Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Anna Scalfi – habitAzione
Installazione realizzata dall’artista trentina Anna Scalfi in collaborazione con i ricercatori della FONDAZIONE BRUNO KESSLER (FBK) di Trento e un gruppo di anziani nell’ambito del progetto europeo Netcarity.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
habitAzione
Da giovedì 11 a lunedì 22 marzo a Trento è in esposizione l’istallazione artistica di Anna Scalfi sulla collaborazione fra i ricercatori FBK e un gruppo di anziani nell’ambito del progetto europeo Netcarity.
(v.l.) Traduce nel linguaggio artistico il lavoro svolto dai ricercatori della Fondazione Bruno Kessler (FBK) insieme a un gruppo di anziani di Trento nell’ambito del progetto europeo Netcarity, dedicato al miglioramento della vita domestica attraverso nuove tecnologie.
E’ questo il significato di “habitAzione”, istallazione realizzata dall’artista Anna Scalfi con Chiara Leonardi (ricercatrice all’Unità I3 FBK), Massimo Zancanaro (responsabile dell’Unità di Ricerca I3 FBK), Fabio Pianesi (coordinatore per FBK di Netcarity) e Francesca Gennai (Istituto Regionale di Studi e Ricerca Sociale), in esposizione al pubblico da giovedì 11 a lunedì 22 marzo nella sede della FBK in via S. Croce a Trento.
I visitatori di “habitAzione” si muoveranno all’interno di una planimetria, tracciata in dimensioni reali, di un appartamento di 70 metri quadrati - blocchi di arredamento e piano di cottura compresi - nella quale oggetti della vita quotidiana si intersecano con i prototipi tecnologici studiati dai ricercatori per sostenere la sensazione di sicurezza, la volontà di indipendenza, il benessere psicologico, cognitivo ed emotivo delle persone anziane.
Anna Scalfi, nell’ambito del progetto Clean floor alla FBK, ha proposto ai ricercatori di tradurre in gesto artistico l’idea alla base del loro lavoro scientifico, documentando il processo di avvicinamento tra le pratiche dell’arte e le ragioni della scienza. “habitAzione” narra in particolare il dialogo intercorso fra i ricercatori e le persone del Centro Servizi Anziani (cooperativa Kaleidoscopio) di Trento, dell’Università della terza Età e del Tempo Disponibile (UTETD, Trento) e dell’Azienda Pubblica dei servizi alla persona Margherita Grazioli di Povo (Trento) nell’ambito del progetto Netcarity, condotto dal 2007 in collaborazione con la Provincia autonoma di Trento.
Gli anziani hanno contribuito a immaginare i primi scenari tecnologici, hanno provato e valutato i prototipi che a mano a mano i ricercatori realizzavano, si sono impegnati in una raccolta di materiale relativo alla propria vita domestica usando diversi strumenti espressivi quali diari, mappe, disegni, fotografie. Un cammino che si può ripercorrere visitando habitAzione, dal lunedì al sabato, dalle 9.00 alle 19.00, anche con visita guidata (prenotabile su richiesta ai numeri 0461/314616-0461/314620). L’ingresso è libero.
Per ulteriori informazioni:
L’installazione “habitAzione”: http://i3.fbk.eu/en/habitAzione
Il progetto NETCARITY: http://www.netcarity.org/NetcarityNews-Issue-March-20.644.0.html
Anna Scalfi (1965) vive l’arte come frame sovversivo i confini dell’agire concesso. L’intero processo organizzativo dei suoi progetti rientra in una prospettiva analitica dei meccanismi di negoziazione tra arte e società civile. Artista indipendente, interviene con progetti site-specific in grado di innescare dinamiche partecipative oltre l’ambito strettamente artistico.
Attualmente lavora a Londra sul progetto "From inside (I like the system)", un programma di PhD alla Essex Business School. La sua ricerca riflette una formazione interdisciplinare all’Accademia di Belle Arti di Brera, l’Accademia d’Arte Drammatica S. D’Amico, la Facoltà di Sociologia a Trento.
Tra i lavori più recenti: Traccia 0_via Belenzani_46_Trento, Fondazione Galleria Civica, Trento (2009); indeposito, project (2009); Chat, Ca’Foscari, Venezia (2009); "Celata", Manifesta7 Parallel Events, Trento (2008); "Always half full", Fondazione Sandretto Re Rebaudengo (2008); "Welcome to Italy", Mart, Rovereto (2007); "Money will save the World", Palais Brongniart, Paris (2007). www.annascalfi.com
Il progetto NETCARITY
http://www.netcarity.org/NetcarityNews-Issue-March-20.644.0.html
Al progetto Netcarity, avviato nel 2007, partecipano la Fondazione Bruno Kessler e la Provincia autonoma di Trento, in collaborazione con l’Istituto Regionale di Studi e Ricerca Sociale. Finanziato dalla Unione Europea, il programma di ricerca mira ad arricchire l’ambiente domestico di strumenti tecnologici per fare in modo che la persona residente possa svolgervi più efficacemente e più facilmente le proprie attività quotidiane: quelle legate alla salute e alla cura della persona, ma anche quelle relative all’intrattenimento e al mantenimento delle relazioni sociali. Tra le applicazioni pratiche previste dal progetto, che si concluderà nel gennaio 2011, un sistema di visione 3D per rilevare cadute accidentali in ambiente domestico e per attivare opportuni servizi di soccorso; tecnologie per il monitoraggio di fughe di gas, incendi, intrusioni; servizi avanzati di sostegno alle capacità cognitive. I ricercatori della FBK, coordinati da Fabio Pianesi, stanno inoltre sviluppando nuovi paradigmi di interazione uomo-macchina che non fanno uso dei computer tradizionali, ma sfruttano interfacce progettate appositamente per la popolazione anziana. Un aspetto estremamente innovativo del progetto è il continuo coinvolgimento degli utenti finali e di quanti prestano loro supporto ed assistenza (assistenti ed operatori sociali), nella progettazione, sviluppo e valutazione dei vari servizi.
habitAzione e Clean Floor - scheda a cura di Anna Scalfi
habitAzione [ trad. Anna Scalfi ]
di Chiara Leonardi, Massimo Zancanaro, Fabio Pianesi, Francesca Gennai
Nella sala convegni della Fondazione Bruno Kessler è distesa la planimetria di una abitazione di 70m2 tracciata nelle dimensioni 1:1 del suo perimetro, blocchi di arredamento, piano cottura compreso. Si tratta della traduzione artistica del lavoro di un gruppo di ricerca che negli ultimi due anni ha progettato tecnologia con gli anziani, partendo proprio dallo studio dalla persona a cui è destinato l’utilizzo.
Nell’installazione l’elemento funzionale di una canaletta copricavo diventa segno grafico della planimetria, il perimetro diventa confine che delimita il terreno diventato comune, abitato e condiviso dal percorso della ricerca, frequentato da entrambi, ricercatori e destinatari dell’innovazione scientifica e ora dallo stesso pubblico che può varcare la soglia e decifrare la mappa. La casa studiata ospita la tecnologia progettata, gli spazi si intersecano, i ricercatori e gli anziani condividono stanze, oggetti e prototipi. Case essenziali, senza piante o animali da curare, per chi deve gestire il proprio territorio con consapevole distribuzione di ricordi e utilità.
Un lavoro corale di partecipazione oltre i limiti della competenza rispetto al compito scientifico di ricercatori, tecnici, sociologi, con il contributo prezioso del gruppo degli anziani coinvolti nel progetto che hanno generosamente condiviso il nodo emozionale di oggetti e situazioni centrali il proprio quotidiano.
Clean floor
di Anna Scalfi
Alcuni dei ricercatori della Fondazione Bruno Kessler hanno lavorato per tradurre in forma d’arte l’idea alla base della propria ricerca scientifica, coinvolti nel progetto Clean floor di Anna Scalfi, che in questa occasione interviene con il gesto di una “conversione di linguaggio”, dall’ambito di competenza nel quale si sviluppa una determinata ricerca a quello riconducibile ai parametri di espressione artistica, trascrivendo tutto il processo di negoziazione di senso attivato durante la realizzazione.
La prospettiva è di indagare sul campo l’ipotesi di un ambito condiviso tra arte e scienza, tra l’idea che si articola in forma visiva e scientifica. Di che territorio di tratta? È uno spazio concettuale, teorico o di pratiche? In che misura, con quali modalità e mutui vantaggi sarebbe possibile indagarne la natura e il funzionamento? Allargando una prospettiva di piattaforma interdisciplinare di ricerca, centrale a una negoziazione non condizionata da gerarchie di sapere?
Con l’attivazione di questo progetto l’artista intende cominciare dal terreno pratico sperimentale, all’interno del proprio frame di ricerca, intrinsecamente connesso all’ambito organizzativo.
Altri ricercatori FBK sono stati protagonisti del progetto Clean Floor durante “La Notte dei Ricercatori” del settembre 2009:
Between the Brain and the Bunny [ trad. Anna Scalfi ]
di Paolo Avesani (FBK-CIMEC)
Una video installazione che fornisce la comprensione intuitiva della ricerca scientifica sull’interretazione delle neuro-immagini. Il cartone animato open source utilizzato negli esperimenti viene proiettato assieme alle immagini di come il cervello si comporta nella visione.
Through the looking–glass [ trad. Anna Scalfi ]
di Michele Zanin e Paul Chippendale
Un intervento grafico site-specific realizzato nel corridoio aereo di FBK: sulle vetrate sono affisse delle sottili strisce adesive collocate in corrispondenza del profilo apparente dei monti circostanti consentendo al visitatore di sovrimporre le sagome con la realtà, attribuendo il nome a ogni cima.
I’m here [ trad. Anna Scalfi ]
di Paolo Massa e Maurizio Napolitano
Una azione performativa di riappropriazione condivisa degli spazi lavorativi: sulle pareti dei corridoi di FBK attraverso fogli magnetici viene attivato un sistema di colorazione e toponomastica la cui nominazione è riscrivibile e negoziabile all’interno di dinamiche collaborative.
Anna Scalfi (1965) vive l’arte come frame sovversivo i confini dell’agire concesso. L’intero processo organizzativo dei suoi progetti rientra in una prospettiva analitica dei meccanismi di negoziazione tra arte e società civile. Artista indipendente, interviene con progetti site-specific in grado di innescare dinamiche partecipative oltre l’ambito strettamente artistico.
Attualmente lavora a Londra sul progetto "From inside (I like the system)", un programma di PhD alla Essex Business School. La sua ricerca riflette una formazione interdisciplinare all’Accademia di Belle Arti di Brera, l’Accademia d’Arte Drammatica S. D’Amico, la Facoltà di Sociologia a Trento.
Tra i lavori più recenti: Traccia 0_via Belenzani_46_Trento, Fondazione Galleria Civica, Trento (2009); indeposito, project (2009); Chat, Ca’Foscari, Venezia (2009); "Celata", Manifesta7 Parallel Events, Trento (2008); "Always half full", Fondazione Sandretto Re Rebaudengo (2008); "Welcome to Italy", Mart, Rovereto (2007); "Money will save the World", Palais Brongniart, Paris (2007). www.annascalfi.com
Da giovedì 11 a lunedì 22 marzo a Trento è in esposizione l’istallazione artistica di Anna Scalfi sulla collaborazione fra i ricercatori FBK e un gruppo di anziani nell’ambito del progetto europeo Netcarity.
(v.l.) Traduce nel linguaggio artistico il lavoro svolto dai ricercatori della Fondazione Bruno Kessler (FBK) insieme a un gruppo di anziani di Trento nell’ambito del progetto europeo Netcarity, dedicato al miglioramento della vita domestica attraverso nuove tecnologie.
E’ questo il significato di “habitAzione”, istallazione realizzata dall’artista Anna Scalfi con Chiara Leonardi (ricercatrice all’Unità I3 FBK), Massimo Zancanaro (responsabile dell’Unità di Ricerca I3 FBK), Fabio Pianesi (coordinatore per FBK di Netcarity) e Francesca Gennai (Istituto Regionale di Studi e Ricerca Sociale), in esposizione al pubblico da giovedì 11 a lunedì 22 marzo nella sede della FBK in via S. Croce a Trento.
I visitatori di “habitAzione” si muoveranno all’interno di una planimetria, tracciata in dimensioni reali, di un appartamento di 70 metri quadrati - blocchi di arredamento e piano di cottura compresi - nella quale oggetti della vita quotidiana si intersecano con i prototipi tecnologici studiati dai ricercatori per sostenere la sensazione di sicurezza, la volontà di indipendenza, il benessere psicologico, cognitivo ed emotivo delle persone anziane.
Anna Scalfi, nell’ambito del progetto Clean floor alla FBK, ha proposto ai ricercatori di tradurre in gesto artistico l’idea alla base del loro lavoro scientifico, documentando il processo di avvicinamento tra le pratiche dell’arte e le ragioni della scienza. “habitAzione” narra in particolare il dialogo intercorso fra i ricercatori e le persone del Centro Servizi Anziani (cooperativa Kaleidoscopio) di Trento, dell’Università della terza Età e del Tempo Disponibile (UTETD, Trento) e dell’Azienda Pubblica dei servizi alla persona Margherita Grazioli di Povo (Trento) nell’ambito del progetto Netcarity, condotto dal 2007 in collaborazione con la Provincia autonoma di Trento.
Gli anziani hanno contribuito a immaginare i primi scenari tecnologici, hanno provato e valutato i prototipi che a mano a mano i ricercatori realizzavano, si sono impegnati in una raccolta di materiale relativo alla propria vita domestica usando diversi strumenti espressivi quali diari, mappe, disegni, fotografie. Un cammino che si può ripercorrere visitando habitAzione, dal lunedì al sabato, dalle 9.00 alle 19.00, anche con visita guidata (prenotabile su richiesta ai numeri 0461/314616-0461/314620). L’ingresso è libero.
Per ulteriori informazioni:
L’installazione “habitAzione”: http://i3.fbk.eu/en/habitAzione
Il progetto NETCARITY: http://www.netcarity.org/NetcarityNews-Issue-March-20.644.0.html
Anna Scalfi (1965) vive l’arte come frame sovversivo i confini dell’agire concesso. L’intero processo organizzativo dei suoi progetti rientra in una prospettiva analitica dei meccanismi di negoziazione tra arte e società civile. Artista indipendente, interviene con progetti site-specific in grado di innescare dinamiche partecipative oltre l’ambito strettamente artistico.
Attualmente lavora a Londra sul progetto "From inside (I like the system)", un programma di PhD alla Essex Business School. La sua ricerca riflette una formazione interdisciplinare all’Accademia di Belle Arti di Brera, l’Accademia d’Arte Drammatica S. D’Amico, la Facoltà di Sociologia a Trento.
Tra i lavori più recenti: Traccia 0_via Belenzani_46_Trento, Fondazione Galleria Civica, Trento (2009); indeposito, project (2009); Chat, Ca’Foscari, Venezia (2009); "Celata", Manifesta7 Parallel Events, Trento (2008); "Always half full", Fondazione Sandretto Re Rebaudengo (2008); "Welcome to Italy", Mart, Rovereto (2007); "Money will save the World", Palais Brongniart, Paris (2007). www.annascalfi.com
Il progetto NETCARITY
http://www.netcarity.org/NetcarityNews-Issue-March-20.644.0.html
Al progetto Netcarity, avviato nel 2007, partecipano la Fondazione Bruno Kessler e la Provincia autonoma di Trento, in collaborazione con l’Istituto Regionale di Studi e Ricerca Sociale. Finanziato dalla Unione Europea, il programma di ricerca mira ad arricchire l’ambiente domestico di strumenti tecnologici per fare in modo che la persona residente possa svolgervi più efficacemente e più facilmente le proprie attività quotidiane: quelle legate alla salute e alla cura della persona, ma anche quelle relative all’intrattenimento e al mantenimento delle relazioni sociali. Tra le applicazioni pratiche previste dal progetto, che si concluderà nel gennaio 2011, un sistema di visione 3D per rilevare cadute accidentali in ambiente domestico e per attivare opportuni servizi di soccorso; tecnologie per il monitoraggio di fughe di gas, incendi, intrusioni; servizi avanzati di sostegno alle capacità cognitive. I ricercatori della FBK, coordinati da Fabio Pianesi, stanno inoltre sviluppando nuovi paradigmi di interazione uomo-macchina che non fanno uso dei computer tradizionali, ma sfruttano interfacce progettate appositamente per la popolazione anziana. Un aspetto estremamente innovativo del progetto è il continuo coinvolgimento degli utenti finali e di quanti prestano loro supporto ed assistenza (assistenti ed operatori sociali), nella progettazione, sviluppo e valutazione dei vari servizi.
habitAzione e Clean Floor - scheda a cura di Anna Scalfi
habitAzione [ trad. Anna Scalfi ]
di Chiara Leonardi, Massimo Zancanaro, Fabio Pianesi, Francesca Gennai
Nella sala convegni della Fondazione Bruno Kessler è distesa la planimetria di una abitazione di 70m2 tracciata nelle dimensioni 1:1 del suo perimetro, blocchi di arredamento, piano cottura compreso. Si tratta della traduzione artistica del lavoro di un gruppo di ricerca che negli ultimi due anni ha progettato tecnologia con gli anziani, partendo proprio dallo studio dalla persona a cui è destinato l’utilizzo.
Nell’installazione l’elemento funzionale di una canaletta copricavo diventa segno grafico della planimetria, il perimetro diventa confine che delimita il terreno diventato comune, abitato e condiviso dal percorso della ricerca, frequentato da entrambi, ricercatori e destinatari dell’innovazione scientifica e ora dallo stesso pubblico che può varcare la soglia e decifrare la mappa. La casa studiata ospita la tecnologia progettata, gli spazi si intersecano, i ricercatori e gli anziani condividono stanze, oggetti e prototipi. Case essenziali, senza piante o animali da curare, per chi deve gestire il proprio territorio con consapevole distribuzione di ricordi e utilità.
Un lavoro corale di partecipazione oltre i limiti della competenza rispetto al compito scientifico di ricercatori, tecnici, sociologi, con il contributo prezioso del gruppo degli anziani coinvolti nel progetto che hanno generosamente condiviso il nodo emozionale di oggetti e situazioni centrali il proprio quotidiano.
Clean floor
di Anna Scalfi
Alcuni dei ricercatori della Fondazione Bruno Kessler hanno lavorato per tradurre in forma d’arte l’idea alla base della propria ricerca scientifica, coinvolti nel progetto Clean floor di Anna Scalfi, che in questa occasione interviene con il gesto di una “conversione di linguaggio”, dall’ambito di competenza nel quale si sviluppa una determinata ricerca a quello riconducibile ai parametri di espressione artistica, trascrivendo tutto il processo di negoziazione di senso attivato durante la realizzazione.
La prospettiva è di indagare sul campo l’ipotesi di un ambito condiviso tra arte e scienza, tra l’idea che si articola in forma visiva e scientifica. Di che territorio di tratta? È uno spazio concettuale, teorico o di pratiche? In che misura, con quali modalità e mutui vantaggi sarebbe possibile indagarne la natura e il funzionamento? Allargando una prospettiva di piattaforma interdisciplinare di ricerca, centrale a una negoziazione non condizionata da gerarchie di sapere?
Con l’attivazione di questo progetto l’artista intende cominciare dal terreno pratico sperimentale, all’interno del proprio frame di ricerca, intrinsecamente connesso all’ambito organizzativo.
Altri ricercatori FBK sono stati protagonisti del progetto Clean Floor durante “La Notte dei Ricercatori” del settembre 2009:
Between the Brain and the Bunny [ trad. Anna Scalfi ]
di Paolo Avesani (FBK-CIMEC)
Una video installazione che fornisce la comprensione intuitiva della ricerca scientifica sull’interretazione delle neuro-immagini. Il cartone animato open source utilizzato negli esperimenti viene proiettato assieme alle immagini di come il cervello si comporta nella visione.
Through the looking–glass [ trad. Anna Scalfi ]
di Michele Zanin e Paul Chippendale
Un intervento grafico site-specific realizzato nel corridoio aereo di FBK: sulle vetrate sono affisse delle sottili strisce adesive collocate in corrispondenza del profilo apparente dei monti circostanti consentendo al visitatore di sovrimporre le sagome con la realtà, attribuendo il nome a ogni cima.
I’m here [ trad. Anna Scalfi ]
di Paolo Massa e Maurizio Napolitano
Una azione performativa di riappropriazione condivisa degli spazi lavorativi: sulle pareti dei corridoi di FBK attraverso fogli magnetici viene attivato un sistema di colorazione e toponomastica la cui nominazione è riscrivibile e negoziabile all’interno di dinamiche collaborative.
Anna Scalfi (1965) vive l’arte come frame sovversivo i confini dell’agire concesso. L’intero processo organizzativo dei suoi progetti rientra in una prospettiva analitica dei meccanismi di negoziazione tra arte e società civile. Artista indipendente, interviene con progetti site-specific in grado di innescare dinamiche partecipative oltre l’ambito strettamente artistico.
Attualmente lavora a Londra sul progetto "From inside (I like the system)", un programma di PhD alla Essex Business School. La sua ricerca riflette una formazione interdisciplinare all’Accademia di Belle Arti di Brera, l’Accademia d’Arte Drammatica S. D’Amico, la Facoltà di Sociologia a Trento.
Tra i lavori più recenti: Traccia 0_via Belenzani_46_Trento, Fondazione Galleria Civica, Trento (2009); indeposito, project (2009); Chat, Ca’Foscari, Venezia (2009); "Celata", Manifesta7 Parallel Events, Trento (2008); "Always half full", Fondazione Sandretto Re Rebaudengo (2008); "Welcome to Italy", Mart, Rovereto (2007); "Money will save the World", Palais Brongniart, Paris (2007). www.annascalfi.com
11
marzo 2010
Anna Scalfi – habitAzione
Dall'undici al 22 marzo 2010
arte contemporanea
serata - evento
serata - evento
Location
FBK – FONDAZIONE BRUNO KESSLER
Trento, Via Santa Croce, 77, (Trento)
Trento, Via Santa Croce, 77, (Trento)
Sito web
www.netcarity.org/NetcarityNews-Issue-March-20.644.0.html
Autore
Curatore