Guardando le opere di Anna Maria Ballarati, ciò che colpisce immediatamente è la capacità dell'artista di trasferire in un unico soggetto un intero mondo simbolico e metaforico: il suo, ma anche quello di tutti noi che contemliamo le sue tele. Un universo di passioni, emozioni, sentimenti, percorsi di ricerca interiore, che trovano nella rappresentazione dell'albero la loro forma comunicativa congeniale.
Un espressionismo ancororato ad un elemento molto concreto della natura e che in questo trova la sua computezza, ma sempre con una sua connotazione positiva e ottimistica, proiezione di un passato senza ombre e di un futuro a tinte pastello.
Spogli o monocromatici, rigogliosi e multicolori, gli alberi della Ballarati sono l'espressione di una personalità creativa e ricchissima, con una vitalità straordinariamente da comunicare al mondo in un concentrato di tecniche, forme e colori.
I suoi tronchi non sono mai semplici e lineari, ma trasmettono nel loro gioco di linee sinuose intrecciate un percorso di vita carico di sfaccettature e armoniche dualità; un condensato di fantasia e realtà dai contorni anirici, ma con radici ben ancorate al presente.
Le tecniche miste dell'artista, che utilizza indifferentemente e, spesso contemporaneamente, tempera e olio, collage e acquarello riflettono l'impossibilità della Ballarati di rimanere legata e imbrigliata nei limiti di un'unica forma espressiva e riflettono il suo variegato e ricchissimo universo creativo.
Prof. Giuseppe Tirabasso