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Anna Rierola – The depths of the sea
Una quindicina di opere fotografiche di grande formato in cui la scienza si trasforma in arte. Partendo dagli scatti catturati da scienziati e ricercatori, raccolti presso istituti scientifici di tutto il mondo, l’artista spagnola Anna Rierola crea mondi poetici che ricordano i fondali marini, in cui l’infinitamente piccolo si intreccia con l’infinitamente grande, per dar vita a una riflessione sull’esistenza, sull’umanità e sui misteri dell’universo. Una mostra inedita, dove la materia scientifica si palesa agli occhi del visitatore in tutta la sua meraviglia
Comunicato stampa
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Un incontro tra arte e scienza è possibile? Anna Rierola, artista spagnola, racconta di come la scienza che si è fatta immagine abbia catturato a tal punto la sua attenzione da dedicare anni di studi, ricerche e approfondimenti per traghettare uno scatto catturato da un microscopio in un laboratorio di ricerca, in un’esperienza sensoriale diversa e potente: un’opera d’arte che ammalia e trascina in profondità sconosciute. The Depths of the Sea è la scelta di un ambito del suo percorso artistico visitabile a Torino da venerdì 30 ottobre a giovedì 10 dicembre nello spazio Art Garage di Torino (Via Tirreno, 19) dal martedì al sabato dalle ore 16 alle 20. Una selezione di circa quindici opere fotografiche inedite che evocano l’oceanografia e biologia marina.
Unico l’approccio e la matrice scientifica su cui si basa la mostra. “Anna Rierola ha concepito un progetto straordinario – osserva il curatore Ermanno Tedeschi – in cui l’arte e la ricerca scientifica si fondono insieme offrendo al pubblico un immaginario unico e totalmente inedito.”
L’iter che ha portato Anna Rierola a misurarsi con le scienze ha qualcosa della ricerca dell’uomo dell’umanesimo e del razionalismo cartesiano, è denso di riflessioni filosofiche e metafisiche: “la spiritualità e la scienza non sono incompatibili, sono un approccio complementare per avere una visione più completa dell'universo – sottolinea la Rierola – tutto ruota attorno ai concetti: ad essi puntano le investigazioni degli scienziati e su si essi mi concentro per innescare il mio personale processo creativo“.
Una lastra radiografica, un’immagine fotografata al microscopio, una tomografia o un’immagine satellitare possono diventare “muse” e suscitare una tale fascinazione da far nascere elaborate riflessioni sull’esistenza e sui mille mondi che s’intrecciano perché, l’infinitamente grande e l'infinitamente piccolo, una costellazione o un neurone, son governati da regole che condividono una logica interna bellissima della quale tutti siamo parte.
Le opere di Rierola son il frutto di un lavoro lungo e meticoloso: l’artista parte da una curiosità stimolata dalle ricerche scientifiche su cui si documenta, sia attraverso studi specifici, sia attraverso la frequentazione di università, centri di ricerca e le comunità scientifiche di diverse nazioni; la visione, il recupero e la selezione delle immagini su un singolo ambito può richiedere moltissimo tempo è il secondo step del processo creativo, ma la risoluzione e degli scatti all’origine, il loro taglio e la ricchezza di elementi non sono stati pensati per diventare opere d’arte, vanno quindi lavorati e assemblati. La trasformazione operata su questi canovacci fotografici è lenta e quasi miniaturista: “nella mostra The Depths of the Sea – racconta l’artista - ci sono opere che sembrano fotografie dei fondali marini, in realtà sono stati elaborati con centinaia di polimeri selezionati tra più di 4000 e poi composti uno per uno con pazienza. Queste nanopaticole e nanocapsule assemblate, mi suggeriscono un viaggio in fondo al mare, mi rimandano ai meravigliosi disegni scientifici di Ernst Haeckel”.
Elementi di una semantica nuova che si fa paesaggio svelando la bellezza e i misteri dell’universo.
La mostra resterà aperta sino al 10 dicembre 2015.
Info:
Anna Rierola. È nata nel 1969 a Barcellona, dove si è laureata in Legge, conseguendo successivamente specializzazioni presso l'Università di Leiden (Olanda) e di Torino. Ha ha ottenuto il Master in Arte ed estetica contemporanea all'Università Autonoma di Barcellona. Accanto agli studi e alla professione giuridica coltiva da sempre la passione per l'arte e la scienza, frequentando workshop e conferenze, realizzando progetti artistici che abbiano legami con l’ambito scientifico. «La scienza unita all'arte – spiega – possono aiutarci a meglio comprendere il mondo e il cosmo. Possono trasmettere in maniera diretta pensieri poetici e filosofici legati alla bellezza e al mistero dell'universo e modificare la percezione del mondo e di noi stessi». Lavora principalmente con le immagini prodotte da istituti tecnici e scientifici di tutto il mondo (Francia, Spagna, Canada, Belgio): da fotografie di atomi, molecole, nanoparticelle, neuroni crea mondi universali, dove l'infinitamente grande trova spiegazione nell'infinitamente piccolo.
Ermanno Tedeschi. Nato a Torino nel 1961, dopo la laurea in Legge ha ricoperto numerosi incarichi di carattere privato e pubblico nell'ambito finanziario e politico. Mosso dalla passione per l'arte contemporanea, entra nel mondo dell'arte non solo come collezionista, ma come operatore, dedicandosi in particolare a valorizzare artisti giovani, favorendo lo scambio tra autori italiani e di altre nazionalità. Nel 2004 fonda a Torino la Ermanno Tedeschi Gallery, per poi aprire sedi a Milano a Roma e a Tel Aviv. Dopo un ventennio dedicato a fare il mercante d'arte intraprende una nuova attività di curatore e organizzatore di eventi d'arte: oggi realizza progetti specifici fuori dalle tradizionali strutture delle gallerie. In questa veste ha recentemente curato la mostra Francesca Leone Our Trash alla Triennale di Milano e un progetto su arte e spiritualità a Cuneo. È stato inoltre, presidente dell'Associazione Amici della Galleria d'Arte Moderna di Torino e presidente dell'Associazione Amici del Museo di Tel Aviv in Italia.
Unico l’approccio e la matrice scientifica su cui si basa la mostra. “Anna Rierola ha concepito un progetto straordinario – osserva il curatore Ermanno Tedeschi – in cui l’arte e la ricerca scientifica si fondono insieme offrendo al pubblico un immaginario unico e totalmente inedito.”
L’iter che ha portato Anna Rierola a misurarsi con le scienze ha qualcosa della ricerca dell’uomo dell’umanesimo e del razionalismo cartesiano, è denso di riflessioni filosofiche e metafisiche: “la spiritualità e la scienza non sono incompatibili, sono un approccio complementare per avere una visione più completa dell'universo – sottolinea la Rierola – tutto ruota attorno ai concetti: ad essi puntano le investigazioni degli scienziati e su si essi mi concentro per innescare il mio personale processo creativo“.
Una lastra radiografica, un’immagine fotografata al microscopio, una tomografia o un’immagine satellitare possono diventare “muse” e suscitare una tale fascinazione da far nascere elaborate riflessioni sull’esistenza e sui mille mondi che s’intrecciano perché, l’infinitamente grande e l'infinitamente piccolo, una costellazione o un neurone, son governati da regole che condividono una logica interna bellissima della quale tutti siamo parte.
Le opere di Rierola son il frutto di un lavoro lungo e meticoloso: l’artista parte da una curiosità stimolata dalle ricerche scientifiche su cui si documenta, sia attraverso studi specifici, sia attraverso la frequentazione di università, centri di ricerca e le comunità scientifiche di diverse nazioni; la visione, il recupero e la selezione delle immagini su un singolo ambito può richiedere moltissimo tempo è il secondo step del processo creativo, ma la risoluzione e degli scatti all’origine, il loro taglio e la ricchezza di elementi non sono stati pensati per diventare opere d’arte, vanno quindi lavorati e assemblati. La trasformazione operata su questi canovacci fotografici è lenta e quasi miniaturista: “nella mostra The Depths of the Sea – racconta l’artista - ci sono opere che sembrano fotografie dei fondali marini, in realtà sono stati elaborati con centinaia di polimeri selezionati tra più di 4000 e poi composti uno per uno con pazienza. Queste nanopaticole e nanocapsule assemblate, mi suggeriscono un viaggio in fondo al mare, mi rimandano ai meravigliosi disegni scientifici di Ernst Haeckel”.
Elementi di una semantica nuova che si fa paesaggio svelando la bellezza e i misteri dell’universo.
La mostra resterà aperta sino al 10 dicembre 2015.
Info:
Anna Rierola. È nata nel 1969 a Barcellona, dove si è laureata in Legge, conseguendo successivamente specializzazioni presso l'Università di Leiden (Olanda) e di Torino. Ha ha ottenuto il Master in Arte ed estetica contemporanea all'Università Autonoma di Barcellona. Accanto agli studi e alla professione giuridica coltiva da sempre la passione per l'arte e la scienza, frequentando workshop e conferenze, realizzando progetti artistici che abbiano legami con l’ambito scientifico. «La scienza unita all'arte – spiega – possono aiutarci a meglio comprendere il mondo e il cosmo. Possono trasmettere in maniera diretta pensieri poetici e filosofici legati alla bellezza e al mistero dell'universo e modificare la percezione del mondo e di noi stessi». Lavora principalmente con le immagini prodotte da istituti tecnici e scientifici di tutto il mondo (Francia, Spagna, Canada, Belgio): da fotografie di atomi, molecole, nanoparticelle, neuroni crea mondi universali, dove l'infinitamente grande trova spiegazione nell'infinitamente piccolo.
Ermanno Tedeschi. Nato a Torino nel 1961, dopo la laurea in Legge ha ricoperto numerosi incarichi di carattere privato e pubblico nell'ambito finanziario e politico. Mosso dalla passione per l'arte contemporanea, entra nel mondo dell'arte non solo come collezionista, ma come operatore, dedicandosi in particolare a valorizzare artisti giovani, favorendo lo scambio tra autori italiani e di altre nazionalità. Nel 2004 fonda a Torino la Ermanno Tedeschi Gallery, per poi aprire sedi a Milano a Roma e a Tel Aviv. Dopo un ventennio dedicato a fare il mercante d'arte intraprende una nuova attività di curatore e organizzatore di eventi d'arte: oggi realizza progetti specifici fuori dalle tradizionali strutture delle gallerie. In questa veste ha recentemente curato la mostra Francesca Leone Our Trash alla Triennale di Milano e un progetto su arte e spiritualità a Cuneo. È stato inoltre, presidente dell'Associazione Amici della Galleria d'Arte Moderna di Torino e presidente dell'Associazione Amici del Museo di Tel Aviv in Italia.
29
ottobre 2015
Anna Rierola – The depths of the sea
Dal 29 ottobre al 10 dicembre 2015
fotografia
Location
SPAZIO ART GARAGE
Torino, Via Tirreno, 19, (Torino)
Torino, Via Tirreno, 19, (Torino)
Orario di apertura
martedì – sabato dalle 16 alle 20
Vernissage
29 Ottobre 2015, ore 18.30
Sito web
www.ermannotedeschi.com
Autore
Curatore