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea Prof. Carlo Franza, figura di piano internazionale, diventa anzitutto una sorta di termometro vero della spettacolarità e della storicità dell’arte nuova, ma soprattutto si fa bussola in un mare di proposizioni della cultura e delle arti. E’ finito il tempo delle utopie e delle ideologie. Il nuovo secolo vive tensivamente la realtà, quella quotidiana in cui inciampa ogni comune mortale. Si vuole nuovamente, e in modo accelerato, operare “futuristicamente” in una ricostruzione dell’universo. L’arte è anche un’arma politica, nel senso di volgersi verso una politica delle arti e verso le arti della politica. Frontiera è un punto di partenza. “Frontiera” trova così ogni volta coinvolti sei artisti con sei mostre personali. I nuovi sei in questo percorso sono Enea Defedilta, Fausta Dossi, Rosida Mandruzzato Vettori, Domenico Marranchino, Francesco Melcarne Casi, Anna Eva Monteduro.
Scrive Carlo Franza nel testo : “C'è una sorta di eco primonovecentesca nella pittura di Anna Eva Monteduro, con tutti i richiami immaginifici che sanno di narrazione filmica, di ricordo prossimo, immediato, senza tempo. Un sogno trasformato in visione, che arriva a captare persino segnali e riflessi chagalliani, a far leggere ispirazioni colorate, anzi coloratissime, paesaggi irreali, fiabeschi e visioni in stato di veglia provocate dall'alterazione dei sensi. Un mondo di poesia sublime, di luoghi incantati, e di respiri che affondano nel ritaglio delle tessere musive, che allargano le immagini dei dipinti in una specie di ricamo forbito, di scenografica cattedrale figurale dove oggetti, figure, alberi e verde, si attestano fiaba senza fine. Paesaggi mentali, lussuriosi e caldi, che intrecciano e decodificano certe istanze del novecento inespresso, dando invece testimonianza di una tradizione surrealista portata sulla tela con grande virtuosismo, e racchiudendo il mistero dell'essere e della vita con sottile ironia, con potenzialità coloristiche e inventive del decoro accattivanti di effetti visivi, tanto da fare apparire ogni opera un grande arazzo istoriato”.
Biografia dell’artista
Anna Eva Monteduro è nata a Lecce nel 1963, ma vive e lavora a Entringen (Germany). Ha conseguito la maturità d'Arte all'Istituto d'Arte di Lecce nel 1980, e il Diploma di Accademia di Belle Arti a Lecce nel 1986. Ha tenuto mostre personali e collettive in Italia e nell'intera Europa. Presente sul catalogo “Materia e colore della Mondadori. Dal 1998 una sua opera è presente sul manifesto del gruppo di musica popolare salentina “Li strittuli”. Nel 2010 il suo lavoro viene notato dall'illustre Storico dell'Arte Contemporanea Prof. Carlo Franza che la invita e le cura la personale dal titolo “Il paesaggio che abita gli echi” nel Progetto Frontiera al Plus Florence di Firenze, candidandola anche al Premio delle Arti/Premio della Cultura per l'edizione XXII del 2010.
Biografia del curatore
Carlo Franza è uno Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea, italiano. Nato ad Alessano (Lecce) nel 1949, è vissuto dal 1959 al 1980 a Roma dove ha studiato e conseguito tre lauree all’Università Statale La Sapienza (Lettere, Sociologia e Filosofia); dal 1980 è a Milano dove tuttora risiede. Professore Straordinario di Storia dell’Arte Moderna e Contemporanea, Ordinario di Lingua e Letteratura Italiana. Visiting Professor nell’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano e in altre numerose Università Estere. E’ stato indicato dal “Times” fra i dieci critici d’arte più importanti d’Europa. Giornalista, critico d’arte dal 1974 a “Il Giornale”di Indro Montanelli, oggi a “Libero” fondato da Vittorio Feltri e diretto da Maurizio Belpietro. Ha al suo attivo decine di libri fondamentali e migliaia di pubblicazioni e cataloghi con presentazioni di mostre. Si è interessato dei più importanti artisti del mondo dei quali ne ha curato prestigiosissime mostre. Dal 2001 al 2007 è stato Consulente del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. E’ fondatore e direttore del Mimac della Fondazione Don Tonino Bello. Ha vinto per il Giornalismo e la Critica d’Arte il Premio Cortina nel 1994, il Premio Saint Vincent nel 1995, il Premio Bormio nel 1996, il Premio Milano nel 1998, e il Premio delle Arti Premio della Cultura nel 2000, di cui è Presidente di Giuria dal 2001.
Scrive Carlo Franza nel testo : “C'è una sorta di eco primonovecentesca nella pittura di Anna Eva Monteduro, con tutti i richiami immaginifici che sanno di narrazione filmica, di ricordo prossimo, immediato, senza tempo. Un sogno trasformato in visione, che arriva a captare persino segnali e riflessi chagalliani, a far leggere ispirazioni colorate, anzi coloratissime, paesaggi irreali, fiabeschi e visioni in stato di veglia provocate dall'alterazione dei sensi. Un mondo di poesia sublime, di luoghi incantati, e di respiri che affondano nel ritaglio delle tessere musive, che allargano le immagini dei dipinti in una specie di ricamo forbito, di scenografica cattedrale figurale dove oggetti, figure, alberi e verde, si attestano fiaba senza fine. Paesaggi mentali, lussuriosi e caldi, che intrecciano e decodificano certe istanze del novecento inespresso, dando invece testimonianza di una tradizione surrealista portata sulla tela con grande virtuosismo, e racchiudendo il mistero dell'essere e della vita con sottile ironia, con potenzialità coloristiche e inventive del decoro accattivanti di effetti visivi, tanto da fare apparire ogni opera un grande arazzo istoriato”.
Biografia dell’artista
Anna Eva Monteduro è nata a Lecce nel 1963, ma vive e lavora a Entringen (Germany). Ha conseguito la maturità d'Arte all'Istituto d'Arte di Lecce nel 1980, e il Diploma di Accademia di Belle Arti a Lecce nel 1986. Ha tenuto mostre personali e collettive in Italia e nell'intera Europa. Presente sul catalogo “Materia e colore della Mondadori. Dal 1998 una sua opera è presente sul manifesto del gruppo di musica popolare salentina “Li strittuli”. Nel 2010 il suo lavoro viene notato dall'illustre Storico dell'Arte Contemporanea Prof. Carlo Franza che la invita e le cura la personale dal titolo “Il paesaggio che abita gli echi” nel Progetto Frontiera al Plus Florence di Firenze, candidandola anche al Premio delle Arti/Premio della Cultura per l'edizione XXII del 2010.
Biografia del curatore
Carlo Franza è uno Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea, italiano. Nato ad Alessano (Lecce) nel 1949, è vissuto dal 1959 al 1980 a Roma dove ha studiato e conseguito tre lauree all’Università Statale La Sapienza (Lettere, Sociologia e Filosofia); dal 1980 è a Milano dove tuttora risiede. Professore Straordinario di Storia dell’Arte Moderna e Contemporanea, Ordinario di Lingua e Letteratura Italiana. Visiting Professor nell’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano e in altre numerose Università Estere. E’ stato indicato dal “Times” fra i dieci critici d’arte più importanti d’Europa. Giornalista, critico d’arte dal 1974 a “Il Giornale”di Indro Montanelli, oggi a “Libero” fondato da Vittorio Feltri e diretto da Maurizio Belpietro. Ha al suo attivo decine di libri fondamentali e migliaia di pubblicazioni e cataloghi con presentazioni di mostre. Si è interessato dei più importanti artisti del mondo dei quali ne ha curato prestigiosissime mostre. Dal 2001 al 2007 è stato Consulente del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. E’ fondatore e direttore del Mimac della Fondazione Don Tonino Bello. Ha vinto per il Giornalismo e la Critica d’Arte il Premio Cortina nel 1994, il Premio Saint Vincent nel 1995, il Premio Bormio nel 1996, il Premio Milano nel 1998, e il Premio delle Arti Premio della Cultura nel 2000, di cui è Presidente di Giuria dal 2001.
17
aprile 2010
Anna Eva Monteduro – Il paesaggio che abita gli echi
Dal 17 aprile al 12 novembre 2010
arte contemporanea
Location
PLUS FLORENCE
Firenze, Via Santa Caterina D'alessandria, 15, (Firenze)
Firenze, Via Santa Caterina D'alessandria, 15, (Firenze)
Orario di apertura
da lunedì a domenica su appuntamento
Vernissage
17 Aprile 2010, ore 18.00
Autore
Curatore