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Anna Marasco – Sussidiario del camminare
Comunicato stampa
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Non so che numero di scarpe indossi Anna Marasco: i piedi sono la prima cura del viaggiatore e Anna lo è. La seconda, nel suo caso, sono una Leica MP e una Nikon D200, macchine e compagne di tanta strada, con cui scrivere lettere in pellicola o cartoline in digitale senza l’ ingombro delle parole o dei colori: puro spazio d’immagine, bianco e nero, ecco le pagine del suo moleskine.
Anna passa e scatta: la messa in scena senza prove né artifici di vite tra persone, murales (cosa cambia?), volti dipinti, architetture come dipinti, ovunque si posi quel suo sguardo colto e sognante, meravigliato sempre, sorridente talvolta e oltre, sinceramente incuriosito e pulito, che cura come una pelle: questo sono le sue foto: frammenti del suo volto, parti della sua pelle.
Per questo non è possibile commentare le opere di un fotografo: sono lì, da vedere.
Cos’altro volete dall’anima di un fotografo? D’accordo, due note biografiche: Anna nasce trent’anni fa a Napoli, studia storia dell’arte (tesi su Emilio Villa) e da ormai quasi un decennio vive nella città dei bizantini, Ravenna. Ma questo luogo casuale della sua vita è solo un punto di ritorno, di cui pure ognuno ha bisogno.
Un grande geografo ha detto che la differenza tra i viaggiatori del passato, da Ulisse a Marco Polo, e quelli posteriori a Colombo, consiste nel fatto che i primi percorrevano senza fretta né velocità, senza l’assillo del tempo del ritorno, vie curve, naturali, abitate da luoghi da conoscere, vivere anche, sperimentare.
Anna parte, sa che tornerà, ma si estranea dal tempo meccanico delle lancette e cammina, esplora, acquista spazio il senso di un altro tempo, più antico, più umano.
Non lo confesserà mai, per umiltà forse o perché la parola è abusata e in sé vuol dire poco, ma capirà se affermo che Anna è un artista, senza apostrofo.
di Luca Maggio
Anna passa e scatta: la messa in scena senza prove né artifici di vite tra persone, murales (cosa cambia?), volti dipinti, architetture come dipinti, ovunque si posi quel suo sguardo colto e sognante, meravigliato sempre, sorridente talvolta e oltre, sinceramente incuriosito e pulito, che cura come una pelle: questo sono le sue foto: frammenti del suo volto, parti della sua pelle.
Per questo non è possibile commentare le opere di un fotografo: sono lì, da vedere.
Cos’altro volete dall’anima di un fotografo? D’accordo, due note biografiche: Anna nasce trent’anni fa a Napoli, studia storia dell’arte (tesi su Emilio Villa) e da ormai quasi un decennio vive nella città dei bizantini, Ravenna. Ma questo luogo casuale della sua vita è solo un punto di ritorno, di cui pure ognuno ha bisogno.
Un grande geografo ha detto che la differenza tra i viaggiatori del passato, da Ulisse a Marco Polo, e quelli posteriori a Colombo, consiste nel fatto che i primi percorrevano senza fretta né velocità, senza l’assillo del tempo del ritorno, vie curve, naturali, abitate da luoghi da conoscere, vivere anche, sperimentare.
Anna parte, sa che tornerà, ma si estranea dal tempo meccanico delle lancette e cammina, esplora, acquista spazio il senso di un altro tempo, più antico, più umano.
Non lo confesserà mai, per umiltà forse o perché la parola è abusata e in sé vuol dire poco, ma capirà se affermo che Anna è un artista, senza apostrofo.
di Luca Maggio
02
maggio 2008
Anna Marasco – Sussidiario del camminare
Dal 02 al 29 maggio 2008
arte contemporanea
Location
UGC CINE’ CITE’ ROMAGNA
Savignano Sul Rubicone, Piazza Fratelli Lumiere, 22, (Forlì-cesena)
Savignano Sul Rubicone, Piazza Fratelli Lumiere, 22, (Forlì-cesena)
Orario di apertura
lun/ven dalle 17.30; sab dalle 14.30; dom dalle 14.30
Vernissage
2 Maggio 2008, ore 22
Autore